Il
dialetto isolano
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Vocabolario Isolano - Italiano
IL
DIALETTO ISOLANO
Ho voluto mettere, nella sezione del sito riguardante
Isola del Liri (FR), anche alcune pagine dedicate al mio dialetto
(tra cui anche un dizionario del dialetto ciociaro), perché
penso che certe tradizioni costituiscono un patrimonio culturale da
preservare. E proprio per questo ho anche pensato a uno spazio dove
potete collaborare
proponendo termini dialettali, proverbi o detti popolari.
Non si può parlare di un unico dialetto ciociaro, poiché in Ciociaria
esistono dialetti anche molto diversi tra loro. Il dialetto isolano in particolare
si inserisce in una zona "di
confine" tra vari gruppi dialettali: il sorano ad esempio è molto
simile ai dialetti abruzzesi della vicina Valle Roveto. Il dialetto
isolano si
differenzia dagli altri dialetti ciociari dei paesi limitrofi (come Fontana Liri, Arpino...)
poiché ha molte affinità, nonostante la distanza, con il dialetto
casertano (da non confondersi col dialetto napoletano!) soprattutto
nell'uso delle vocali (tra cui è però molto ricorrente la "e" muta, una
vocale che non va pronunciata e che in queste pagine indicherò utilizzando
il corsivo).
Nel dialetto isolano infatti le "o" chiuse sono spesso
precedute dalle "u" ("gl' paparuóle n' se
só cuótte buóne" = "I peperoni non
sono ben cotti") e le "e" chiuse sono precedute dalle
"i" ("biéglie" = "bello",
"uiént' " = "vento"; "cuntiénte"
= "contento", che in napoletano si dice invece "cuntènte"
).
Nonostante ciò, l'isolano è un dialetto sui generis facilmente
identificabile per le influenze francofone e per alcune strutture grammaticali molto particolari.
Tipica ad esempio è la costruzione del passato remoto, che assomiglia
alla forma italiana del congiuntivo imperfetto ("gl' ate anne
ìsseme a senà a Casteggliùcce"
= "L'anno scorso andammo a suonare a Castelliri";
mentre se si trattava di ieri si sarebbe detto "sém' ìte"
= "siamo andati"). Tale forma è a volte estesa anche
all'indicativo imperfetto: "N' ce stéuene
chiù gl' puóste: nu' stìsseme all'ampiéde"
="Non c'erano più posti a sedere: noi stavamo in
piedi".
Per quanto riguarda le consonanti, segnaliamo in particolare l'imponente
"Sht" e la perentoria (nonché unica e tipica) " Ll
" isolana (anche se la tendenza è a raddoppiare spesso le
consonanti: "ugguale", "mmatina"="mattina",
"bbuón"="buono"...). La doppia "z" invece viene
spesso pronunciata come "z" sonora, come nell'italiano "zòlla" (es."uìzzie
= "vizio"...) tranne alcune eccezioni (es. in "azzeccà" = "salire"
la pronuncia è molto più "dura".
Le parole italiane che iniziano per "z" sono quasi tutte sostituite da
parole dialettali che iniziano per "s" (es. "suóccule" =
"zoccoli"). Stesso meccanismo per le parole italiane che iniziano per "v":
in isolano questa lettera è assente e quindi lascia il posto alla lettera
"u" (es. "uìa" = "via"; "uiénte" = "vento"). Molte parole che
iniziano per "g" invece in dialetto isolano iniziano per "i" (es. "iatta"
= gatta"), mentre le parole che iniziano per "ign...", "im..." e "in..."
spesso tendono a perdere la "i" iniziale trasformandosi in 'gn..., 'm...,
'n... (vedi 'gnorante = ignorante, 'mbruóglie = imbroglio, 'ntregante
= impiccione). Allo stesso modo le diverse parole che iniziano per "gr..."
tendono a perdere la "g" (ruósse = grosso).
Le parole tronche sono praticamente assenti, se tra le vocali si
considera anche la "e" muta. Tali parole vengono quindi
trasformate da tronche a p
iane giustapponendo una vocale muta o un
dittongo muto: ad es. se in isolano devo dire "università",
allora dirò "universitàje". Alle parole che terminano
per consonate vengono spesso aggiunte vocali mute, come nell'esempio
precedente (la squadra di calcio del
Milan a Isola è nota come "gl' Milàne").
Per quanto riguarda le coniugazioni dei verbi, a titolo di esempio
riporto alcune coniugazioni del verbo "fare":
je |
fàcce (faccio) |
sò fatte (ho fatto) |
facìue (feci) |
facéua (facevo) |
tu |
fié (fai) |
sié fatte (hai fatto) |
faciste (facesti) |
facìue (facevi) |
isse - éssa |
fa (fa) |
è fatte (ha fatto) |
facètte (fece) |
facéua (faceva) |
nu' |
facéme (facciamo) |
sém' fatte
(abbiamo fatto) |
facìsseme (facemmo) |
facìsseme (facevamo) |
u' |
facéte (fate) |
sét' fatte
(avete fatto) |
facìsseue (faceste) |
facìsseue (facevate) |
- |
fàue (fanno) |
ènn' fatte
(hanno fatto) |
facèttere (fecero) |
facéuene (facevano) |
... senza dimenticare "faciarrìa"
(="farei"), "facésse" (="facessi"),
l'imperativo ("fane" = fai, "facete"= fate)
o il futuro faràglie (="farò") purtroppo sempre meno
usato...
Dizionario del dialetto ciociaro
Avvertenza
sulla pronuncia dei vocaboli: per permettere una lettura più agevole ho scritto in
corsivo le "e" mute (che quindi non devono essere
pronunciate... ovvio!) e ho utilizzato gli accenti chiusi e aperti (es.
in italiano "Móndo", "Glòbo", "Tèrra",
"Pianéta").
Infine ricordo che il suono "i" può riferirsi alla
congiunzione "i" (corripondente alla congiunzione italiana
"e") o al pronome "je" (corrispondente
all'italiano "io"), mentre nel dialetto isolano il suono
"i" non indica mai un articolo (è sostituito dagli articoli
" gl' " e " l' " : es. "gl' casùne"
="il pantalone", " l' uìne " = " il
vino ", " gl' ruschie " = " gli asparagi
", " l' fazzelèttera " = " i
fazzoletti ").
Poesie dialettali
ciociare
Le poesie di Neno Pisani
Ho voluto raccogliere alcune poesie in
vernacolo isolano scritte da Neno
Pisani, che è stato un valente poeta di Isola
del Liri (FR). Le poesie sono tratte dalla raccolta "Lìsera"
(vocabolo dialettale isolano che sta ad indicare "Isola
del Liri") e hanno vinto svariati premi letterari. A fianco di
ogni testo dialettale ho inserito anche una "traduzione" in
italiano curata da me e da mio fratello (non siamo degli studiosi di
dialetto ma abbiamo fatto del nostro meglio!).
Leggi le
poesie in dialetto isolano di Neno Pisani |
.
Neno
Pisani |
Vocabolario dialettale
isolano
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Vocabolario del dialetto ciociaro
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n o p q r s t u v z
Dizionario Isolano - Italiano
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Oppure
leggi i suggerimenti già proposti dai visitatori del sito
Vocabolario Ciociaro - Italiano
Avvertenze
sulla pronuncia: le "e"
in corsivo sono mute (cioè non devono essere
pronunciate... ovvio!). Esempi di accenti chiusi e aperti: "Móndo", "Glòbo", "Tèrra",
"Pianéta".
Dizionario ciociaro
- italiano
A = a; usi particolari ("Loche
a nu' " = "Li da noi"; titolo di una
canzone della Puórk Band) ("Arrète a Trìte" = "Dietro (il corso), cioè nella piazza SS. Triade" e NON
"Dietro la piazza SS. Triade") ("Se n'è ite a la casa" = "Se n'è andato a casa")
Abbacchià = (rifl.) essere giù di
corda
Abbacchiàte = giù di
corda
Abbàlle = giù, in fondo, a
valle
Abbambà = (rifl.) arrossire ("S'è misse abbruuógna! Nen glie uìde comme s'è abbambàte?" = "Si è
vergognato! Non vedi com' è arrosito?")
Abbastà = bastare ("Abbasta i
auànza" = "Basta e avanza" per dire che è troppo)
Abbruuógna = vergogna ("S'è misse abbruuógna! Nen glie uìde comme s'è abbambàte?" = "Si è
vergognato! Non vedi com' è arrosito?")
Abbreciàte =
bruciato
Abbelà =
sotterrare, seppellire
Abbefìte
= gonfio (in viso), appesantito
Abbendà
= (rifl.) gonfiarsi
Abbescà = prendere le botte;
guadagnare ("Tante t'abbusche i tante te miégnie" = "Tanto guadagni e tanto mangi")
Abbessà =
bussare
Abbetà = avvolgere, coprirsi
("Abbòtete buóne!" = "Copriti
bene!")
Abbetenàte = coperto;
avvolto (ad es. in una coperta o con una sciarpa); gerg. in senso lato ("Statte attiénte ca chìsse t' s'abbetóna!" = "Stai attento che quello
ti fa fare quello che vuole!")
Abbettà = gonfiare; rifl. essere
sazio ("Gl' ènne abbettate de càuce" = "Lo hanno riempito di
calci"); ("L' so uìste ca teniue fame.... te sié abbettàte?" = "L'ho notato che avevi fame...
sei sazio?")
Abbìa = a forza, a furia ("S'è steccate la schina abbìa de fatià!" = "Si è rotto la schiena a
forza di lavorare!")
Abbià = avviare, incamminarsi ("Sta
machina n' s'abbìa!" = "Quest'automobile non parte!")
("énga i' attèrra a Lisera: mo m'abbìe appète appète..." = "Devo
andare giù ad Isola del Liri: ora mi incammino piano piano a
piedi...")
Abbrecià = bruciare ("Che te puózze abbrecià!" = "Che tu possa bruciare!":
espressione usata per maledire qualcuno)
Abbreciàte = bruciato
Accalecà = calcare,
spingere
Accallàte = accaldato
Accappà =
coprire ("Accàppate ch'è fridde!" = "Copriti, che fa
freddo!")
Accàttà = comprare; gerg. ("Da quandà che tiéghe la iatta pe' la casa n'sacce cchiù accómm' addénga fa'! Me so' accattàte 'n uàie!" = "Da quando ho il gatto in casa
non so più come fare! Mi sono messo nei casini!")
Accesàglia
= carneficina (anche in senso lato); fig. disfatta, completo
insuccesso
Accétta
= accetta, piccola ascia; gerg. ("Sto comm' a n'accétta!" si usa
per dire che non mi sento bene o che sono ubriaco)
Acchiàle =
occhiali
Acchiappà =
prendere
Acciaccà = calpestare o investire qualcuno o
qualcosa
Accìcce = sost. bruciato ("Se sènta na puzza d'accìcce..." = "Si sente puzza di
bruciato...")
Acciccià = bruciare
Accìse = ucciso; gerg. ("i
scì 'ccìse!" = espressione equivalente a "Che
te possino!", in cui "scì" = "tu sia" è congiuntivo presente)
Accìte = uccidere; gerg.
"Che t' puózzen' accìte!" : tipica frase usate per
maledire qualcuno (o anche in tono scherzoso)
Accòglie = prendere, contrarre (ad es. una
malattia) ("Stéteue attiénte ca la 'nfluènza s'accòglie!" = "Stati attenti che l'influenza
si trasmette facilmente"); ("E' ite a trà gl' regóre i n' c'è accuóte!" = "E' andato a tirare il rigore
e non ha colpito male la palla"); ("Te so accuóte n' fronta!" = "Ti ho colpito in
fronte!")
Accreccà = preparare
qualcosa alla ben' e meglio, assemblare in modo precario ma efficace
Accruócche = cosa mal
fatta
Accucchià = mettere insieme, unire, completare,
mettere su ("Addenéme accucchià la squadra" = "Dobbiamo
mettere su la squadra")
Accucchiàte = unito ("Eh,
Francìsche s'è accucchiàte ch' una..." = "Francesco si è
messo insieme a una ragazza")
Accómme (anche comme) = come ("Accómme te ne tè!?" = espressione per esortare a
lasciar stare)
Accùnce
= condimento ("Mìttemene n'ata cucchiàra... ma nen ce glie uóglie gl'accùnce..." = "Mettimene un altro
cucchiaio... ma non lo voglio il condimento...")
Accuncià (o anche racchencià) = aggiustare ("Recordame d'accuncià glie casùne" = "Ricordami di rammendare il
pantalone")
Accunciàte = aggiustato
("T'èue accunciàte pe l' féste!" = "Ti hanno agghindato per le
feste" o anche "Ti hanno menato")
Accuórte =
accorto ("N' se
l'éua accuórte..."
= "Non se ne era accorto....")
Acìte =
aceto; gerg. ("Me ne so' ìte all'acìte" o anche "all'acetélla" significa che non ho più
possibilità di riuscire in quello che stavo facendo, ho pregiudicato
la situazione, sono "spacciato")
Acunìglie =
coniglio
Addamó! = da tanto tempo ("Se nen éua pe me, addamó ca t'ìué cuótte!" = "Se non era per me, ti saresti
scottato da un pezzo!")
Addauére
= davvero, veramente ("Addauére
t'é secciése?"
= "Ti è successo veramente?")
Addebbelì
= venir meno ("Ce
stéua n'addóre
de
presùtte
lòche
dentre
ca te
facéua addebbelì!"
= "Li dentro c'era un tale odore di prociutto che ti faceva venir meno!")
Addecchià (o anche raddecchià) = ripiegare i panni
Addemàne = domani
Addenà = accertarsi, assicurarsi
di una cosa, accorgersi, verificare ("M' so addenate ca Antonie è gióune" = "Mi sono accerteato che Antonio
non è sposato"); curiosità: "m'addenéua" può significare sia "mi
accertavo" sia "mi dovevo" a seconda del contesto, poiché può
provenire dal verbo "addenà" o dal verbo "addené" = "dovere")
Addené = dovere; Coniugazioni: "addénga"
= devo, "èdda" = devi, deve, "addenéme"= dobbiamo, "addenéte" = dovete, "èddena" = devono; "addenéua" = dovevo, deveva, "addenìue" = dovevi, "addenìsseme" = dovevamo, "addenìsseue" = dovevate, "addenéuene" = dovevano...
Addeprà = usare,
adoperare
Adderà = odorare
Addermìte =
addormentato; fig. distratto
Addìtte = dare ascolto ("F'
additte a me!" = "Fai come ti
dico!")
Addiùne' = a digiuno
("Me s'è misse appriésse comm' a 'n cane addiùne!" = Espressione per dire che
veniva seguito come fa il cane quando è in cerca di cibo)
Addó
(o anche andó) = dove ("-D'addó nen siè? -So de Lìsera" = "-Di dove sei? -Sono di Isola
del Liri")
Addóre = odore
Affennà =
affondare; gerg. ("La Lazzie è piérze n'ata uòta... ormàie s'è affennàta!" = "La Lazio ha perso
un'altra volta... ormai è in caduta libera!")
