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"...e cosi' quando passeggeremo penseremo a come
raccontarlo.
e che ne dici delle passeggiate tutte del pensiero???brevi mi raccomando!!!!e gia' mi viene da ridere se penso a ''passeggiata per andare da casa mia alla conad''o addirittura ''passeggiata fra il banco frigo ea destra e lo scaffal merendine a sinistra,nella suddetta conad'',...e' proprio questo il punto ''si va'' quando si va ovunque.Forse e' per questo che mi cade sempre lo yogurt(una volta ma...quando scrivi devi trovare le parole che ci stanno bene),dicevo lo yogurt da 500gr davanti al banco frigo.
Anche sperlonga daccordo,e' un bel posto(l'avete letto con la o stretta?? p!o!sto??no!!avete sbagliato,allora ricominciamo:anche sperlonga e' un bel posto da descrivere daccordo,prometto che saro' seria,molto seria,ma sono seria.ciao so"
Sofia
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Sofia
passeggiata
grazie flavia,grazie epicureo,grazie attilio!!!
o fla',l'ho fatto l'esame mostro.in questo ''momento''tutto bene,sono
andata a sora questa mattina a piedi,passando per le campagne e ho fotografato:un lampione dal basso(semplicità e senso di vertigine),una damigiana deforme(deformita'),una sediolina di vimini,
clone in scala ridotta di quella che corrado si porto' dal set del film(senso di legami fra cose estranee le une alle altre),...che cos'altro...ummm..ah,una bicicletta arrugginita,di forma allungata,fatta in casa,o meglio nel cortile di un fabbro ,appesa nel medisimo cortile,sopra la spalliera di un vecchio letto matrimoniale(tutte le vie portano al talamo...no,...scherzo,me lo dira' quando la vedro' cosa ho cercato in lei,o trovato...)e poi altre.mi ha riportata a casa lino,incontrato sul ponte di sora,devo scappare,raccontami tu qualche passeggiata inglese.a presto so
Per so so
passeggiata inglese
...Uuuhhmmm vediamo un po'...puoi andare all'universita' a piedi, passando per Hyde park (che sta anche a Leeds), che e' il parco piu' famoso in Inghilterra per numero di stupri registrati...In lontanza tante insegne colorate, sembrano quasi allegre di vederti arrivare, ma poi piano piano si trasformano in vuoti negozi vivi solo la sera per alimentare il commercio di Take
Away. allora tu dirai, "e passiamoci la sera che e' piu' bello!!!"Se ci passi la sera il personale pakistano tipico di questi negozietti ti squadra come se avesse visto Nicole
Kidman, e questo anche se sono io o tu, e quindi non e' troppo raccomandabile...Poi incontri i pub...cominci a capire che ce n'e' una lunga serie dall'odore acre di birra, patatine e vomito, fin dalle nove la mattina...Poi attraversi...attenta perche' agli autisti inglesi non gliene frega niente se tu sei Nicole Kidman o no, passano dritti e ti acciaccano pure se gli stai in mezzo alle scatole....Arrivi finalmente a Parkinson Building, che e' l'edificio di entrata
dell'universita', e se ci passi dentro c'e' Parkinson Court, che e' il suo interno spaziosissimo in parke' dove ci sono le varie societa' che si dividono lo spazio per fare lezioni di tango,
merenghe, danze tradizionali o i ragazzi che ballano la Break dance, o i banchetti per le varie petizioni...Decidi allora di non attraversare Parkinson Court, ma di entrare in biblioteca...allora qua devi scannerizzare la tua student card, ma lo scanner di questa biblioteca non funziona benissimo, e quindi inizi a bestemmiare, e anche se bestemmi in italiano ti capiscono lo stesso dal tono, e quindi decidono di farti la carita' e farti passare premendo un bottoncino sotto la loro scrivania...Ce l'hai fatta sei antrata in
blioblioteca" No Food, No drink, No Mobile Phone after this point" ed entri....Wow...una costruzione circolare, con una cupola gigante e tante finestre...i banchi sono disposti a
raggera, e' tutto blu e color legno dato che i bachi sono quelli vecchio stile che scricchiolano anche un po'!..Qualcuno fa la fila per prendere in prestito i libri al computer self-service, qualcun altro lo vedi ai balconi superiori che si affanna a cercare libri magari messi nel posto sbagliato...Decidi pero' di tagliare dritto e vai nel west building, la sezione di politica ed economia...qualcuno davanti a te apre la porta e la tiene aperta finche' non arrivi tu e dici "
cheers"..e tagli dritto anche qui..passi davanti alle fotocopiatrici, fila anche li,...poi vai in mezzo agli scaffali...sembra un corridoio senza fine...e arrivi alla sala computer..guardi un po' in giro per vedere se c'e' qualcuno dei tuoi amici
li'..e la', proprio la' sulla sinistra ci sono io che ti desrcivo come sono arrivata qui...!
