Mai sentita "The Wall" dei Pink Floyd in ciociaro? La Cristiano Puórk Band può questo e altro...
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Andiamo alle Pacchiatòlle! Andiamo alle Pacchiatòlle!Rodolfo e l'olfismo

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Rodolfo è ormai un collaboratore stabile di questo sito, da quando qualche mese fa' decidemmo di pubblicare i suoi particolarissimi disegni (chissà che un giorno qualche pezzo grosso se ne accorga e diventino opere d'arte...).  Personaggio sui generis e fuori dagli schemi, Rodolfo vive a Isola del Liri (soprattutto al Village) ed è il ragazzo immagine della Puórk Band di Cristiano Gabriele, con cui collabora attivamente in tutte le tournée con irresistibili performance sul palco.
Tipica è anche la sua parlata, veloce e inconfondibile, arricchita di tanto in tanto da espressioni espressioni dialettali e caratterizzata da un uso particolare delle vocali....
Da qui l'idea del SONDAGGIO: cercate di tradurre la frase in cui Rodolfo descrive ciò che ha fatto la sera prima.... Ascoltate l'mp3 (di soli 24 Kbyte!!!) e poi cliccate qui per proporre la vostra "traduzione" della frase o verificate l'andamento del sondaggio.
 

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Quest'anno le maglie del sito sono dedicate a Rodolfo (clicca sulle foto per ingrandirle). Se siete interessati alle t-shirt con i disegni di Rodolfo, scrivetemi all' indirizzo
alessandroreapuntoit(at)libero.it


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L'olfismo:

Olfo e l'olfismo

di Fabio Rea.

"rodolfo, olfo per gli amici, è un uomo dall’età indefinibile, ha il suo atelier ad isola del liri e lo si può trovare frequentemente vagolare per il paese con i suoi occhialetti da intellettuale (montatura nera) e il suo golfino verde e rosso indossato sopra gl’immancabili (fosse anche dicembre!) short. rodolfo è un’artista a 90 (+90+90+90) gradi che s’interessa di recitazione, poesia, nonpoesia e arti figurative. una volta appurata, dunque, la natura estremamente polifunzionale di questo creatore e del suo “produrre artistico”, saremo costretti, per avarizia di megabyte, a focalizzare la nostra attenzione sopra un solo aspetto dell’espressione olfista: il disegno.

    come si può carpire dalle immagini jpg qui riportate, il tratto di rodolfo può dirsi al tempo stesso rapido e leggero tanto che la sua creazione può stare, senza forzatura alcuna, in quell’estetica prettamente contemporanea che volge sempre più spudoratamente al minimalismo e alla rappresentazione – logo (o forse sarebbe meglio dire rappresentazione icondula per non fare stizzire quei tanti a cui il logo, oggi, proprio, proprio non va a genio!). l’arte di rodolfo, dunque, è creazione hic et nunc: ma basterebbe questa inflazionatissima definizione a darle credito? ovviamente la contemporaneità è un carattere fondamentale per l’opera d’arte ma non può essere considerata affatto come unica componente giustificatrice dell’arte in sé e per sé.  

     l’elemento che fa dell’olfismo un grande evento estetico è il suo collegamento al mondo dell’infanzia. la casa - io (per dirla alla hölderlin) è messa su carta dall’artista senza alcun compromesso con il mondo esterno. la linea curva, tondeggiante, richiama al mondo artistico dei bimbi. da quest’ultima considerazione, dunque, possiamo vedere come quello che abbiamo finora definito come minimalismo e contemporaneo si carichi, in realtà, di nuove e più penetranti valenze psicologiche.

    l’olfismo, in questa sua dimensione, intraprende un viaggio orfico verso un regno che non conosce separazione tra mondo, sogno e favoletta.

Andiamo alle Pacchiatòlle! Andiamo alle Pacchiatòlle!

rodolfo, in conclusione, possiamo dirlo,  è un allievo di dubuffet, un suo artigiano, che dà vita al mondo autre umanizzando oggetti più che ordinari (macchine del caffè, bottiglie di vino o televisioni) o figure astratte (pupazzi rossi, esseri trapezoidali) seguendo uno stile fatto di brevi linee, inesattezza e figure  ciclopiche. due occhi, sembra dirci il nostro artista, non sono necessari perché realtà, “gran teatro del mondo” e fiaba non sono che un tutt’uno. da questa ultima considerazione si capisce come l’opera di rodolfo si inserisca a pieno titolo nella poetica dell’ultimo benigni per cui la vita è sì, spettacolo, fictio  (“la vita è bella”) ma per essere tale abbisogna della fiaba (“pinocchio”)."

Fabio Rea..

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I disegni di Rodolfo

Leggi l'introduzione ai disegni di Daria Coccatrenco

 

Attenzione! Tra i disegni c'è un falso! Provate a individuarlo!

 

Rodolfo visto da Don Miguel

La fase "Ovale"

      Rodolfo visto da Corrado
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La fase "Frastagliata"
25/10/2003

Ieri sera dopo qualche mese finalmente Rodolfo ha dato pieno sfogo alla sua vena creativa (ben 8 disegni!). Ma ciò che mi ha colpito è che ha praticamente abbandonato il suo stile "ovale". Ora i corpi hanno una forma ondulata, complessa, "frastagliata". Siamo di fronte a un cambiamento quasi radicale, se si considera che ora i suoi personaggi sono dotati di due occhi (invece di uno solo) dislocati in posizioni diametralmente opposte (un disegno si chiama addirittura "Dove guarda chiss'?" cioè "Dove guarda questo (tizio)?"). In alcuni disegni è fortemente presente un istinto quasi surrealista (vedi "Alessandro sottosopra" , "Montagna a forme geometriche", "Gianni medusa"....). Il ritratto di Massimiliano Babusci è addirittura dotato di 4 occhi (tanto che Rodolfo stesso lo ha chiamato "Massimiliano a 4 occhi") !!!

 











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Un ringraziamento particolare a Fabio per la presentazione e a Don Miguel per il disegno di Rodolfo

 



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