Affrentà =
riuscire ("N' c'affrónte manch' a métte 'n chióue!" = "Non riesco neanche a piantare
un chiodo!")
Agghirà =
lanciare con forza, scaraventare ("Glie so uìste ca iéua agghirènne le prète!" = "L'ho visto mentre lasciava le
pietre (verso qualcuno)")
Agglie = aglio ("Daglie i daglie la cepolla deuènta aglie!": espressione equivalente a "Il
troppo stroppia!")
Aggliótte =
inghiottire
Aggliumà = illuminare con una
candela o torcia
Aguànte = guanti
Aìh! =
guarda! ("Aìh comm' è biéglie! Pare ch'è arreuate Carneuale!" = "Guadralo com'è bello! Sembra
che è arrivato (il periodo di) Carnevale": evidentemente è mal
vestito. Da qui l'ironia...)
Aiasà = alzare; (rifl.)
alzarsi
Alà =
sbadigliare, respirare ("N' c' la fié manch' a alà!" =
"Non cela fai nemmeno a respirare (per quanto sei
stanco)!")
All'ampiéde = in piedi ("N'
ce stéuene cchiù gl' puóste: nu' stìsseme all'ampiéde"
="Non c'erano più posti a sedere: noi stavamo in piedi")
All'ampruìsa (o anche all'ambruìsa) = all'improvviso
Allecì = in quel modo
Allora allora = proprio in quel momento
("M'éua affacciàte allora allora alla fenestra i so sentute ne scruócche...." = "Mi ero proprio in quel momento affacciato alla
finestra, quando ho sentito uno scontro!")
Altitàlia = Nord Italia
Ambrèlla
(o anche 'mbrèlla) = ombrello
Ammarróne
(plur. ammarrùne) = grossa figuraccia, grave
gaffe ("N' sa né parlà né stazze sitta! Fa ciérte
ammarrùne!"
= "Non sa nè parlare nè stare zitto: fa certe figuracce!")
Ammaluócchie = malocchio, fattura
Ammancà = mancare
("A chìglee
c'ammanca chàcche retèlla!
N'c'è tutte!"
= "A quello lì gli manca qualche rotella! Non è nel pieno possesso
delle sue facoltà mentali!")
Ammascecà =
masticare
Ammènne = amen; e così sia; gerg.
usato per sottolineare che non c'è più niente da fare
Ammepìte = scoraggiato,
silenzioso, attonito, leggermente assopito
Ammischià = mischiare
Ammónte = (riferito a un luogo)
sopra, in cima (si contrappone a "abbàlle)
Amóre = amore
(fa' gl') amóre = essere fidanzato ("Ma tu
che chéssa ce piérle o ce fié gl'amóre?" = "Ma tu questa ragazza la
frequenti o ci stai insieme?") (quando piove e
contemporaneamente c'è il sole si usa dire: "fanne
gl'amóre
le uècchie")
Ancìne = uncino
Andó (o
anche addó) = dove ("-D'addó nen siè? -So de Lìsera" = "-Di dove sei? -Sono di Isola
del Liri")
Anduunà = indovinare
Aniéglie =
anello
Annemmenàta = cattiva fama
("Chiglie t'è na brutta annemmenàta" = "Quello ha una cattiva
fama")
Annascónne = nascondere; nascondersi
("I mó me truóue! Me so annascuóste bbuóne!" = "Col cavolo che mi trovi! Mi
sono nascosto bene!")
Annànze =
davanti
Annànze i arrète = avanti e indietro
("E' inutele ca fié annànze i arrète!" = "E' inutile che fai avanti e
indietro!")
Annùde =
nodo
Appàrt'p'annànze = davanti, nella parte
anteriore
Appàrt'p'arrète = dietro, dalla parte
opposta, nella parte posteriore
("Appàrt'p'arrète alla chiesetta ce staue tutte chiante de gglìue" = "Dietro la chiesetta ci
sono molte piante di olive") , in dietro ("S'è ruutecàte appart'p'arrète" = Si è
ribaltato)
Appéde = camminare a piedi ("So
arriuàte appéde appéde" = "Sono arrivato a piedi
procedendo lentamente")
Appeccià =
accendere ("Appiccia la luce ch'è scure" = "E' scuro: accendi la luce!")
Appelà = tappare, ostruire,
otturare, coprire ("Statte sitta! Appilate la 'uócca!" = "Stai zitto! Chiudi
la bocca!")
Appeccecà
= attaccare, incollare, appiccicare
Appelàcce = tappo per le
bottiglie, turacciolo
Appentà = spingere,
balbettare; gerg. ("Ma magne du' ceràce,
juste p' appentà
gl' stòmmeche!" = "Mangio un po' di ciliege, giusto come
spuntino")
Appizzà = gerg. ("Appìzza l'
récchie!" = "Ascolta bene! Fai attenzione"
ma anche "Appìzza gl' uócchie!" = "Guarda
bene!")
Appremétte = promettere
Appriésse = dopo ("Cammina
appriésse a me!" = "Cammina dopo di
me!")
Apuó (anche puó) = poi
Aràdie =
radio, radiolina
Arancìtte (o anche rancìtte) = carne e patate cotte
insieme
Arce = Arce, paese nei pressi di
Isola del Liri
Arcése = abitante di Arce (detto:
"Che
gl'arcése
triste
chi ce
fa 'n mése!"
per dire che non è molto bello trascorrere molto tempo insieme a uno
di Arce)
Ardìca = ortica
Aria = aria; gerg. ("Te le so ditte ca éua tarde! Me le jttéua l'aria!" = "Te l'ho detto
che era tardi! Me lo sentivo!")
Arpenése = arpinate, abitante di
Arpino (detto: "Gl' arpenése 'ncima a na gglìua ce mócceca sètte uòte!" = "L'arpinate da'
sette morsi su un'oliva!")
Arpine = Arpino, città confinante
con Isola del Liri. E', tra l'altro, patria di Cicerone
Arraccecurìte (o anche raccecurìte) = sgualcito
Arraciàte = eccitato sessualmente
Arraiàte = arrabbiato; fig.
impaziente
Arrazzenìte = arrugginito; fig. persona
lenta nei movimenti ("N' c' la facce chiù comm' a na uòta! M' so
arrazzenite!" = "Non ce la faccio più come una
volta: mi sono arrugginito!")
Arrefiatà (o anche refiatà) = respirare; prendere
fiato
Arrégne (o anche rrégne) = riempire
Arrescià = arrossare; gerg.
("A chi tòcca s'arróscia" espressione per sottolineare il fatto che
si vuol parlare in modo esplicito, senza peli sulla lingua)
Arrescì = riuscire ("N'
arriésce manch' a métte 'n chióue!" = "Non riesci neanche a piantare
un chiodo!")
Arrète = dietro ("Arrète a
Trite" = NON "Dietro Trito" MA "Dietro,
dove c'è Trito" cioè nella piazza che si trova dietro (dietro il
corso) chiamata SS Triade ma nota come Trite)
(A parte p') arrète = (vedi "appàrte'p'arrète")
Arreuà = arrivare
Arrezzà = elevare,
alzare; rifl. alzarsi, svegliarsi
Arrezzàte = alzato, svegliato ("M' so
arrezzàte mó mó" = "Mi sono svegliato
proprio adesso")
Arruunà = rovinare
Arruunàte (o anche ruunàte) = rovinato
Arrùste = arrosto ("C'attòcchene
sule
du' parte
d'arrùste
a petù"
= "Ci spettano solo due porzioni di arrosto ciascuno")
Arruunà = rovinare
Ase ca = altro che
("Le siè uiste comme se jòca a pallone!? Ase ca Maradona i Pelé...!" = "Hai
visto come si gioca al calcio!? Altro che Maradona e
Pele...!)
Aseniéglie = asinello
Assecà = asciugare
Assechenìte = assetato, sofferente per
la sete
Assecì = in questo modo,
così
Assensite = silenzioso,
frastornato, stordito
Asserdìte
= diventato sordo ("Prima te
so chiamàte!
Te
sié asserdite?!"
= "Prima ti ho chiamato! Sei diventato sordo?!")
Assettà = sedere
(rifl.)
Assettàte = seduto
Assùtte =
asciutto
Astemà (o anche jastemà) =
bestemmiare
Ata =
altra
("M stié a
dì na bbucìa appriésse all'ata!" = "mi stai dicendo una
bugia dopo l'altra!")
Ate =
altro
Attaccà =
legare (detto: "Attacca gl' asene addó uà gl' padróne" = "Lega l'asino dove va il
padrone")
Atteccà = toccare, essere di
turno, competere, spettare ("Mo attòcca a mé" = "Adesso tocca a me")
("C'attòcchene
sule
du' parte
d'arrùste
a petù"
= "Ci spettano solo due porzioni di arrosto ciascuno")
Attèrra = giù ("Addemane
mmatìna uaglie attèrra a Lisera alla piazza ca ènga accattà du'
crastatùre" = "Domani mattina vado al mercato
giù ad Isola del Liri Inferiore, dato che devo comperare un po' di
broccoletti")
Attiénte = attento
Attizzà = muovere la brace ("Attìzza s'
fuóche!" = "Alimenta il fuoco!")
Attreppà = saziare, mangiare
abbondantemente
("Gl'ènne attreppàte d' palàte!" = "Lo hanno riempito di
botte!")
Azzeccà = salire (anche
transitivo: "Azzècca la léna, pe' piacére!" = "Porta su la legna,
per favore")
Bbabbaluótte = lanugine che si forma sotto i
letti, ragnatela
Bbabbelònia
= casino, confusione, caciara
Bbaccaglià =
litigare, vociare, strillare
Baccaglióne =
persona che
fa casino, che strilla continuamente
Bbaccìle =
catino
Bbagnaròla = catino, bagnaruola
per lavare i panni
Bbambeniégle = Gesù
Bambino
Bbammàcia = ovatta
Bbarràcca = baracca
Bbarràccare = persona che vive in una baracca;
fig. cafone, rozzo, ignorante e poco raccomandabile; fig.
persona che parla strillando
Bbassitàlia = Centro -
Sud Italia
Bbaùche = Boville Ernica (il
termine deriva da "Bauco", antico nome di Boville) (Mitico
è il
brano "Sém' 'e Baùche", cavallo di battaglia della
Puórk Band, un gruppo di
Isola del Liri che canta canzoni in dialetto isolano)
Bbaucàne = abitante di Boville;
fig. cafone, persona grezza (su questo argomento Cristiano
Gabriele, leader della Puórk
Band, ci da il sua autorevole parere nel suo ormai celebre
Discorso sulla civiltà baucana)
Bbazzecà = frequentare una zona o
una persona
Bbazzétta = paghetta, piccolo
compenso
Bbecchièra = bicchieri (sing. :
"Bbecchiére")
Bbenedìtte = benedetto ("bbuón' i bbenedìtte!")
Bberzétta (leggere con la "z"
sonora, come in "zolla") = piccola borsa da donna
Bbettéga = piccolo negozio di
alimentari; piccolo negozio
Bbéue = bere
Bbiàte =
beato
Bbiéglie = bello ("Bbiéglie d'
nònna!" = "Bello di nonna!")
Bbìuete = ubriaco ("Làssaglie perde: sta bbìuete..." = "Lascialo stare: è
ubriaco...")
Bblé = blu
Bbócera = buchi (sing. "bùce")
Bbòna = buona; gerg. "O pe' forza o pe' bbòna uòglia" = "Con le buone o con le cattive" oppure "in
un modo o nell'altro"
Bbrèbba = polenta
Bbruóccule =
broccoli
Bbru'ugnùse = timido
Bbruógna (o
anche abbruógna) = vergogna
Bbùce = buco (plur. "bócera)
Bbucìa = bugia ("M stié a
dì na bbucìa appriésse all'ata!" = "mi stai dicendo una
bugia dopo l'altra!")
Bbuciàrde = persona
bugiarda
Bbuóne = (agg.) buono ("Glie paparuóle éuene bbuóne!" = "I peperoni erano buoni!"); (avv.)
bene ("Sié fatte bbuóne a uénne la chitarra!" = "Hai fatto bene a
vendere la chitarra!"); ("Sta a chiòue própia buóne!" = "Sta piovando veramente
tanto!"); ("Puózze sta bbuóne!" : tipica frase beneaugurante,
usata anche come ringraziamento per un favore ricevuto)
Bbuuta = bevuta
Ca = che,
perché, sennò
("T' l' so ditte ca éua tarde..." = "Te l'ho detto che era
tardi..."); ("Gl' curtiéglie nen se làuene ca s'arruìna la lama" = "I
coltelli non si lavano sennò si rovina la lama"); ("Je me magne tutte cóse ca tiénghe fame!" = "Io mangio proprio tutto
perché ho fame!")
Cacà = defecare, andare di
corpo
Cacarèlla = diarrèa, fig.
frenesia
Cacasótte =
pauroso
Cacatùre =
gabinetto
Caccatacósa = qualche altra cosa
Càcche = qualche
("A chìglee
c'ammanca chàcche retèlla!
N'c'è tutte!"
= "A quello lì gli manca qualche rotella! Non è nel pieno possesso
delle sue facoltà mentali!")
Cacchedùne = qualcuno (leggi la
poesia
"Ippùre
cacchedùne ce sta" scritta, in dialetto isolano, da
Neno Pisani)
Cacchedunàte = qualcunaltro
Caccósa = qualcosa (leggi la poesia
"Caccósa só fatte" scritta, in dialetto isolano, da
Neno Pisani)
Cachìsse = cachi (frutta)
Caciàra = chiasso
Càcie = formaggio
Caglìna = gallina; gerg. ("Nen t'abbuótte màie! Che sié figlie della caglìna gghiànca?!" = "Non sei
mai sazio! Pensi di essere un privilegiato?!")
Cagnà =
cambiare
Calà =
scendere (anche transitivo: "Cala la léna, pe' piacere!" = "Porta giù la legna, per
favore); ("Cala da sa scala ca te fié male!" = Scendi da questa scala sennò
ti fai male!"); gerg. ("Me sto a calà addermìte..." = "Mi sto
addormentando...")
Calecàgne = tallone
Callaróne = calderone; fig. termine con cui si
identifica Piazza De' Boncompagni (che si trova ad Isola del Liri).