Ti ho chiamato il giorno del tou compleanno....dove eri???Bacioni!
Flavia
Passeggiata in un paesino di mare
Ier sono andata in un paesino di mare chiamato Scarborough...
Si parte la mattina alle 9:15, in autobus, o il cosiddetto coach, che in Inghilterra funzionano discretamente bene e ti portano piu' o meno dovunque. Siamo in tre, io, Elvira di Torino,e Guido di
Chieti. Che tempo bello oggi!!!Che strano pero', quasi trenta gradi, quissu' nel nord dell'Inghilterra..la gente del posto mi dice
"goditelo, perche' questa e' l'unica estate che avremo"...mamma mia che depressione a pensare
cosi'...L'autobus si ferma vicino ad un parco acquatico..UN PARCO ACQUATICO IN
INGHILTERRA???Davvero strano qua....ma sara' chiuso, c'e' un vento, sto con il giubbetto di jeans, una maglietta a maniche lunghe e una a maniche corte, non puo' essere aperto....e invece guardi bene e c'e' qualcosa che si
muove...cazzarola, c'e' gente in costume che fa il bagno!!!!!!!!!!Congelamento
istantaneo...Vabbe' passiamo avanti e seguiamo la strada....e guarda, c'e' il mare che si apre davanti a noi!!!L'aria e' fresca e tira il venticello, la spiaggia e' sabbiosa ma ci saranno trecento metri di spiaggia prima dell'acqua, ed e' anche piuttosto bagnata..si vede che siamo in bassa marea, e che con ;l'alta marea si coprira' quasi tutta...e i bambini....fanno il bagno anche al mare, insieme ai cani che sono piu' alti di lro e che gli sbavano in
faccia...bleah! E le mamme???Nessuna mamma in giro....almeno non si sentono oppressi come da noi...
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A
destra c'e' una collina alta con una rovina in cima, che e' il
castello...ammappa quanto sta in alto....Si, vabbe' ma qui attorno non
c'e' niente, dov'e' la citta'???Ci accorgiamo che stiamo alla parte
sbagliata della collina, la citta' sta dall'altra parte...ah! ma c'e' un
autobua apposta per gli sfigati come noi che fa solo la tratta attorno
alla colina... |
Un pound e saliamo a bordo...quando stiamo sotto
sotto la collina ci accorgiamo che la montagna e' coperta di nidi di gabbiani
che strillano, e ci sono anche i gabbianelli piccolini che strillano pure...che
frastornamento!!!Pero' e' un bel suono non e' stridulo!! Girata la collina, ecco
che c'e' il paesetto...Guido dice"mi ricorda un po' l'Olanda"..e in
effetti ha ragione in parte...le facciate delle case sono piatte e colotare,
gialle, rosse, celesti...ma non colori troppo forti, pastello direi.....che
carine!E' vero che ho il raffreddore, ed infatti prima di adesso non me ne ero resa conto, ma in un attimo di normale respirazione....oddio, senti che odore....e' proprio l'odore di mare!!!!La salsedine, anche un po' la puzzetta dell'acqua di porto...e il sole che mi sbatte sulla faccia...mi ricorda casa, casa , l'Italia.....Che fame,
pero'...entriamo in uno di quei mezzi pub, mezzi take away puzzolenti per prendere qualcosa da mangiare...la tipa qui c'ha un acido che ti si porta....io infatti mangerei fuori, ma Guido preferisce sedersi e quindi alla fine ci sediamo...ma piu' tempo siamo li' dentro e piu' ci viene da ridere perche' il posto e' davvero uno squallore
incredibile...pero' e' vero, a prima occhiata non sembrava poi cosi' male...Fatto, mangiato....Adesso arrampicata sulla collina per andare al
castello...mannaggia due...altro che salite dell'Aquila...questo e' un'inferno....arrivata su avevo gia' digeroti tutto quello che mi ero mangiata, che non era neanche tanto leggero.....Entriamo...non e' che questo castello sembri immenso...ed infatti alla fine non lo e'....E' una sorta di faro dei tempi andati dove c'era anche la stazione segnaletica dei romani che avevano adottato il sistema morse dei segnali col fumo per
