Rodolfo
e l'olfismo
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Rodolfo
è ormai un collaboratore stabile di questo sito, da
quando qualche mese fa' decidemmo di pubblicare i suoi
particolarissimi disegni (chissà che un giorno qualche
pezzo grosso se ne accorga e diventino opere
d'arte...). Personaggio sui generis e fuori
dagli schemi, Rodolfo vive a Isola
del Liri (soprattutto al Village) ed è il ragazzo immagine della
Puórk Band di Cristiano Gabriele, con cui collabora attivamente in tutte le
tournée con irresistibili performance sul
palco.
Tipica è anche la sua parlata, veloce e inconfondibile, arricchita
di tanto in tanto da espressioni
espressioni dialettali e caratterizzata da un uso particolare
delle vocali....
Da qui l'idea del SONDAGGIO: cercate di tradurre
la frase in cui Rodolfo descrive ciò che ha fatto la sera
prima.... Ascoltate l'mp3 (di soli
24 Kbyte!!!)
e poi cliccate
qui per proporre la vostra "traduzione"
della frase o verificate
l'andamento del sondaggio.
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L'olfismo:
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Olfo
e l'olfismo
di
Fabio Rea.
"rodolfo,
olfo per gli amici, è un uomo dall’età indefinibile, ha il suo
atelier ad isola del liri e lo si può trovare frequentemente vagolare
per il paese con i suoi occhialetti da intellettuale (montatura nera) e
il suo golfino verde e rosso indossato sopra gl’immancabili (fosse
anche dicembre!) short. rodolfo è un’artista a 90 (+90+90+90) gradi
che s’interessa di recitazione, poesia, nonpoesia e arti figurative.
una volta appurata, dunque, la natura estremamente polifunzionale di
questo creatore e del suo “produrre artistico”, saremo costretti,
per avarizia di megabyte, a focalizzare la nostra attenzione sopra un
solo aspetto dell’espressione olfista: il disegno.
come si può carpire dalle
immagini jpg qui riportate, il tratto di rodolfo può dirsi al tempo
stesso rapido e leggero tanto che la sua creazione può stare, senza
forzatura alcuna, in quell’estetica prettamente contemporanea che
volge sempre più spudoratamente al minimalismo e alla rappresentazione
– logo (o forse sarebbe meglio dire rappresentazione icondula per non
fare stizzire quei tanti a cui il logo, oggi, proprio, proprio non va a
genio!). l’arte di rodolfo, dunque, è creazione
hic
et nunc: ma basterebbe questa inflazionatissima definizione a darle
credito? ovviamente la contemporaneità è un carattere fondamentale per
l’opera d’arte ma non può essere considerata affatto come unica
componente giustificatrice dell’arte in sé e per sé.
l’elemento che
fa dell’olfismo un grande evento estetico è il suo collegamento al
mondo dell’infanzia. la casa - io (per dirla alla hölderlin) è messa
su carta dall’artista senza alcun compromesso con il mondo esterno. la
linea curva, tondeggiante, richiama al mondo artistico dei bimbi. da
quest’ultima considerazione, dunque, possiamo vedere come quello che
abbiamo finora definito come minimalismo e contemporaneo si carichi, in
realtà, di nuove e più penetranti valenze psicologiche.
l’olfismo, in questa sua
dimensione, intraprende un viaggio orfico verso un regno che non conosce
separazione tra mondo, sogno e favoletta.
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rodolfo,
in conclusione, possiamo dirlo, è
un allievo di dubuffet, un suo artigiano, che dà vita al mondo
autre
umanizzando oggetti più che ordinari (macchine del caffè, bottiglie di
vino o televisioni) o figure astratte (pupazzi rossi, esseri
trapezoidali) seguendo uno stile fatto di brevi linee, inesattezza e
figure ciclopiche. due occhi, sembra dirci il nostro artista, non
sono necessari perché realtà, “gran teatro del mondo” e fiaba non
sono che un tutt’uno. da questa ultima considerazione si capisce come
l’opera di rodolfo si inserisca a pieno titolo nella poetica
dell’ultimo benigni per cui la vita è sì, spettacolo, fictio (“la
vita è bella”) ma per essere tale abbisogna della fiaba
(“pinocchio”)."
Fabio
Rea.. |
Leggi
l'introduzione ai disegni
di Daria Coccatrenco
Attenzione! Tra i disegni c'è un falso!
Provate a individuarlo! |
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Rodolfo visto da
Don Miguel |
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Rodolfo visto da
Corrado |
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Ieri sera dopo qualche
mese finalmente Rodolfo ha dato pieno sfogo alla sua vena creativa
(ben 8 disegni!). Ma ciò che mi ha colpito è che ha praticamente
abbandonato il suo stile "ovale". Ora i corpi hanno una
forma ondulata, complessa, "frastagliata". Siamo di
fronte a un cambiamento quasi radicale, se si considera che ora i
suoi personaggi sono dotati di due occhi (invece di uno solo)
dislocati in posizioni diametralmente opposte (un disegno si
chiama addirittura "Dove guarda chiss'?" cioè
"Dove guarda questo (tizio)?"). In alcuni disegni è
fortemente presente un istinto quasi surrealista (vedi
"Alessandro sottosopra" , "Montagna a forme
geometriche", "Gianni medusa"....). Il ritratto di
Massimiliano Babusci è addirittura dotato di 4 occhi (tanto che
Rodolfo stesso lo ha chiamato "Massimiliano a 4 occhi")
!!!
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Un ringraziamento particolare a Fabio per la presentazione e
a Don Miguel per il disegno di Rodolfo
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