Probabilmente è collegato al fatto che la conformazione delle case
che circondano la piazza (insieme alla vicinanza della Cascata
Grande) enfatizza la sensazione del caldo umido estivo
Calle =
caldo
Cammìne = camino, caminetto
Campà = vivere
Campesànte = cimitero
Canàla = grondaia
Canàssa =
mascella
Canciéglie = cancello
Cane = cane
Canìstre = cesto di
vimini
Cannàta = recipiente di terracotta con funzione
simile alla conca
Cannéla
= candela ("Rammòra chélla cannéla " = "Spegni
quella candela")
Canneluótte = candelotto ("Che fa frìdde! Stammatìna so truàte glie canneluótte pe' la uìa!" = "Che freddo che fa!
Questa mattina ho visto dei pezzi di ghiaccio per la strada!")
Cantùcce = angolo, pezzetto ("Dammé
sule 'n cantùcce d' pane")
Canùcce = cagnolino, piccolo cane,
cucciolo di cane
Capà = scegliere (un
sinonimo è anche "recapà") ("Te la sié capata bòna la
spósa!" = "Hai scelto davvero una bella fidanzata!"); entrare (nel senso di
adattarsi, combaciare) ("Càpateglie buóne gl' casùne!" = "Sceglitelo
bene il pantalone!"); ("Sta màchina n' c' càpa dent' agl' garàce!" = "Questa macchina non entra nel
garage!")
Capa = testa ("Tié la capa tosta!" = "Sei testardo!")
Cape = testa ("Che
só sse
capìglie?!
Me
pare
ca tié ne
pagliàre
'n cape!"
= "Perché hai i capelli pettinati in questo modo?! Sembra che tu
abbia un fienile in testa!")
Capecucóglie = parte superiore del
collo
(a) Capesótte = a testa in giù
Capetìne = Capitino (una frazione
collinare di Isola del Liri)
Capiglie =
capelli
Cappiéglie =
cappello
Cappuccie = verza
Cappùte = fondo ("piatte cappùte" è il piatto fondo)
Carabbeniére = Carabiniere (i)
Carastùse = caro, si dice a persona
che vende a prezzi molto alti
Carchenarìa =
vanità, modo di atteggiarsi
Carchenósa = vanitosa, persona che
si atteggia
Carchenùse =
vanitoso, persona che si atteggia
Caresiéglie = giostra, carosello ("La
ciòcca m' fa comm' a n' caresiéglie!" per dire che mi gira la testa)
Carià = portare da una parte
all'altra
Carnecrètte = acido lattico, dolore
derivante da stanchezza muscolare
Carniéglie = Carnello (territorio a
sua volta diviso in tre frazioni, che si trovano sui comuni di Isola
del Liri, Arpino e Sora)
Carrettóne = carro funebre; automobile
vecchia e malandata
Cartiéglie = cartello
Cascà = cadere (detto: "Stié comm' a
Casteggliucce : chiésche i nen chiesche!" = "Stai in bilico come
Castelliri")
Cascàta
= gli isolani con "la Cascàta" indicano per antonomasia la
Cascata Grande, alta circa
30 metri e situata nel centro storico di
Isola del Liri.
Immediatamente sopra la Cascata Grande si trova il
castello Boncompagni. C'è
anche una
seconda cascata (detta Valcatoio; cerca alla voce "Ualecatùre")
e recentemente si è scoperta una
terza
cascata situata ad Isola del Liri Superiore, che salta
parallelamente ai tre piani dell'antica
cartiera
Lefevre.
Cascatélle = nome che
(soprattutto in passato) indica la Cascata Valcatoio (vedi
foto), la seconda cascata oltre alla
Cascata Grande e alla
terza
cascata (situata ad Isola del Liri Superiore, che salta
parallelamente ai tre piani dell'antica
cartiera
Lefevre).
Cassèttera = cassetti
Cassìtte = cassetto
Casteggliùcce = Castelliri (paese
confinante con Isola del Liri). Il termine deriva da "Castelluccio",
antico nome con cui veniva identificato Castelliri
Castiéglie =
castello (a Isola del Liri
nel centro storico c'è il
castello Boncompagni, immediatamente sopra la
Cascata Grande).
Casùne = pantalone
Catòrcie =
rottame (anche fig. rivolto a persona)
di nessun valore
Cauà =
scavare, tirar fuori ("Cauà le patane" = "Raccogliere le
patate")
Cauàglie =
cavallo
Càuce = calcio ("Gl'
ènne abbettate de càuce" = "Lo hanno riempito di
calci")
Càuse = calze
Cazzaròla =
pentola
Cècamarìne = castagnole (tipici dolci
del periodo di Carnevale)
Cecàgna = avere
sonno
Ceccà = nevicare
Cecerchiàta = dolce a base di
miele
Ceffétta = nuca
Ceglieccitte = uccellino
("Stie comm' a n' ceglieccitte!" = per dire che stai vestito
leggero e quindi avrai freddo)
Cegliùcce =
uccello
Celèste = azzurro, celeste
Cellàcchie = tubo ("Statte attiénte che chiglie cellàcchie ca t' 'nfùnne!" = "Stai attento con quel tubo:
rischi di bagnarti!")
Cenà = cenare (parlando
di una persona intrattabile, si dice: "Se ce priénze n' ce cìne" = "Se ci pranzi non ci ceni"
alludendo al fatto che è meglio tenerlo lontano)
Céncia = modesta, povera ("M' sié
fatte na céncia de casa" = "Mi sono costruito una
casa modesta")
Cenciàre = stracciarolo, persona mal
vestita; fig. abitante di Sora
Cennà (o anche cernà) = gettare, cadere ("S'è
cennàte aglie shderrùpe!" = "E' caduto nel
burrone!")
Centrine = cintura dei
pantaloni
Cepolla = cipolla ("Daglie i daglie la cepolla deuènta aglie!": espressione equivalente a "Il
troppo stroppia!")
Ceràcia =
ciliegia
Cérqua = quercia
Cèrua = acerba ("Quanne
la uólepe n'arriua
all'ùua dicia ch'è cèrua" = "Quando la volpe non arriva all'uva dice
che è acerba")
Ceruèlla (plur.) =
cervello ("Ma quànn' l' mitte l' ceruèlla!?" = "Ma quando metterai Cèss' = gabinetto
Cétte = presto ("Uaglie alla piazza la
mmatina cétte" = "Vado al mercato la
mattina presto")
Che = con
Chélla = quella
Chéllàta = quell'altra
Chembenèlla = situazione in cui un
gruppo di persone dello stesso sesso si ritrova per parlare (spesso
male) di qualcuno o qualcosa; comunella
Chemmannà = comandare, ordinare
Chemmànne = ordine, comando ("Ahi
ch'è biéglie! Isse s'assètta i da' gl' chemmànne!" = "Ma guarda quello! (traduz.
a senso) Lui si siede e da gl'ordini!")
Chemmare =
comare
Chemmàtte = litigare, avere a che
fare con una cosa ("So du' jórne ca stongh' a cemmàtte che sta léna!" = "Sono due giorni che
ho a che fare con questa legna!")
Chemmèddia = chiasso,
discussione, polemica, litigio
Chemenzà =
iniziare
Chempare =
compare
Chempiùte = (neologismo)
videogioco, computer ("Sta sèmp' annanze aglie chempiùte!" = "E' sempre davanti alla
Playstation!")
Chenfiétte = confetti
Chensèrua = pomodoro passato
che si mette da parte per l'inverno
Chentà = contare
("Chiglie nen cónta i n'accùsa": detto ricavato
dal gioco del tressette)
Chepiérchie = coperchio (Il
sottotitolo del "Q-tour 2003" della
Puórk Band recita: "L’ sa
gl’ chepiérchie chéll' ch’ sta p' déntr' agl’
cuttùre" = "Il coperchio sa cosa bolle
nella pentola")
Cheppìne = mestolo da cucina; fig.
ceffone, schiaffone
Chésse = questo (riferito a cosa,
in astratto) ("Ah! Chésse c''è!? I allora je facce comm' m' pare..." = "Ah! E' così!? E allora
faccio come mi pare....") ("Chéss' è!" = "E così (purtroppo)... non
c'è niente da fare...")
Chésta = questa
Chéstàta
= quest'altra Chencallàte =
surriscaldato
Chiàgne = piangere ("Lassa
fa mó ttu: nen glie uìde ca rita pe' nen chiagne!?" = "Non insistere: non lo vedi
che fa buon viso a cattivo gioco!?"; ma in realtà l'espressione "Rite pe' nen chiagne" è un po' più "drammatica" del
semplice "fare buon viso a cattivo gioco"); gerg.
("Chiagna gl' muórte i fréga gl' uìue!" = "Piange i morti e frega i
vivi!", detto di persona furba)
Chiagnuótte = lamentoso, pedante
Chiànta = pianta
Chiantà = piantare
Chiappà = prendere, ricevere ("S'è
chiappàte na fréga de mazzate!" = "Ha preso un sacco di botte!");
("Ahi! la gelateria sta a chiùde! Me sarìa chiappàte ne gelàte... m'éua unùta na fantacìa...." =
"Guarda! la gelateria sta chiudendo! Mi sarei preso un gelato... mi
era venuta una voglia...")
Chiappe i... = di colpo,
improvvisamente ("Le mentàgne rùsse fau' 'ncima i sotte i a 'n ciérte pùnte chiappe i la cabbìna se ferma 'ncima a tùtte..." = "Le montagne russe hanno
salite e discese e improvvisamente la navetta si ferma su in alto")
Chiare = chiaro; gerg. ("E'
inùtele ca t'inchiézze... a parlà chiare se ua'!..." = "E' inutile che ti
arrabbi... evitiamo i giri di parole!...")
Chiauà = volg. copulare; gerg. ("Te chiàue n' cheppìne!" = "Ti mollo un ceffone!")
Chiàue =
chiave
Chiéna = piena (sia agg. che sost.: ad es.
indica la piena del fiume) ("Uó la uótte
chiéna i la moglie 'mbriaca!" = "Vuoi
la botte piena e la moglie ubriaca!")
Chiglie =
quello
Chigliàte =
quell'altro
Chìne = pieno
Chiòue
= piovere ("Sta a chiòue pe' chiòue! Me so 'nfùsse comm' a n' pecìne!" = "Sta piovendo davvero molto!
Mi sono bagnato come un pulcino!")
Chióue = chiodo; fig.
persona pedante
Chiòura =
chiodi
Chisse = codesto, questo (riferito
a persona)
Chiste = questo (riferito a
cosa)
Chistàte =
quest'altra
Cchiù = più
Chiuuìzzecà =
piovigginare
Cchiù'ssà =
di più (viene da "più assai", che non è corretto nella lingua
italiana)
Cchiù sta i cchiù... =
gerg. frase che esprime un crescendo di un'azione (o
situazione) nel tempo ("Cchiù sta i cchiù se fa bella!" = "Col passare del
tempo è sempre più bella"!)
Ciacìcchia = salsiccia, salamìno
Ciammarùca = lumaca
Ciammèlla =
ciambella (dolce o salata)
Ciammettà = brontolare, borbottare
("Sòrdeta n' s' règgia: tu ce piérle i éssa ciammòtta!" = "Tua sorella
non si sopporta: uno le parla e lei borbotta!" )
Ciànca =
gamba
Cianchétta = sgambetto
Cianfarróne = disordinato,
confusionario
Ciàula = saliva,
sputo
Ciauàtta = ciabatta; fig. persona trasandata
Cìnce = straccio
Ciòcca =
testa ("M' n'cènn' la ciòcca!" = "Mi fa male la
testa!")
Ciòcie = ciocie (calzature tipiche
da cui viene il termine "ciociara")
Ciuócche = grosso pezzo di legno da
ardere; fig. persona non molto
intelligente
Circhie =
cerchio
Ciùccie = asino; fig. persona
ignorante, stupida
Ciùfele = flauto
Còccia = vaso nel quale si mettono le piante
Còcia
= scotta,
cuoce
Cocómbere = cocomero
Cocózza =
zucca
Còglie =
cogliere; gerg. ("Sto sèmpe a rezzelà i manche ue còglia!" = "Sto sempre a
rassettare e nemmeno vi va bene!"); ("E' inùtele ca juóghe a pallóne tante n' c' cuóglie!" = "E' inutile che giochi a
pallone tanto non ci sai giocare!")
Cónca =
recipiente di rame spesso utilizzato per andarea prendere
l'acqua
Cóntra = contro ("Porte na cause de ne mode i una de n'ate: 'nfa niente : è contr'ammaluócchie!" = "Ho due calze diverse tra
loro: non fa niente, è contro il malocchio!"); gerg.
("Me so 'nchianàte annanze alla teleuesióne... i chi cóntra de me!?" = "Mi sono disteso (sul
divano) davanti alla TV... e chi contro di me?!" dove quest'ultima
espressione è una tipica frase che esprime il senso di soddisfazione
e appagatezza)
Còppela = cappello
Corre = correre
("Chiglie córra accomm' aglie uiénte!" = "Quello corre come il
vento!")
Còssa = gamba, zampa
Còsse = gambe
Còsta = salita, collinetta
Coteca = cotica
Crapa
= capra
Crapàre =
pastore
Crapóne = caprone; fig. persona
ignorante
Crastatùre = qualità broccoletti a
foglia tonda
Creccà = crocchiare;
scricchiolare; rompersi ; gerg. ("St' 'mmiérne se me cròcca uaglie a scià!" = "Quest'inverno se mi va
vado a sciare!")
Crespèlle =
tipiche frittelle ciociare ("Ste melegnàme so própia buóne! Mo me ce magne pure du' crespèlle, iùste p'acchempagne..." = "Queste melanzane sono
proprio buone! Adesso ci mangio insieme qualche frittella, giusto
come contorno..."). Vedi
rubrica
sulla cucina isolana.
Criatùra =
bambino
Cristaggliéra = mobile tipo credenza, chiuso
da vetrate
Cruce = guai ("Chésse scì ca so cruce!!!" ? "Questi si che sono
guai!!!")
Cruscè = uncinetto
Cuccà (o anche curecà) =
andare a dormire
Cucchiàra =
cucchiaio ("Mìttemene n'ata cucchiàra... ma nen ce glie uóglie gl'accùnce..." = "Mettimene un altro
cucchiaio... ma non lo voglio il condimento...")
Cucchiarìne = cucchiaino
Cucuzze =
zucchine
Cuglienà = prendere in
giro
Cùle = volg. sedere (
-"M'ènne fregàte la màchina ma je gl' denùnce!" -"Fié 'ncùle!"= -"Mi hanno rubato la macchina
ma io li denuncio!" -"Rassegnati! Non puoi fare niente...") ( -"Só
ìte pe' accuncià i so sfasciàte tutte cóse!" -"Fatt' in cule!"= "Ho cercato di aggiustare e
invece ho rotto tutto!" -"Frégati!")