comunicare... |
Il castello vero e proprio e' una torre normanna mezza crollata, che non ci puoi neanche andare dentro, niente di esaltante, ma tutt'intorno c'e' un prato gigantesco dove ci stendiamo...Caldo, caldo, finalmente....le api che volano e gli insettini che ci fanno compagnia, e specie rare di fiori
anche!!! |
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Ci
alziamo dopo aver svegliato Elvira, e ci avviciniamo al termine della
collina dove c'e' la recinzione senno' cadi giu'...e ce'e' il mare....il
mare tutto intorno che profuma...e senti i gabbiani che strillacchiano e
le onde del mare che si infrangono sugli scogli...che pace...che
bello....Finito il giro del misero castello scendiamo giu' vicino al
porto....Ce' un marea di anziani...mio Dio, sono quasi tutti anziani che
vengono qua in villeggiatura, come se fossero le terme....i picccoli
bazar si susseguono uno dopo l'altro sulla strada lungomare e Elvira si
compra le ciabatte con la bandiera inglese....Che dite e' ora di
andare???Ci mettiamo tre ore prima di tornare a Leeds....Incamminandoci
pero'..... |
C'e' un signore che ci guarda e strilla....Cavolo, e'
quello che guida il motoscafo...che dite un giretto?????DAI DAI DAI!!!!!!!Zompiamo sul motoscafo, abbastanza
scafiato, ma non fa niente, il signore e' simpatico abbronzato.... |
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Che bello il paesino da qua!!!!Ma non e' il caso fare le foto, perche' devi tenerti....il simpatico signore fa certe virate che ci manca poco che cado in acqua....8 minuti di puro divertimento...che fico...se non perdessimo l'autobus lo
rifarei.....
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Flavia
So so: passeggiata straniera...
Allora, ho deciso che ti descrivero' la passeggiata olandese, e non quella per i pub che tanto puzzano....
Arrivati all'aeroporto di Amsterdam, cerchi il modo per arrivare in citta' e scopri che c'e' un treno silenzioso e veloce che ti porta in citta' in 15 minuti... Quando arrivi alla stazione, questa e' tutta di vetro e si affaccia sul porto...si respira aria di mare e fa caldo, 30 gradi...mio dio a leeds ce ne sono 15....Esci dalla stazione..e che strane strade!!!Non si capisce dove finiscono i marciapiedi,m e pensi che cammini al sicuro su un marciapiedde e invece ti vedi un tram che ti viene addosso perche' i tram hanno le porzioni di strade rialzate, e quando pensi di aver evitato il pericolo ti trovi almeni 400 biciclette che ti vengono controe tu rischi la morte, e ti suonano e ti dicono qualcosa in nederlandese
tipo.."fnheruiap"che probbilmente significa"levati dalle scatole cretina!!!".Scampato il pericolo trovi la tua porzione di strada e vai alla ricerca
dell'ostello..."Damrak Straat", ma la via e' proprioquesta, che bella! Al
centro!!!UAU!!! |
Ti giri attorno e cominici a vedere 2457 canali...che bello pieno zeppo di piccoli ponticelli caratteristici, le barche ti passano sotto e c'e' quella con un'orchestrina che suona!!!Il sole brilla e riflette l'acqua e e' il momenmnto di fare il River
Cruise, cieo' il giretto per i canali con la barchette: 6 euro...o Mio Dio, ma e' in EURO!!!!e non e' neanche cosi' costoso, considerando i prezzi di
casa...cioe' d'Inghilterra... |
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Passano le altre barche come la tua, e le onde si sommano, e se non stai attenta ti bagni perche' entrano nei finestrini....Mio dio, sembra quasi il mediterraneo, hanno ragione a chiamarla la Venezia del
Nord...