Culennétta =
comodino
Cullèra = puzza
insopportabile
Cùnnera = (arc.) culla
Cuóglie =
collo (Oss: con lo stesso suono si indica la seconda persona
singolare dell'indicativo del verbo còglie)
Cuótte = cotto, cucinato,
ustionato; fig. innamorato
Curatèlla = interiora di
animale piccolo
Curecà (o anche cuccà) =
andare a dormire
Curéa = peto
Curte = corto, piccolo, basso
(riferito a persona) ("Ste casùne è curte!" = "Questo pantalone è corto!");
"Chiglie è curte i malecauàte! espressione che allude al detto
che vorrebbe le persone basse anche antipatiche e superbe): gerg.
("N' sténne
du' ore
a parlà.... taglia a cùrte
i dìcce
chélle
che
c'èa dice!"
= "Non metterti a discutere per troppo tempo... vai al sodo
dicendogli quello che devi dirgli!")
Curtèllera (o curtèlla) =
coltelli (singolare: "curtiéglie")
Curtiéglie =
coltello ("Gl' curtiéglie nen se làuene ca s'arruìna la lama" = "I
coltelli non si lavano sennò si rovina la lama")
Cusellìtte = piccolo oggetto ("Na uòta
teneua ne mammuócce... éua ne cusellìtte piccùle... uatte a refréga addó glie so misse!" = "Una volta avevo un
pupazzetto... era un oggettino piccolo... chisà dove cavolo l'ho
messo!")
Cuttùre = pentolone, recipiente di
rame molto largo (Il sottotitolo del "Q-tour 2003" della
Puórk Band recita: "L’ sa gl’ chepiérchie chéll' ch’ sta p' déntr' agl’
cuttùre" = "Il coperchio sa cosa bolle
nella pentola")
Cuzzìtte = parte posteriore della
testa
Da' = dare; gerg.
("da' uàie" = "importunare, infastidire")
Da
càpe = su, in alto, ricominciare
("Tenìsseme n' liétte sule: ce séme addermite une da càpe i une da piéde" = "avevamo un letto solamente:
abbiamo dormito ciascuno con la testa ad una estremità del letto"
)
Delle uòte = se per caso ("S'
delle uòte tenìsse n' puóche d'èrua m' facìsse n' piacère!" = "Se per caso hai un po' di
verdura (da darmi), mi faresti un piacere!")
Dentre = dentro
(p') déntre = dentro ("Lòche pe'
déntre
ce
puzza d' 'mpredìte"= "Li
dentro puzza di umido")
Desterbùteche
= intrattabile, permaloso, antipatico
Detóne = pollice
Dì =
dire;
gerg. "Sié dìtte scànzete!":
espressione equivalente a "... e ti sembra poco?!" oppure "guarda
che non è poco!" ( - "Sta chitarra la so pajàta sule n' melióne!"
- "Siè ditte scànzete!"
= - "Questa chitarra l'ho pagata solo un milione" - "E ti sembra
poco!?")
Diasìlla = dea Silla ("
Mannàggia la ******** ! " : bestemmia abbastanza diffusa)
Diaularìa = diavoleria, baccano, casino
("Oggie n' ce se capiscia chiù niènte: è tutta na diaalarìa!" = "Oggi
non ci si capisce più niente: è tutto un
casino!")
Diaùle = diavolo ("Diàul' appìccete!" = "Che il Diavolo ti dia fuoco!"
equivalente a un "Che tu sia dannato!" ma è anche usata,
all'interno di una frase, come esclamazione di meraviglia del tipo
"E che cavolo!") ("Sta a chiòue.... che se pòzza cecà gl' diaule!" = "Sta piovendo... che sia
maledetto il diavolo")
Ditìglie = dito mignolo ("Tè n'ógna lònga a
'n ditiglie" = "Ha un'unghia lunga a un
mignolo")
Diùne = digiuno; gerg. "Me uié appriésse accómm' a n' cane a diùne!" = "Mi stai seguendo come farebbe
un cane a digiuno!"; allude al fatto che il cane che ha fame segue
il padrone per farsi dare da mangiare)
Dóce = dolce
Ddu' = due, un po', alcuni/e
Duópe = dopo ("Duópe magnàte" = "Dopo
pranzo")
énchietùre
= imbuto
Èrua = erba,
verdura ("So state mèsóra a recapà l'èrua!" = "Sono stato mezzora a
pulire la verdura" (cioè a separare le parti commestibili da tutto
il resto) )
éssa = ella, lei
Èsse = ecco ("èsse fatte! Ce uléua tante!?" = "Ecco fatto! Ci voleva
tanto!?")
Èsseglie = eccolo, eccoli ("èsseglie è!" =
"Eccolo finalmente!" oppure "èsseglie uè!" = "Eccolo, bene...!" anche se
non si riesce a renderlo molto bene in italiano)
Èssele =
eccole
Èssela = eccola
Fa
addìtte = ascolta, obbedisci ("Fa
additte a me!")
Fa gl'
amòre = essere
fidanzato
Fabbrecanòua = nome con cui in
gergo si identifica un quartiere di Isola del Liri superiore che
prende il nome da un'insediamento industriale degli inizia dello
scorso secolo; corrisponde in granparte a "Via Borgonuovo"
Faciuóre =
fagioli
Fanfarróne = persona
inaffidabile
Fantacìa = fantasia; gerg. voglia
("Ahì! la gelateria sta a chiùde! Me sarìa chiappàte ne gelàte... m'éua unùta na fantacìa...." =
"Guarda! la gelateria sta chiudendo! Mi sarei preso un gelato... mi
era venuta una voglia...")
Fatìa = lavoro
Fatià =
lavorare
Fatiatóre = lavoratore
Fatiatòra = lavoratrice
Fàue =
fave
Fauóne = grosso falò
Fàuse = falso, difettoso
"Chiglie spàre éua fàuse! C'è mancàte puóche ca me facéua male!" = "Quel petardo era difettoso!
C'è mancato poco che mi facevo male!")
Fazzelétte =
fazzoletto
Fazzelèttera =
fazzoletti
Féssa = organo sessuale femminile
Fèsta = festa ("Bòne fèste fatte i da fa'!" = "Buone feste sia passate che
future")
Fìcura = fichi (frutta)
Fìglie = figlio; gerg. "Flglie d' 'ndròcchia" indica una
persona furba, scaltra
Fòre = campagna ("So
ìte fòre a zitema!" = "Sono andato a trovare mia
zia (in campagna)")
Fòrte = forte; gerg. "Sto
forte!" = "Mi sento in forma" o "Sono figo"; gerg. (calcistico)
"Forte i foreuìa" detto di un tiro potente ma
fuori bersaglio
Fràceche = zuppo, non più buono,
andato a male
Fracedóne = perditempo, vitellone
Fraciéglie = fracasso, casino,
frastuono
Fraffùse = immaturo (rif. a
persona)
Fràppe = tipici dolci del periodo
di Carnevale
Frate cugine (carnàle) = cugino di primo
grado
Frate =
fratello
Frateme = mio fratello
Fratete = tuo fratello
Fratta
= siepe
(na) Fréga = molto ("Ce sié mìsse 'na fréca d' sale!" = "Ci hai messo molto sale!")
(na) Fregàta = una moltitudine (di
cose o persone) ("Alla fiera aglie Creggefìsse ce stéua na fregata de uagliùne!" = "Alla fiera del SS. Crocifisso
c'erano molti bambini!")
Frégna = organo sessuale femminile
Frégne = nervosismo
("Ogge tè l' frégne!" = "Oggi è
nervoso!")
Fressóra =
padella
Frèue =
febbre
Frèue megnarèlla = malessare dovuto
a fame, indebolimento; fig. malessere di poco conto ("Ma
quale frèue! Tié la fréue megnarèlla!" = "Ma quale febbre! Hai
solo un po' di malessere!")
Frìdde = freddo ("Fa própia frìdde! Masséra faciarrà 'na ilàta....!"
= "Fa proprio freddo: stasera farà una gelata...!")
Frìe =
friggere
Frìsteche = frenetico, impaziente
Fròcie = narici
Frónna =
foglia ("Damme na frónna d' 'nsalata" = "Dammi
una foglia di insalata")
Fuóche
= fuoco ("Rammòra
sse fuóche ca fa
càlle!" = "Spegli il fuoco
perché fa caldo!")
Fuósse = fossato, piccolo ruscello
Fùrne =
forno
Fùria =
fretta ("Mo n' pòzze stà: tiénghe fùria!" = "Ora non posso rimanere:
ho fretta!")
Galoppìne = furbo,
intrallazzatore
Gargaruózze = gola, pomo
d'Adamo
Gerà = andare in giro
("Chiglie uà gerènne comm'a Carneuàle: tè ne casùne che na scritta retratàta 'n cule!" = "Quello va in
giro come se fosse Carnevale: ha un pantalone con una scritta
disegnata sul sedere!")
Gghiànche = bianco; gerg. ("Nen t'abbuótte màie! Che sié figlie della caglìna gghiànca?!" = "Non sei
mai sazio! Pensi di essere un privilegiato?!")
Giasecrìste = Gesù Cristo
Giornalaràdie = telegiornale
("Gl' giornalaràdie è dìtte ch'addemàne rembròglia l'aria" = "Il telegiornale
ha detto che domani è nuvoloso")
Gióune = scapolo, persona non
ancora sposata
Giudìzzie (leggere con la "z" sonora,
tipo "zòlla") = giudizio (detto: "Duópe la morte uè gl' giudizzie" si riferisce al fatto che solo
dopo aver sperimentato una brutta situazione, diventiamo prudenti)
Giuunuótte = scapolo, persona non
ancora sposata, giovanotto, ragazzone
Gglìua
= oliva (detto: "Gl' arpenése 'ncima a na gglìua ce mócceca sètte uòte!" = "L'arpinate da' sette morsi su
un'oliva!") (Sull'argomento la
Puórk Band ci ha fatto
una famosa
canzone...)
Gglìue =
olive
'Gnaccà = sporcare, macchiare
'Gnàcche (o anche "ignàcche") = sporco, macchia, fig.
schifo
'Gnassìte = sporco
'Gnòre = signore (usato come
titolo damettere davanti al nome), persona rispettabile
i = e
(congiunzione) ("Sagne i faciuóre" = "Sagne e fagioli" piatto tipico
ciociaro)
i' = andare; coniugazione: "uàglie" = vado, "uié" = vai, "uà" = va, "iàme" = andiamo, "iàte" = andate, "uànne" = vanno, "iéua" = andavo, andava,
"iue" = andavi, "ìsseme" = andavamo, "ìsseue" = andavate, "iéuene" = andavano", "ìue" = andai, "ìste" = andasti, "iètte" = andò, "ìsseme" = andammo, "ìsseue" = andaste, "ìnne" = andarono, "Uàne!" = Vai! (imperativo),
"Iàte!" = Andate! (imperativo); ("Nen
ce
iènne
a jegà
a tennis! Gl' mmiédeche
m'è ditte
<<Nen
ce
gl' mannènne
ca se
sfruculiéa gl' pède!"
= "Non andare a giocare a tennis! Il dottore mi ha detto: <<Non
farlo giocare altrimenti va a stuzzicare il piede>> (evidentemente
già dolorante)"); ("Uane ìh!" = espressione che indica
profondo fastidio, rottura di scatole: "Finìscila!" o "Dai!! Per
favore....!"); ("Me ne uàglie alla casa!" = "Me ne vado a
casa!"); ("i scì 'ccìse!" = espressione equivalente a "Che
te possino!", in cui "scì" = "tu sia" è congiuntivo presente)
i' a seggiétte a... = dipendere da...;
essere alle dipendenze di... ("N' uóglie i' a seggiétte a nesciune!" = "Non voglio dipendere da
nessuno!")
i scì 'ccìse! = espressione equivalente a "Che
te possino!", in cui "scì" = "tu sia" è congiuntivo
presente
ià! = esortazione equivalente a "dai!"
iàmme! =
esortazione equivalente a "dai!" o "andiamo!" (a volte viene
rafforzata maggiormente: "Iamme ih!" specialmente per esortare a
sbrigarsi)
iàmmere =
gambero (o gamberi)
iatta =
gatta
iattùccia = gattina, piccolo gatto, cucciolo di
gatto ("La iàtta d' Fausta è fatte cìnche iattùcce: je me ne so' tuóte quatte i sòrdema une sule" = "La gatta di Fausta ha
partorito cinque gattini: io ne ho presi quattro e mia sorella
soltato uno")
iàute =
alto
ielàta =
gelata ("Fa própia frìdde! Masséra faciarrà 'na ielàta....!"
= "Fa proprio freddo: stasera farà una gelata...!")
ielàte =
gelato (aggettivo)
iénche = torello, fig. ragazzo ben
piazzato (La Puórk Band ci ha fatto una
canzone, "Mucca pazza")
iénnere =
genero
iésse = qua ("Iésse ce fa fridde... fugùrate loche 'ncima!" = "Qui fa freddo...
figurati lassù!" (sulla collina o montagna))
imènta = fig. donna di malaffare, amante (forse in qualche modo collegato a
"giumenta")
i'nòtte =
stanotte
inutele =
inutile ("Tante è! E' inutel' a dì'.... è inutel' a fa'!" = "E' proprio così! E'
inutile tentare di dire qualcosa... è inutile cercare di fare
qualcosa...")
iòcca =
chioccia; gerg. ("Statte attiénte ca chiglie è 'n figlie d' iòcca!" = "Stai attento! Quello
è uno furbo!")
iòzza = acqua
sporca
ippùre = eppure (leggi la poesia
"Ippùre
cacchedùne ce sta" scritta, in dialetto isolano, da
Neno Pisani)
isse = egli, esso,
lui
ita = andata, viaggio d'andata ("Sié fatte la ita i la ruunùta!" frase
polemica per dire che non ti sei fatto vedere per niente: ti ho
visto solo uscire e poi rientrare)
Itèrze = l'altro ieri ("Eh,
Antonie sta aglie spedale; gl' ìue a truà itèrze a sera" = "Sai, Antonio è in
ospedale; sono andato a trovarlo l'altro ieri sera")
iùste = giusto ("Ste melegnàme so própia buóne! Mo me ce magne pure du' crespèlle, iùste p'acchempagne..." = "Queste melanzane sono
proprio buone! Adesso ci mangio insieme qualche frittella, giusto
come contorno...")
Jàlle = gallo
Jàrggia = prepotenza, superbia ("Che
la jàrggia uié a cauàglie
i ruié a pède"
= "Con la prepotenza vai a cavallo e ritorni a piedi" (nel senso che
inizialmente ne trai vantaggio ma alla fine ci rimetti)
Jastéma = bestemmia; "jettà
'na jastéma" = "maledire"
Jastemà (o anche astemà) =
bestemmiare
Je = io
Jecà (o anche jegà) =
giocare ("Nen
ce
iènne
a jegà
a tennis! Gl' mmiédeche
m'è ditte
<<Nen
ce
gl' mannènne
ca se
sfruculiéa gl' pède!>>"
= "Non andare a giocare a tennis! Il dottore mi ha detto: <<Non
farlo giocare altrimenti va a stuzzicare il piede>> (evidentemente
già dolorante)")
Jernata =
giornata
Jettà = gettare ("Sta a jettà le mele aglie puórche" = "Sta gettando le mele (cioè sta
ando da mangiare) al maiale"); gerg. "jettà
'na jastéma" = "maledire"
Jòbba = gobba
Juórne = giorno
Lambrétta = motorino, vespa, scooter (La Puórk Band
ha fatto varie
canzoni sull'argomento, "Lambretta mia", Gl' bbar della
sghemmàta"...)
Lampa = fiamma,
bagliore ("Aìh! Tié' na faccia comm'a 'na lampa de fuóche!" = "Guarda! Hai il viso tutto
arrossato!")
Làppese =
matita
Lauatùre = lavatoio, vasca
Lécena = susine (frutta)
Lecétta = abatjour,
luce sul comodino; piccola luce
Lèmme = lento ("Mo ne so ìte lemme lemme" = "Me ne sono andato camminando
piano piano")
Léna = legna
Lénga = lingua
("Chélla fèmmena tè' na lénga!..." = "Quella
donna ha una lingua!...." cioè è
pettegola)
Lèste = presto ("Ruiè
lèste…sié capite?" = "Torna presto... hai
capito?")
Lèstra = giaciglio
Leuà = togliere; gerg.
"Lèua mane" = "Lascia stare" ("Iésse te mìtte le mane aglie capìglie! Lèua mane!" = "Qui c'è da mettersi le mani
ai capelli! Lascia stare!")
Lìbbre = libro
(Eh, lassa sta sse lìbbre! Stié sèmp' a requète: le tié pe' uìzzie!" = "Ehi, lascia perdere quel libro! Stai sempre a
rovistare: è un vizio!)
Liéute =
lievito
Lìsera = Isola del Liri
Lòche = la', in quel posto ("Comme ce puzza lòche pe' dentre!"" = "Quanto puzza lì
dentro!")
Lòffa = scoreggia silenziosa ma
puzzolente
Lùcceca lùcceca = lucciola
Maccarùne = pasta (in generale),
maccheroni
Maccarùne che l'òua = fettuccine, pasta
all'uovo
Màchina = automobile
Maglia pe' sótte = canottiera, intimo,
maglia della salute
Magnà = mangiare ("Uié sèmp' magnènne!" = "Stai sempre a
magnare!"; dove il termine "magnènne!" è un gerundio); fig. sperperare ("Stéua chine
de
sòlde...
s'è magnàte
quace
tutte!
Gl'ènne
mannàte
petènne!"
= "Era pieno di soldi... li ha spesi quasi tutti! Lo hanno ridotto
sul lastrico!")
Magnà = (sost.) cibo
Magnàta = pasto, pranzo
Magnatòria = corruzione ("Oggie 'n ce se capiscia cchiù niente... è tutta na magnatòria!" = "Oggi non ci si capisce più
niente... è tutto corrotto!")
Maje = mai; gerg. "N' sia maje!" = "Assolutamente no!" (letteralmente "Non sia mai!")
Malacriànza =
maleducazione
Malalénga =
malalingua
Mmalamènte = malamente (avverbio),
cattiva intenzione, delinquente
(sostantivo)
("Gl' lauóre gl' sié
fatte
mmalamènte... la teleuesióne
'n se uéda bbòna!" = "Hai fatto un
cattivo lavoro... la televisione non si vede bene!")
Mmalaparàta = situazione
scomoda, situazione che si mette male
Mmalatìa = malattia (anche in senso figurato
come "vizio"); gerg. ("Tè chélla bbrùtta mmalatìa..." = "Ha
un tumore...")
Male
= male; gerg. ("S'è fatte
attaccà le
male!"
= "Si è lasciato andare all'isteria!")
Mammeta = tua
madre
Mammalùcche = sciocco, persona
semplice
Mammeccìtte = pupazzetto, statuina
(ad. es. del presepe)
Mammuócce = bambino, persona
immatura; fig. pupazzo, bambolotto
Manche = neanche, nemmeno
("Sto sèmpe a rezzelà i manche ue còglia!" = "Sto sempre a
rassettare e nemmeno vi va bene!")
Mannà = mandare;
gerg. "N' c' l' mànne truuènne" = "Non gli do soddisfazione" ("Me facétte pajà na fréga d' cchiù! Ma n' ce l' mannìue truènne! = "Mi fece pagari molto di più!
Ma glie lo feci notare!")
Manecciàta = contenuto di una
mano (unità di misura)
Mane mane = vicino a, vicino al bordo
("Cammìna mane mane aglie mure!" = "Cammina vicino al muro!"); a
poco a poco
Mane ròscia = gioco consistente
nel menarsi sulle mani ripetutamente
Manèra = maniera,
modo
(tutte le fatte) manère = gerg.
("Stammatìna so ite alla piazza attèrra a Lisera... tutte le fatte manère..." = "Stamattina sono andato giù
ad Isola del Liri al mercato... ....", dove "tutte le fatte manère..." sta ad indicare che sono
successe le tipiche cose che possono avvenire in un mercato: mi sono
fermato a chiacchierare con qualcuno, ho contrattato i prezzi, ho
passeggiato tra i banchi alla ricerca di qualche prodotto
particolare... Se avessi detto "so ite aglie spedale... tutte le fatte manère..." avrei sottinteso di essere
andato a trovare una persona ricoverata, magari di aver parlato con
il medico, di aver incontrato qualcuno che conosco...)
Mannà = mandare ("Mo
te manne a fatià!" = "Ora ti mando a
lavorare!"); ("Nen
ce
iènne
a jegà
a tennis! Gl' mmiédeche
m'è ditte
<<Nen
ce
gl' mannènne
ca se
sfruculiéa gl' pède!>>"
= "Non andare a giocare a tennis! Il dottore mi ha detto: "Non farlo
giocare altrimenti va a stuzzicare il piede (evidentemente già
dolorante)")
Mantìle = tovaglia
Mappina =
straccio o canovaccio da cucina, tovaglietta per asciugare i
piatti
Marità = sposare
Marrocchìne = venditore ambulante (di
colore); persona di colore
Masaniéglie = gerg. delinquente,
persona furba (deriva dal Masaniello rivoluzionario napoletano)
Massèra = stasera
Mastrùcce = trappola; fig. inganno,
tranello ("èa capetà aglie mastrùcce!" = espressione per dire che prima
o poi riuscirò a prenderti)
Mmatóne = mattone
Mmatùne = mattoni
Matte = un insieme di qualcosa
("So ite 'ncima a Arpine i so fatte 'n matte de rùschie" = "Sono andato su ad
Arpino e ho raccolto un po' di asparagi"); mazzo (ad es. di fiori)
Mattùcce = piccolo insieme di
qualcosa; mazzetto
Mazzafiónna = fionda
Mazziàte = riempito di botte (detto:
"Curnùte i mazziàte!" per dire che oltre alle corna si
è preso anche le botte)
'Mbacuccàte = vestito
in modo da essere coperto fino al collo; vestito troppo pesante
Mbólla = bolla, brufolo, acne
giovanile
'Mbrèlla (o anche ambrèlla) =
ombrello
'Mbriacatùra =
sbornia
'Mbriache =
ubriaco
'Mbriacóne =
ubriacone
'Mbruóglie = intralci, grattacapi ("So
'mpicce i 'mbruóglie!" = "Sono situazioni
impicciose!")
Meccecà =
mordere (detto: "Gl' arpenése 'ncima a na gglìua ce mócceca sètte uòte!" = "L'arpinate da' sette morsi su
un'oliva!")
Mecceluótte = muco del
naso
Meccelùse = persona immatura, bambino
Meglìca = mollica
("Fàne comm' a gl' antiche: prima la crosta i puó la meglìca"
= "Fai (imperativo) come gli antichi: prima la crosta e poi la
mollica")
Mmeglìcure =
ombelico
Melegnàme =
melanzana ("Ste melegnàme so própia buóne! Mo me ce magne pure du' crespèlle, iùste p'acchempagne..." = "Queste melanzane sono
proprio buone! Adesso ci mangio insieme qualche frittella, giusto
come contorno...")
Mmèmmere = sciocco,
scemo, persona stupida
Méne = meno;
gerg. (-"So diéc'anne ca n'
uàglie alla méssa" -"Niènte
de méne!" = -"Non vado a messa da dieci anni" -"Addirittura!")
(Niènte de) méne! = addirittura!;
espressione che sottolinea l'esagerazione insita nel discorso fatto
dall'altro interlocutore ( -"Giuuànne s'è fatte na casa d' tre piane" - "Niènte de méne!" = - "Giovanni si è costruito una
casa a tre piani!" - "Addirittura!")
Menghìtte =
indica una località di Isola del Liri chiamata "Colle Minghitto"
Mennà (o anche
remennà) = sbucciare e pulire
("Mónna le méla" = "Sbuccia le
mele")
Mèmmere = (riferito a persona)
sciocco, stupido
'Mmennézza =
immondizia
Mènte = mente (sost.); gerg.
"a mènte mia" = "secondo me" ( -"Antònie s'è leuàte la machina... dice ca l'è rialàta..." -"Chìglie s'è magnàte st' mùnne i chigl'ate! Mo a mènte tìa te pare ca riàla na machina!" = -"Antonio
si è tolto l'automobile... si dice che l'ha regalata..." -"Quello ha
rubato a destra e a manca! Ora secondo te ti pare che regala
un'automobile!")
('n) Mentóne = muccio
(di cose); un sacco di; molti (" 'N mentóne de quadrìne" = "Molti soldi")
Menuzze = pezzettini, piccole
quantità
Meraculùse = pavido, lamentoso,
timoroso ( -"Franche s'è fatte male!" -"Ma addó!? Sta a fa' le mòsse... è 'n meraculùse de cazze..." = -"Franco si è fatto male!"
-"Macché! Sta fingendo... è proprio un lamentoso!")
Meschìtte =
moscerino
Mestecànza = rucola
Mmetànda = mutanda
Mète =
mietere
Mmiédeche = dottore, medico ("Nen
ce
iènne
a jegà
a tennis! Gl' mmiédeche
m'è ditte
<<Nen
ce
gl' mannènne
ca se
sfruculiéa gl' pède!>>"
= "Non andare a giocare a tennis! Il dottore mi ha detto: <<Non
farlo giocare altrimenti va a stuzzicare il piede>> (evidentemente
già dolorante)")
'Mmiérne = inverno
'Mmiése = in mezzo, tra; gerg.
("Te l' éua dìtte ca lòche se scerechéua: me so steccàte 'mmiése!" = "Te l'avevo detto che li' si
scivolava: mi sono fatto molto male!")
Mìle =
mela (in disuso); "Mela" = "mele"
Mó =
adesso
Mó ce uò... =
espressione usata per sottolineare il collegamento logico tra due
discorsi. A volte si può tradurre con "infatti", "approposito...",
("énga fa ancora na fréga de bettìglie de pemmadòra! Nen me pòzze fermà ca addemàne énga i' a fatià!"
-"Mó ce uò Mussoline: chi se ferma è perdùte!" = "Devo ancora
fare molte bottiglie di conserva di pomodoro! Non posso fermarmi
dato che domani devo andare a lavorare!" -"E' proprio vero quello
che diceva Mussolini: chi si ferma è perduto!")
Mó mó = proprio adesso
(fa' le) mòsse =
fingere, fare una sceneggiata (
-"Franche s'è fatte male!" -"Ma addó!? Sta a fa' le mòsse... è 'n meraculùse de cazze..." = -"Franco si è fatto male!"
-"Macché! Sta fingendo... è proprio un lamentoso!")
'Mmócca =
in bocca ("Chiglie surce è ite dritte dritte 'mmócca alla iatta" = "Quel topo è
andato dritto dritto in bocca al gatto")
'Mpalate =
dritto
'Mpappàte = inzuppato
'Mparà =
insegnare
'Mpedìte = goffo, impacciato,
maldestro, non capace, impossibilitato
'Mpiàstre = impiastro; fig. persona
bruttissima
'Mpicce = impicci, guai,
intralci ("So 'mpicce i 'mbruóglie!" = "Sono situazioni
impicciose!")
'Mpónta = in punta (detto: "Stié m'pónta a
'n cannone!" allude al fatto che sta in
difficoltà)
'Mpredìte = umidità, sporco causato dall'umidità, umido ("Sse panne
s'èu 'mpredìte" = "Questi panni si sono sporcati con l'umidità"); ("Loche
dént' ce pezzéua d' 'mpredìte!" = "Là dentro puzzava di umido!")
'Mprenà = mettere
incinta
Muccecche =
morso
Munne = mondo (" 'Nfa niente... nen è male de munne!" = "Non fa niente... non è poi
così grave...")
Mùsce = flaccido, fig. persona
triste, giù di corda
Musse = bocca, viso ("Ce so tràte ne sellentóne aglie musse!" = "Gli ho mollato un ceffone in
faccia!")
Mustàcce =
baffi
'N = un, uno
Nascunnarèlla =
nascondino
'Ncaccaglià
= balbettare
'Ncànna = in gola
'Ncazzùse
= persona che si arrabbia facilmente, nervoso
'N ccóne = un po' ("Chélla uagliòna tè 'n ccóne
d' frèue"
= "Quella bambina ha un po' di febbre"")
'Nceccàte
= intestardito
'N'cènne = far
male, dolere (detto ""Me 'ncènne, me 'ncènne i nen me ne 'mporta niente!" = "Mi fa male, mi fa male e non
me ne importa niente")
'Ncèrta =
lucertola
'Ncertariéglie = persona che si dà da
fare; persona pratica e abile che si arrangia bene in vari
mestieri
'Nchianàte = disteso, allungato
("Me so 'nchianàte annanze alla teleuesióne... i chi cóntra de me!?" = "Mi sono disteso (sul
divano) davanti alla TV... e chi contro di me?!" dove quest'ultima
espressione è una tipica frase che esprime il senso di soddisfazione
e appagatezza)
'Nchiuùa = inchiodare; (fig) "s'è 'nchiuuata
la lambrétta" si usa per dire che il pistone non scorre più bene nel
cilindro: da quì il malfunzionamento del ciclomotore; l'espressione
"s'è 'nchiuàte" può riferirsi anche a persona,
quando ci si innamora in maniera "patologica" di qualcuno
'Nciampecà
= inciampare
'Ncìma = su, sopra ("Le fazzelèttera stàue 'ncima aglie chemmò" = "I fazzoletti sono sul
comò")
'Ncrapegnìte =
rinsecchito
Necélle = noccioline
Nesciùne = nessuno
Nèue =
neve
Neurastèneche = irrequieto
'Nfantìglie
= convulsioni dei neonati; gerg. ("N' te
régge
cchiù! Tutte
le
uòte
che
parle
che
te me
uiénne
gl' 'nfantìglie!"
= "Non ti sopporto più! Ogni volta che parlo con te mi
innervosisco!")
'Nfónne = bagnare ("Statte attiénte che chiglie cellàcchie ca t' 'nfùnne!" = "Stai attento con quel tubo:
rischi di bagnarti!")
'Nfrecià
= sbattere la faccia contro qualcosa, cadere
'Nfùsse = bagnato ("Sta a chiòue pe' chiòue! Me so 'nfùsse comm' a n' pecìne!" = "Sta piovendo davvero molto!
Mi sono bagnato come un pulcino!")
'Ngórda = (sost.) testo per infornare la pizza al
pomodoro; (agg.) ingorda
'Nguàcchie = (sost.) sporco, fig.
schifo
'Nguastite = arrabiato,
innervosito
'Ngurdarìa = ingordigia
'Ngùrde = ingordo
Nìcure (fem. "nìcura") =
sporchissimo, talmente sporco da diventare nero
Niènte de méne! = addirittura!;
espressione che sottolinea l'esagerazione insita nel discorso fatto
dall'altro interlocutore ( -"Giuuànne s'è fatte na casa d' tre piane" - "Niènte de méne!" = - "Giovanni si è costruito una
casa a tre piani!" - "Addirittura!")
Niéreue = nervi (vedi anche "frégne")
Nìre = nero
'Nnùmmere = numero
Nocàzze (da leggere con la "o"
chiusa) = niente ("N' c' so capìte nocàzze..." = "Non ci ho capito
niente...")
Nóne = no ("Ma nóne! N' sié capìte!" = "Ma no! Non hai capito!")
Nòra = nuora
('N 'santa) nonna! = mai! ( -"Apuó ce
uaglie
alla piazza..." -"I quanne
ce
uié?.... 'n 'santa nonna!" = -"Ci vado dopo al mercato..." -"E quando
ci vai?.... mai!")
'Nquartàte
= ingrassato ("Giuuànne
s'è própia 'nquartàte!"
= "Giovanni è proprio ingrassato!")
'Ntartaglià = balbettare
'Ntèrra = per terra ("E' screccàte 'ntèrra!" = "E' caduto
rovinosamente per terra!")
(Na) n'tìcchia = un po'
'Ntreppecà
= inciampare
'Nterzà
= andar di traverso
'Ntraudé = intravedere; gerg. ("So uiste glie circùle 'n teleuesione: ce stéua n' quilibrista ch'è fatte l'
'ntraudé!" = "Ho visto il circo in televisione: c'era un
equilibrista che ha fatto l'iverosimile!")
'Ntregà = impicciarsi dei fatti
degli altri
'Ntregànta =
impiccione (femm.) ("I chi parla!? Chélla è na 'ntregantòna...!" = "E chi parla!?
(sottinteso "io no di certo") Quella è una donna molto impicciona!")
'Ntregànte =
impiccione
'Ntregàntarìa = il volersi impiacciare
delle cose altrui
'Nzalàta = insalata
'Nzìne
= sulle ginocchia
'Nzuìte
= sporco, unto (riferito a cosa o persona); è usato sia come
aggettivo che come sostantivo
Òbbece
= gerg. "Tié n'òbbece!"
= "Sei proprio fortunato!" (letteralmente "Hai un culo!" poiché l'"òbbece"
indica il foro del cannone)
Òme
= uomo, persona
Ógna = unghia
orchèstra = gruppo musicale (anche costituito da pochi elementi;
anche da piano bar); ("Gl'ate
juórne
sem'
ìte
a magnà alla chemmeniòne
de
nepóteme:
séme
magnàte
bbuóne
ma l'orchèstra facéua rite!"
= "L'altro giorno siamo andati al pranzo per la prima communione di
mio nipote: abbiamo mangiato bene ma il gruppo musicale lasciava a
desiderare!")
òua = uova
(singolare: uóue)
Paciénza = pazienza
Pagliàre
= modesta casupola, fienile; gerg. ("Che
só sse
capìglie?!
Me
pare
ca tié ne
pagliàre
'n cape!"
= "Perché hai i capelli pettinati in questo modo?! Sembra che tu
abbia un fienile in testa!")
Pajà = pagare; gerg. ("Pajà n' pellàstre"
sta per "festeggiare")
Pallatàna =
erba che cresce tra le intercapedini dei muri in pietra, usata
per fare infusi
Pallenàre
= bugiardo
Pàne
= pane ("Addénga accattà l' pane"
= "Devo comprare il pane"); (detto: "Pane i prusùtte... l'aria è bòna pe' tutte" si riferisce alla "soddisfazione"
che si ha mangiando pane e prosciutto)
Panógne = sporcare, sporcare d'olio,
ungere qualcosa
Panónta = sporca; fig. persona sporca
Panùnte = sporco, unto (sia agg.
che sost.); fig. persona sporca
Panza = pancia
Papàgne
= ceffone ("Se
nen
la fenìsce
te
scòcche
n' papàgne!"
= "Se non la smetti ti mollo un ceffone!")
Paparellìtte
= peperoncino
Paparuóle
= peperone (idem al plurale)
Pappàcce
= tacchino; uomo credulone
Pappàccióne
= uomo credulone
Paraddeuìse
ca... = sembra che...
Pare
= sembra ( -"Ma chiglie
c'è Giuuànne?"
-"N'sàcce
manch' je:
me
ce
pare
i nen
me
ce
pare..."
= "Ma quello è o non è Giovanni?" -"Non lo so neanch'io: mi sembra
lui ma non ne sono sicuro")
(a) pare
a... = rispetto a... ("Antonie
sta ancora aglie
spedàle
ma pare
ch' a pare
a prima s'è remìsse..."
= "Antonio è ancora ricoverato ma sembra essersi ristabilito
rispetto a come stava prima")
Pare
pare
= identico, precisamente uguale
Parlà = parlare, frequentare ("Ma tu che chéssa ce piérle o ce fié gl'amóre?" = "Ma tu questa ragazza la
frequenti o ci stai insieme?"); gerg. ("E' inùtele ca t'inchiézze... a parlà chiare se ua'!..." = "E' inutile che ti
arrabbi... evitiamo i giri di parole!...")
Parte
= porzione, parte
("C'attòcchene
sule
du' parte
d'arrùste
a petù"
= "Ci spettano solo due porzioni di arrosto ciascuno")
Pàsema
= fiatone, affanno
Pàscie
= pascolare
Pasciùte
= bello grasso
Passatèlla = gioco delle carte con un "padrone" e un "sotto". Il
padrone sceglie chi deve bere il vino
Pastarèlla = pasticcino, pasta
Patàna = patata (plur. "patàne"); organo genitale femminile
Paténa =
madrina
Patìne
= padrino
Patretèrne
= Dio
Pazzarìa =
pazzia, stupidità
Pazzìa =
scherzo, gioco
Pazzià = scherzare, giocare
Pazzièlla = giocattolo ("Statte attiénte! Ssa teleuesióne nen è na pazzièlla!" = "Stai attento!
Questo televisore non è un giocattolo!")
Pe'
= per; gerg. usato per enfatizzare un'azione, posto
tra due verbi identici (di cui il sencondo è all'infinito) ("Sta a chiòue
pe'
chiòue!"
= "Sta piovendo davvero molto forte!" o "C'è trate
pe'
trà'!" = "Glie le ha date di santa ragione!")
Pecenèlla
=
ragazzina, adolescente
Pecétta
= cerotto
Pedaline
= calzino
Pedecchiùse
= tirchio
Pède
= piede (o piedi)
("Nen
ce
iènne
a jegà
a tennis! Gl' mmiédeche
m'è ditte
<<Nen
ce
gl' mannènne
ca se
sfruculiéa gl' pède!>>"
= "Non andare a giocare a tennis! Il dottore mi ha detto: <<Non
farlo giocare altrimenti va a stuzzicare il piede>> (evidentemente
già dolorante)")
Pedùcchie
= pidocchi
Pelezzìa
(pronunciare con la "z" sonora, tipo "zolla") = pulizia
Pellàstre
= pollo; gerg. ("Pajà n' pellàstre"
sta per "festeggiare")
Pemmadòra
= pomodoro
Pengecà
= pungere
Perdesìmmele
= prezzemolo
Percòcca
= albicocca
Pèrseca
= pesca (il frutto), pesco (la pianta)
Persechìne
= parsimonioso, tirchio, attento al denaro
Pertegalle
= arancia
Pète
= chiedere, chiedere l'elemosina ("Stéua chine
de
sòlde...
s'è magnàte
quace
tutte!
Gl'ènne
mannàte
petènne!"
= "Era pieno di soldi... li ha spesi quasi tutti! Lo hanno ridotto
sul lastrico!")
Peté
= potere ("Puózze
jettà
l' ueléne!":
espressione utilizzata per maledire qualcuno... Tra l'altro è
presente, insieme ad altre maledizioni di ogni genere, nel
brano "Uagliòna" della
Puórk Band); ("Puózze sta bbuóne!" : tipica frase beneaugurante,
usata anche come ringraziamento per un favore ricevuto); ("A cosa fatta 'n c'appò la corte"
è l'equivalente del proverbio italiano "Cosa fatta capo ha")
(a) petù
= ciascuno, a persona ("C'attòcchene
sule
du' parte
d'arrùste
a petù"
= "Ci spettano solo due porzioni di arrosto ciascuno")
Pezzùche
= spuntone, scheggia, oggetto appuntito
Pignàta = recipiente di terracotta per cuocere i fagioli
Pippa =
pipa per fumare; masturbazione maschile
Pìre
= pelo
Pìre
= pera (in disuso) ("T' n' sié cascàte
comm' a n' pìre
sìcche!"
= "Sei caduto come una pera secca (cede dall'albero)"); plurale:
"péra"
Pisciatùre
= gabinetto pubblico
Pittà = dipingere, imbiancare
Pittóre
= imbianchino
Pizza =
spesso indica anche la "torta" (dolce)
Pónta pónta = giusto giusto ("La machina dentr'a glie
garàce
c'è ita pónta pónta" = "La macchina è entrata precisamente dentro il
garage")
Pestàla
=
autobus
Préna =
gravida
Presémpie = per esempio
Presèpie =
presepe
Prèta =
pietra
Próle = polvere
Própia
= proprio (nel senso di "molto", "davvero") ("Chélla uagliòna è própia
bella!" = "Quella ragazza è davvero bella!")
Pròspere = fiammifero
Prusùtte = prosciutto (detto: "Pane i prusùtte... l'aria è bòna pe' tutte" si riferisce alla "soddisfazione"
che si ha mangiando pane e prosciutto)
Puce
= pulci
Pulezziòtte
=
poliziotto
Puóche = poco
(n') Puóche = un po' ("Chìglie n' c'è tutte! E' n' puóche scemòtte..." = "Quello non è nel pieno
possesso delle facoltà mentali... E' un po' ritardato...")
Puórche = porco, maiale ("Glie puórche satùlle reuòteca glie scefóne" = " Il maiale sazio ribalta il
contenitore del cibo"); il porco ha prestato il suo nome alla
Puórk Band, un gruppo di
Isola del Liri che canta canzoni in dialetto isolano (tra le quali
spicca proprio il
brano "Puórk mia", ormai un "classico" del loro repertorio)
Quàce
= quasi
Quadrìne
(o anche quatrìne)
= soldi ("Gl' quatrìne
de
gl'auàre
se
gl' magna gl' sciampagnóne!"
= "I quadrini dell'avaro se li sperpera lo spendaccione!")
Quaglià = addensare; risolvere qualcosa, sintetizzare, concludere
Quagliàta = cosa o situazione molto divertente ("Chella
festa éua na quagliàta!" = "Quella festa era molto divertente!")
Quagliére
= località di Isola del Liri Superiore
(da) quandà (che)
= gerg. da quando ("Da quandà che tiénghe la iatta pe' la casa n'sacce cchiù accómm' addénga fa'! Me so' accattàte 'n uàie!" = "Da quando ho il gatto in casa
non so più come fare! Mi sono messo nei casini!")
Quartùcce
= un quarto di litro di vino
Quatrìne
(o anche quadrìne)
= soldi ("Gl' quatrìne
de
gl'auàre
se
gl' magna gl' sciampagnóne!"
= "I quadrini dell'avaro se li sperpera lo spendaccione!")
Raccappà = coprire qualcosa
Raccecurìte (o anche arraccecurìte) = sgualcito
Racchencià (o anche accuncià) =
aggiustare
Ràcia = desiderio sessuale
Ramasùglie = ciò che è rimasto, poco e
scarso
Ramàta = rete di metallo
Rammuórte = spento
Rammerì = spegnere qualcosa ("Rammòra
la lecétta!" = "Spegni l'abatjour!")
Rancìtte (o anche arancìtte) = carne e patate cotte
insieme
Ràne = grano
Ranìne =
granturco
Rapàta
= errore frutto di ingegnuità, di disattenzione o leggerezza;
gaffe
Rapparà = coprire qualcosa, livellare
Ràscia = abbondanza ("La ràscia è
castighe de Die!" = "L'abbondanza è castigo di
Dio!")
Rasciùse = persona generosa
Rasse = (sost.) grasso; (agg.)
grasso, persona grassa
Rastrièglie = rastrello
Ratrìcula = graticola
Rattà = grattare
Rattacàce = grattugia
Rattrappìte = infreddolito, indurito
Recapà = scegliere tra un
insieme di cose, separare ("So state mèsóra a recapà la uerdùra!" = "Sono stato mezzora a
pulire la verdura" (cioè a separare le parti commestibili da tutto
il resto) )
Rececà = masticare,
sgranocchiare,
rosicchiare,
erodere ("Me 'ncènnene glie diénte... n' pòzze rececà!" = "Mi fanno male i denti...
non posso masticare!")
Récchia = orecchio
Rechìne = ripieno; ("So magnàte truóppe... sto rechìne!" = "Ho mangiato troppo.... sono
sazio!")
(Uàtte a ) refréga = gerg. ("Na
uòta teneua ne mammuócce... éua ne cusellìtte piccùle... uatte a refréga addó glie so misse!" = "Una volta avevo un
pupazzetto... era un oggettino piccolo... chisà dove cavolo l'ho
messo!")
(Uàtte a) rechiantà = ripiantare;
gerg. ("Te sié steccàte du' uòte glie uràcce... uatte a rechiantà!" = "Ti sei fratturato due
volte il braccio... vai a farti benedire!")
Refàtte = rifatto; persona guarita
("T' sié refàtte fenalmènte!" = "Ti sei ristabilito
finalmente!")
Refiatà = riprendere fiato
Refiàte = respiro
Rrégne (o anche arrégne) = riempire
Rellògge = orologio
Rembreglià = si dice per indicare
che il tempo volge al brutto, al nuvoloso ("Gl' giornalaràdie è dìtte ch'addemàne rembròglia l'aria" = "Il telegiornale
ha detto che domani è nuvoloso")
Remenì (o anche ruunì) =
tornare
Remennà (o anche mennà) =
sbucciare o pulire ("Remónna la pannocchia" = "Pulisci la
panniocchia")
Remétte = rimettere; gerg.
fare di cognome, chiamarsi (cognome) ("Cómme te remìtte?" = "Come fai di cognome?")
Remmeccà = ribaltare ("Gl'ate juórne me so remmeccate che glie metorine" = "L'altro giorno mi sono
ribaltato con il motorino")
Renchì = riempire
Repelìte = ripulito, rimesso in riga
Repetóne = grosso caos, parapiglia,
ressa
Repónne = mettere da parte, riporre
Requelìzzia (da leggere con la
zeta sonora, tipo "zòlla") = liquirizia
Requète = rovistare; cercare tra le
cose altrui, controllare
(Eh, lassa sta sse lìbbre! Stié sèmp' a requète: le tié pe' uìzzie!" = "Ehi, lascia perdere quel libro! Stai sempre a
rovistare: è un vizio!)
Resbuótte = rutto
Rescallà = riscaldare,
intiepidire
Rescòte = riscuotere
Retèlla
= rotella; fig. ingranaggio (del cervello) ("A chìglee
c'ammanca chàcche retèlla!
N'c'è tutte!"
= "A quello lì gli manca qualche rotella! Non è nel pieno possesso
delle sue facoltà mentali!")
Retrattàte = stampato, disegnato
("Chiglie uà gerènne comm'a Carneuàle: tè ne casùne che na scritta retratàta 'n cule!" = "Quello va in giro come se
fosse Carnevale: ha un pantalone con una scritta disegnata sul
sedere!")
Rezzelà = rassettare, riordinare
la casa ("Sto sèmpe a rezzelà i manche ue còglia!" = "Sto sempre a
rassettare e nemmeno vi va bene!")
Rialà = regalare
Rìglie = grillo; bambino
particolarmente vivace
Riittà = vomitare
Róssa = rossa
Ruàcce = letteralemnte sarebbe "rivàcci"
-> gerg. "S' abbàcchie s' sa d' ruàcce!" = "Questo abbacchio mi invita a
mangiarne ancora"
Ruèlla = tipo di pesce di piccola taglia
Ruèrza = contrario ("M'è
tràte ne scapezzóne a mane a ruèrza!" = "Mi ha dato un
ceffone col dorso della mano!"); "alla ruèrza" = "al contrario"
Rùglie = lamento, rumore di
stomaco
Rùnce = roncola
Ruósse = (agg.) grosso, alto ("Ruósse i fésse!" = "Grosso ma fesso!"); persona
aitante; persona corpulenta; adulto ("Comm' t' sié fatte ruósse!" = "Come sei cresciuto!")
Rùscie =
rosso
Rùschie =
asparagi
Ruunàte (o anche arruunàte) = rovinato
Ruunì (o anche remenì) = tornare
Ruunùta = il tornare a casa ("Sié fatte la ita i la ruunùta!" frase
polemica per dire che non ti sei fatto vedere per niente: ti ho
visto solo uscire e poi rientrare)Ròta = ruota (anche nel gioco del lotto)
Ruutecà =
ribaltare, rivoltare, rovesciare ("Glie puórche satùlle reuòteca glie scefóne" = " Il maiale sazio ribalta il
contenitore del cibo")
(N') Sacche
=
molto, molta , molti, molte ("Aglie
Liri Blues pe'
Lisera
ce
sta sèmpe
n' sacche
d' aggènte!"
= "Durante il Liri Blues c'è sempre molta gente a Isola del Liri!")
Saccòccia = tasca
Sagna = lasagna
Sagne = sagne (tipico piatto
ciociaro) ("Sagne i faciuóre" = "Sagne e fagioli")
Sagnóne = persona corpulenta, in
carne
Salùte! = "cin cin!" oppure "prosit!"
Sampógna =
zampogna
Sanbastiàne = San Sebastiano (una
frazione collinare di Isola del Liri.
La Puórk Band ci ha fatto una
canzone)
Sànghe = sangue
Santa = santa; gerg. ( -"Apuó ce
uaglie
alla piazza..." -"I quanne
ce
uié?.... 'n 'santa nonna!" = -"Ci vado dopo al mercato..." -"E quando
ci vai?.... mai!"); ("Sié fatte
la santa ruunùta!" frase polemica per dire che non ti sei fatto
vedere per niente. Forse per "santa ruunùta" si intende il rientro
dal pellegrinaggio)
Santepadre = Santo Padre (paese delle
zone limitrofe a Isola del Liri) (detto: "A
Santepadre bbuóne
uìne
i mala gènte" = "A Santo Padre c'è del buon
vino ma cattiva gente")
Santeulardìne =
(probabilmente derivante da San Berardino, che a quanto ne so non
veniva considerato molto bene nella zona, specialmente ad Arpino) gerg.
persona un po' pazza, scapestrata, strana ("Ch' chìgl' è
miégl' a 'n ci'aué niènt' a ch' ffa'! E' n' miése santeulardìne!" = "E' meglio non
avere niente da spartire con quel tipo: è uno un po' pazzo!")
Sapé = sapere; coniugazione: "sàcce" = so, "sié" = sai, "sà" =
sa, "sapéme" = sappiamo, "sapéte" = sapete, "sàu" =
sanno, "sapéua" = sapevo, sapeva,
"sapiue" = sapevi, "sapìsseme" = sapevamo, "sapìsseue" = sapevate, "sapéuene" = sapevano", "sapìue" = seppi, "sapìste" = sapesti, "sapètte" = seppe, "sapìsseme" = sapemmo, "sapìsseue" = sapeste, "sapìnne" = seppero
Sappa = zappa
(vedi la canzone "Le
cose che abbiamo in comune" della
Puórk Band); fig. ("Chiglie la chitarra la sòna che la sappa!" per dire che suona male
la chitarra)
Saprìte = gustoso, saporito
Sarrìcchie (o anche serrìcchie) = falce (Da "Che siè fatte?",
canzone dialettale interpretata della
Puórk Band): "Sto stuórte accómm' a ne sarrìcchie!" espressione per dire che sono
ubriaco (infatti cammino "storto" in un modo che ricorda la forma
della falce) )
Sbelà
= dissotterrare
Sberrìte
= impaurito, sconvolto (riferito spesso allo sgardo)
Sbetà
= svolgere (è il contrario di "abbetà"
= avvolgere)
Sbrellacchià =
ondeggiare, scivolare, slittare, (fig.) agitarsi
Sbucià = bucare
Sbuscecà =
rovistare; mischiare, mescolare in un contenitore (Es.
durante la tombola: "Sbusceca
buóne ca fin' a mó n' me
sta a scì manche ne nnùmmere!" = "Mescola bene (i numeri
dentro la sacca) perché fino ad adesso non è uscito nemmeno un
numero dei miei")
Scafàte
= furbo
Scàfétta = fava
Scanzà =
spostare, scansare; gerg. "Sié dìtte scànzete!":
espressione equivalente a "... e ti sembra poco?!" oppure "guarda
che non è poco!" ( - "Sta chitarra la so pajàta sule n' melióne!"
- "Siè ditte scànzete!"
= - "Questa chitarra l'ho pagata solo un milione" - "E ti sembra
poco!?")
Scapezzóne = schiaffone ("M'è tràte ne scapezzóne a mane a ruèrza!" = "Mi ha dato un
ceffone col dorso della mano!")
Scarpàre
= calzolaio
Scasalmènte = per caso,
distrattamente
Scàuse
= scalzo
Scausacàne
= persona poverissima (talmente povera che
leverebbe le scarpe al cane)
Scélla = ala (ad es. del pollo)
Scème = scemo, stupido, burlone;
fig. senza sale (ad es. per quanto riguarda la pasta)
Scemòtte = stupidotto, ritardato,
ingenuo, sempliciotto ("Chìglie n' c'è tutte! E' n' puóche scemòtte..." = "Quello non è nel pieno
possesso delle facoltà mentali... E' un po' ritardato...")
Scencià = mischiare; rovinare
Scenciàte = mischiato, disordinato,
scompigliato ("Fatte
la scrima! Uié sèmpe
che
glie
capiglie
scenciàte!"
= "Fatti la riga! Vai sempre con i capelli scompigliati!")
Scerecà
= scivolare ("Te l' éua dìtte ca lòche se scerechéua: me so steccàte 'mmiése!" = "Te l'avevo detto che li' si
scivolava: mi sono fatto molto male!")
Scescià
= soffiare, muovere l'aria
Schepparèlla
= piccolo petardo
Scheppàte
= scheggiato, rotto in parte
Schiàma = bava, schiuma
Schiarìca = piccola scheggia (ad es. di una tavola
di legno)
Schìna = schiena
Scì' = uscire
Scì (o anche nella forma rafforzata "Scìne") = si ("Scì, va bbuóne..." = "Si, va bene...") ("Scìne! So' capìte!" = "Si! Ho capito!")
Sciàlla = scialle, sciarpa, mantella
Sciampagnóne = spendaccione, amicone, farfallone, vitellone (in senso felliniano) ("Gl' quatrìne
de
gl'auàre
se
gl' magna gl' sciampagnóne!"
= "I quadrini dell'avaro se li sperpera lo spendaccione!")
Scìfa =
recipiente di legno con sponde basse, di forma rettangolare; contenitore per cibo ("Na scìfa
de
maccarùne" è l'unità di misura per misurare la quantità di pasta
all'uovo)
Scìne = si (forma rafforzata)
("Scìne! So' capìte!" = "Si! Ho capito!")
Scìne ca schìne... = "è vero che.... ma.... " oppure "E che cavolo!"
Sciùscie = soffio (leggi la poesia
"è
sule 'ne sciùscie" scritta, in dialetto isolano, da
Neno Pisani)
Sciùme = fiume (Clicca
qui per ascoltare la poesia
"Gl'
sciume mia" (di Neno Pisani) nella recitazione di
Peppe
Barra)
Sciurecà = scivolare ("E' sciurecate i s'è rutte n' uràcce!" = " E' scivolato e si è fratturato un braccio!")
Scòla = scuola
Scòppela
= scappellotto
Scostumàte
=
maleducato
Screccà =
cadere rovinosamente, fare un
incidente, colpire, picchiare ("Se
nen
la fenìsce
te
scòcche
n' papàgne!"
= "Se non la smetti ti mollo un ceffone!") ("E' screccàte
'ntèrra!" = "E' caduto rovinosamente per terra!")
Scrianzàte
= impertinente, sfacciato, maleducato
Scrima = riga ("Fatte
la scrima! Uié sèmpe
che
glie
capiglie
scenciàte!"
= "Fatti la riga! Vai sempre con i capelli scompigliati!");
gerg. ("Statte
attiénte
ca chìglie
te
fa la scrima!" = "Stai attento che quello ti osserva
attentamente!"); oss. la Scrima è anche una località tra Boville
Ernica e Monte San Giovanni Campano
Scrìzze
= schizzo
Scruócche = caduta rovinosa, incidente, scontro, botta
(anche come rumore) ("M'éua affacciàte allora allora alla fenestra i so sentute ne scruócche...." = "Mi ero proprio in quel momento affacciato alla
finestra, quando ho sentito uno scontro!")
Scùcchia = mento
Scuccìtte = salvadanaio
Scùre =
(sost.) oscurità, buio; (agg.) scuro, buio
Sdellabbràte
(fem.
Sdellabbràta)
= (di solito riferito agli indumenti) allargato, allentato
Sdrèusa = matta (aggettivo riferito a persona)
Seggétta = piccola sedia, seggiola
Sèggia =
sedia
(i' a) seggiétte (a) =
dipendere da qualcuno, dover ricorrere a qualcuno ("Je faccie comm' me pare! N' uóglie i' a seggiétte a nesciùne!" = "Io faccio
come mi pare! Non voglio dipendere da nessuno!")
Selétta
= sottopiede della calza fatto a mano e sostituibile
Sellènte = schiaffo
Sellentóne = ceffone,
schiaffo ("Ce so tràte ne sellentóne aglie musse!" = "Gli ho dato un ceffone in
faccia!")
Sèllere
= sedano
Sélua = selva; località di Isola del Liri "- Chi
è chìsse? - E' une de 'ncìma alla sélua" = "- Lui chi è?
- E' uno che abita su, in località Selva") (La Puórk Band ci ha fatto una
canzone, "La Sélua")
Semènta = seme
Semènzèlle
= piccoli chiodi
Sempà = saltare ("Nen ce pazziènne che ssa próle ca se n' stié attiénte sumpe pe' ll'aria!" = "Non scherzare con la
polvere da sparo perché se non fai attenzione potresti saltare in
aria!")
Seluàteche
= selvatico
Senà = suonare
Senàle = grembiule
Sennà = sognare
Sentì = sentire
Sentùta = (arcaismo)
udito
Serrìcchie (o anche sarrìcchie) = falce (Da "Che siè fatte?",
canzone dialettale interpretata della
Puórk Band): "Sto stuórte accómm' a ne sarrìcchie!" espressione per dire che sono
ubriaco (infatti cammino "storto" in un modo che ricorda la forma
della falce) )
Sèrua = cameriera, domestica, badante, colf
Sesósa = vanitosa, donna che
si atteggia, civetta
Sezzà = sporcare ("Glie casùne s'è sezzàte" = "Il pantalone si è sporcato")
Sezzarìa = sporcizia
Sfennà
= sfondare
Sfruculià = tormentare, istigare, strofinare, stuzziccare (anche
riferito a cosa) ("Nen
ce
iènne
a jegà
a tennis! Gl' mmiédeche
m'è ditte
<<Nen
ce
gl' mannènne
ca se
sfruculiéa gl' pède!>>"
= "Non andare a giocare a tennis! Il medico mi ha detto: "Non farlo
giocare altrimenti va a stuzzicare il piede (evidentemente già
dolorante)"); fig. (a persona) indagare, cercare di sapere,
tormentare
Sganassóne
= ceffone
(d')
Sguìce
= di traverso
Sibbèria = indica la zona che si trova nei pressi dello Stadio
Nazareth (termine derivante dal fatto che tale zona si trova ai
piedi della collina ed è quindi particolarmente fredda)
Sìcche
= magro, secco
Sié = (a seconda del contesto) sei (dal verbo "èsse"
= "essere": je
so, tu sié...); sai (dal verbo "sapé" = "sapere": je
sàcce,
tu sié...)
Sizza = mammella
Sizze (plur.) = seno
Smermenìte = impaurito, terrorizzato
Smerzà = spegnere (e NON
"smorzare, attenuare!"); ("Smòrza s'aràdie!" = "Spegni quella radio!")
Smiccià = guardare bene, accuratamente ("énga 'nfelà l'aghe... n' ce smìcce cchiu comm' a na uòta!" = "devo
infilare l'ago... non ci vedo più bene come una volta"), ("Pare ca stò a lègge glie ggiornàle, ma 'u smìcce a tutte quante..." = "Sembra che io stia leggendo
il giornale, ma vi sto controllando tutti")
Sòccula (o anche sòcchela) = grosso ratto, topo di
fogna, zoccola; fig. donna di malaffare
Sòcema = mia suocera
Sòcera = suocera
Sòra = Sora (paese confinante con Isola del Liri); (detto: "A
Sora c'è nate Giùda!", probabilmente riferito a
un episodio di tradimento in battaglia durante il periodo romano)
Sótte = sotto
Sótte (a tutte) = giù in fondo
Spanne = appendere (i
panni)
Sparagnà = risparmiare
Spasa = straccio o canovaccio da cucina; vassoio; tovaglietta per
metterci sopra la pasta fresca (termine usato anche come unità di
misua: "Due spàse de maccarùne")
Spase = (panni)
appesi
Speccecà = staccare qualcosa
Speccià = sciogliere; fig.
pettinare ("Spìccete sse capìglie!" = "Pèttinati i capelli!");
libersarsi da impegni, sbrigarsi
Spedàle = ospedale ("Eh, Antonie sta aglie spedale; gl' ìue a truà itèrze a sera" = "Sai, Antonio è in
ospedale;
sono andato a trovarlo l'altro ieri sera")
Spelà = stappare, liberare da
ciò che ostruisce ("N' c' siénte cchiù... spìlete le récchie!" = "Non ci senti più! Pulisciti
le orecchie!")
Spennaròla = tipo di pesce di
piccola taglia
Spiérchie = specchio
Spóntìne = merenda, spuntino
Spósa = fidanzata, sposa ("Te la sié fatta la spósa?"
=
"Ti sei fidanzato?")
Sprèsce =
spremere
Ssa = questa
("Ssa màchina cammina!" = "Quest'automobile va davvero forte!")
Sse = questo, questi, queste
Stà' = essere, trovarsi (in un luogo), stare ("Luìgge sta alla ggita, è ite 'ncima a pónta mentagna" = "Luigi è in gita: è
andato su un montagna molto alta")
("Addó stié pe' casa?" = "Dove abiti?")
Sta = questa
Ste = questo, questi, queste
Steccà = spezzare,
rompere; gerg. ("Te l' éua dìtte ca lòche se scerechéua: me so steccàte 'mmiése!" = "Te l'avevo detto che li' si
scivolava: mi sono fatto molto male!")
Steccàte = spezzato, rotto
("S'è steccate la schina abbìa de fatià!" = "Si è rotto la schiena a
forza di lavorare!")
Stemmacùse = nauseato; sofferente di
stomaco a causa di un pasto abbondante; disgustato
Stènne
= stendere
Stennetùre (o anche "sternetùre") = mattarello per
preparare la pasta fresca
Stòmmache = stomaco
Stòzza = grossa fetta di pane
Stràcce
= strofinaccio
(d') strauiérse
= obliquo, di traverso ("Sta a chiòue d'
strauiérse: me sto tutt' a 'nfónne!" = "Sta
piovendo obliquo: mi sto bagnando tutto!")
Strégne
= stringere
Stermiénte
= atto notarile di vendita di un terreno
Strina = venticello freddo,
spoiffero
Strùmmele = trottola
Stuórte = storto, curvo (Da "Che siè fatte?",
canzone dialettale interpretata della
Puórk Band): "Sto stuórte accómm' a ne sarrìcchie!" espressione per dire che sono
ubriaco (infatti cammino "storto" in un modo che ricorda la forma
della falce) )
Stuuà = pulire (o asciugare) strofinando con un panno o
tovagliolo ("Stùua l' piatta, pe' piacere" = "Asciuga i piatti, per favore";
"Gl' curtiéglie nen se làuene: se stùuene, ca s'arruìna la lama" = "I
coltelli non si lavano: si puliscono con un canovaccio, perché
altrimenti si rovina la lama"; "Tié gl' musse spuórche... stùute buóne!" = "Hai la bocca sporca...
pulisciti bene!"); "Stùuete gl' nase" = "Pulisciti il naso!"; volg.
("Stùute gl' cule!" = "Pulisciti il sedere!")
Sùgghia = lesina (arnese di ferro appuntito e un po' ricurvo con
il quale i calzolai praticano dei buchi nel cuio prima della
cucitura)
Sùghe = sugo
Sùle = solamente, solo; gerg.
( -"Sié magnàte buóne?" -"Ma sùle!" = -"Hai mangiato bene?"
-"Certamente!")
Suóceme = mio suocero
Suócere = suocero
Suóccule = zoccoli
Suónne = sonno
Sùmpe = salto
Surce =
topo
Surchià = russare
Sùzze = sporco (usato sia come
aggettivo che come sostantivo); fig. persona con poca cura di
se ("Chiglie è n' sùzze") o anche persona volgare
Taglià = tagliare; gerg. ("N' sténne
du' ore
a parlà.... taglia a cùrte
i dìcce
chélle
che
c'èa dice!"
= "Non metterti a discutere per troppo tempo... vai al sodo
dicendogli quello che devi dirgli!")
Tanfìgna = puzza
Tanne = qualità di broccoletti a
foglia appuntita, su cui è intervenuta la gelata
invernale
Tante = tanto ("Tante è! E' inutel' a dì'.... è inutel' a fa'!" = "E' proprio così! E'
inutile tentare di dire qualcosa... è inutile cercare di fare
qualcosa...")
Tarramùte = terremoto
Taulìne
= tavolino
Teccà
= toccare
Tégne
= tingere
Tè tè! = Ma guarda un po'..... ("Tè tè! Ma n' te mìtte abbruuógna a i' girènne assecì?!" = "Ma guarda tu.....! Ma non
ti vergogni ad andare vestito in questo modo?!")
Tené = avere, tenere, prendere ("Nen l' uìde ca nen ce tè fame!?" = "Non vedi che non ha
appetito!?"), ("Tiénghe fridde!" = "Ho freddo!");
"tè!" = "tieni!" oppure "prendi!"
Terrìne = campagna, terreni
Tiàna = pentola di coccio
Tiéste = testo, contenitore per
infornare gli alimenti
Tòglie = prendere, prendere con
se, scegliersi qualcosa o qualcuno ("La iàtta d' Fausta è fatte cìnche iattùcce: je me ne so' tuóte quatte i sòrdema une sule" = "La gatta di Fausta ha
partorito cinque gattini: io ne ho presi quattro e mia sorella
soltanto uno") ("Unciénze s'è tuóte na bèlla uagliòna!" = "Vincenzo si
fidanzato con una bella ragazza!")
Tónna = tonda, circolare
Trà' = menare ("Ce so tràte ne sellentóne aglie musse!" = "Gli ho mollato un ceffone in
faccia!")
Trasì = entrare
Trìte = piazza SS. Triade,
luogo di mercato per molti anni ("Arrète a
Trite" = NON "Dietro Trito" MA "Dietro,
dove c'è Trito" cioè nella piazza che si trova dietro (dietro il
corso) chiamata SS Triade ma nota come Trite) (Sull'argomento la
Puórk Band ci ha fatto
una famosa
canzone..."San Bastiàne")
Tròtta = trota (pesce di fume)
Truóppe = troppo
Truuà = trovare, cercare; gerg. ("Che uié truuènne!?" = "Cosa vuoi!?");
gerg. "N' c' l' mànne truuènne" = "Non gli do soddisfazione" ("Me facétte pajà na fréga d' cchiù! Ma n' ce l' mannìue truènne! = "Mi fece pagari molto di più!
Ma glie lo feci notare!")
Tùnne = (agg.) tondo, circolare;
(sost.) tonno
Tuóste = tosto, duro
Tutte = tutto; gerg. ("Chìglie n' c'è tutte! E' n' puóche scemòtte..." = "Quello non è nel pieno
possesso delle facoltà mentali... E' un po' ritardato...")
(avverbio) + a tutte = enfatizza l'avverbio
che lo precede ("sott' a tutte" = "giù in fondo"; " 'ncima a tutte" = "su in alto" o "sulla sommità"
o "su in cima")
('n) tutte = completamente ("S'è scemìte 'n tutte!" = "E' diventato completamente
matto!")
Tutte còse = tutto, proprio tutto ("Je me magne tutte cóse ca tiénghe fame!" = "Io mangio proprio tutto
perché ho fame!")
Uàcca = mucca
Uaccìna = mucca (da macello) (La Puórk Band ci ha fatto una
canzone, "Mucca pazza")
Uaffancùle
! = espressione del tipo "Vai a quel paese!"
Uaghe
= chicco; fig. unità di misura utilizzata per contare i chicchi
d'uva o la pasta
Uàglie = vado (prima persona del verdo "I' " = "andare". Vedi il
verbo "I' " per leggere le varie coniugazioni) ("Me ne uàglie alla casa!" = "Me ne vado a
casa!")
Uagliòna =
ragazza ("Unciénze s'è tuóte na bèlla uagliòna!"
= "Vincenzo si fidanzato con una bella ragazza!")
(Sull'argomento la
Puórk Band ci ha fatto una
canzone..."Uagliòna")
Uagliòne =
ragazze
Uaglióne =
ragazzo
Uagliùne = ragazzi
Uàie =
guaio ("Da quandà che tiéghe la iatta pe' la casa n'sacce cchiù accómm' addénga fa'! Me so' accattàte 'n uàie!" = "Da quando ho il gatto in casa
non so più come fare! Mi sono messo nei casini!"); gerg.
("da' uàie" = "importunare, infastidire")
Ualecatùre
= nome
che (soprattutto in passato) indica la Cascata Valcatoio (vedi
foto), la seconda cascata, oltre alla
Cascata Grande e alla
terza cascata
(situata ad Isola del Liri Superiore, che salta parallelamente ai tre
piani dell'antica
cartiera
Lefevre).
Uànga =
vanga, zappa (vedi la canzone "Le
cose che abbiamo in comune" della
Puórk Band)
Uantiéra =
vassoio
Uardà = guardare
Uàschia = vasca,
lavatoio
Uàte = strada sterrata, di
campagnia
Uatìne = retino dove si mettono i
pesci appena pescati
Uccóne = boccone
Uècchia = vecchia
Uedé = vedere
Ueléne = veleno
("Puózze
jettà
l' ueléne!":
espressione utilizzata per maledire qualcuno... Tra l'altro è
presente, insieme ad altre maledizioni di ogni genere, nel
brano "Uagliòna" della
Puórk Band)
Uénce
= vincere ("Sié uìste
d' uénce"
= "Hai perso")
Uénne
= vendere ("Sié fatte bbuóne a uénne la chitarra!" = "Hai fatto bene a
vendere la chitarra!")
Uérde
= verde
Uerdùra = verdura
Uèsta = vestito da donna
Uestìte = vestito, completo da uomo
Uìa = strada; via
Uiécchie = vecchio, vecchi (sia sost. che aggett.)
Uiérme = vermi (anche per pescare)
Uìne = vino (detto: "A
Santepadre bbuóne
uìne
i mala gènte" = "A Santo Padre c'è un buon vino ma cattiva gente")
Uìnghie = ramo di salice usato per frustare, bastoncino, bacchetta
Uiòla = viola (sia il colore che il fiore)
Uìue
= vivo;
gerg. ("Chiagna
gl' muórte i fréga gl' uìue!" = "Piange i
morti e frega i vivi!", detto di persona furba)
Uìzzie = vizio (Eh, lassa sta sse lìbbre! Stié sèmp' a requète: le tié pe' uìzzie!" = "Ehi, lascia perdere quel libro! Stai sempre a
rovistare: è un vizio!)
Ulé = volere ("U'addenéta ulé bene!" = "Dovete volervi bene!") ("Mo che uó?" = "E adesso cosa vuoi?")
Ulme = olmo, fig. rimanere senza
bere al gioco della passatella
Une = uno (numero cardinale);
persona di sesso maschile (generica), mentre al femminile si dice
"una" ("Gl' so uìste ch' una..." = "L'ho visto
(passeggiare) insieme a una donna..."); l'articolo indeterminativo
"un" viene invece tradotto con " 'n ".
Unì = venire ("Chiglie de 'ncima alla Sélua ca uénna la uerdùra alla piazza n'è unùte cchiù... se uéda ch'è unnùte tutte" = "Quel signore della Selva che
vende la verdura al mercato ultimamente non e venuto.... si vede che
ha venduto tutto")
Untrésca = pancetta
Uócca = bocca
Uócchie = occhi, occhio
Uòglia = voglia; gerg. "O pe' forza o pe' bbòna uòglia" = "Con le buone o con le cattive" oppure "in
un modo o nell'altro"
Uóglie = olio
Uóglie = bollire
Uóglie = voglio (l'ho scritto per far
notare come a seconda del contesto il suono "uóglie"
può avere tre diversi significati)
Uólepe
= volpe ("Quanne la uólepe n'arriua
all'ùua dicia ch'è cèrua" = "Quando la volpe non arriva all'uva dice
che è acerba")
Uòmmeche
= vomito ("Sié n' uòmmeche!"
= "Sei disgustoso!" o "Sei pesante!")
Uòta = volta ("La Lazzie è piérze n'ata uòta... ormàie s'è affennàta!" = "La Lazio ha perso
un'altra volta... ormai è in caduta libera!")
Uótte = botte per il vino ("Uó
la uótte chiéna i la moglie
'mbriaca!" = "Vuoi la botte piena e la moglie ubriaca!")
Uóue =
uovo
Uràcce =
braccio
Uraccia = braccia
Urótta = grotta
ùrse
= orso
Uruóccule =
broccoli
Urzellétta = signorina,
giovane ragazza; fig. giovane amante ("S'è fatte
la urzellétta!" = "Si è trovato una
giovane amante!")
ùteme
= ultimo
ùua = uva ("Quanne
la uólepe n'arriua all'ùua dicia ch'è
cèrua" = "Quando la volpe non arriva all'uva dice che è acerba")
Uzziùse (da leggere con la "z"
sonora, tipo "zolla") = viziato
Uzzòca (da leggere con la "z"
sonora, tipo "zolla") = donna di una certa età non
sposata
OSSERVAZIONE: LE PAROLE ITALIANE CHE
INIZIANO PER "V" SONO TUTTE SOSTITUITE DA PAROLE DIALETTALI CHE
INIZIANO PER "U", POICHé LA LETTERA "V" è SOSTANZIALMENTE BANDITA
DAL DIALETTO ISOLANO
OSERVAZIONE: MOLTE PAROLE ITALIANE CHE
INIZIANO PER "Z" SONO SOSTITUITE DA PAROLE DIALETTALI CHE INIZIANO PER
"S"
Zagaglià = balbettare
Zìta = pasta lunga spezzata in rigatoni lisci
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