Finito il tour, vicino il tuo ostello c'e' la piazza centrale...che bello sembra piazza
Navona, con gli artisti che stanno fermi, o la ragazza arancione che gioca con le sfere...bellissima...le faccio una foto, mi piace troppo si muove bene ed e' magra, forse un po'
troppo... |
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Sempre in piazza c'e' il palazzo reale, ma non e' che me ne freghi molto della famiglia reale olandese, e poi c'e' la Madame Tussauds olandese, e il monunento
nazionale....Se vai sulla sinistra della piazza arrivi, zompettando di canale in canale, al quartiere a luci rosse, ma non e' poi
raccomandabile... |
All'inizio di ongi strada ci sono i tipi lschi che ti chamano " Hi
sweety" e ti vogliono vendere tutti i tipi idi droga pesanti, o andando piu' avanti ci sono i cinema con scritto "100 cabine private disponibili!!!!"... o le signore in vetrina....
Ciccina adesso devo andare perche' stanno chiudendo!!! Continuero' un'altra volta!!!! |
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Flavia
Passeggiata a Kistall Abbey
Sabato...Natasha dice: perche' domani non andiamo a fare un pic-nic? E io: zitta, ogni volta che dici cosi' piove, comunque se non piove andiamo....La mattina alle 6 sono svegliata da un tuono pazzesco..ecco ti pareva...qui non tuona mai, oggi oltre la pioggia pure i tuoni...Ci alziamo praticamente all'una e tutto e' bagnato, quindi addio pic-nic, ma alla passeggiata non ci rinunciamo. Qualcuno die miei amici mi aveva detto che sotto la collina dove abitiamo c'erano le rovine di un'abbazia(probabilmente ho mandato le cartoline a qualcuno..)molto carina...quindi prendiamo l' a-z di Leeds, e ci dirigiamo alla volta di un'avventura medievale...almeno cosi' doveva essere...Iniziamo la camminata...improvvisamente esce il sole....che afa Gesu'...mio dio che temperatura...caldo si, ma un umidita' al 95%, respiriamo acqua...sembra il bagno turco che mi facevo alla palestra dell'Aquila...che sensazione opprimente...e poi questi inglesi non li capisco, l'inverno vanno vestiti con la panza da fuori e senza cappotto, e d'estate, per quella che e', vanno cone 2, 3 maglie...mah!Decidiamo che per non perderci di seguire la strada maestra, e' una specie di Route 66, grande, deserta, e lunga, lunga, non vedi la fine...Cammina cammina, passa almeno mezz'ora e con quell'afa-umida sembravamo due cani con la lingua da fuori....Finalmente incontriamo una tipa, e gli chiediamo indicazioni...ci guarda e fa" credo che ci sia un autobus...ma se volete camminare...andate dritto e poi al semaforo girate a sinistra, sono una ventina di minuti..." avendo fatto lo sforzo fino ad adesso non possiamo prendere l'autobus ed arrenderci, e quindi continuiamo sulla Route 66....avanti, avanti....Passiamo vicino a varie entrate dei cosiddetti"giardini di Kirkstall" che tanto mi ricordano le fratte a bordo strada da noi, dove la gente ci butta l'immondizia...l'odore e' buono pero' sembra ortica...c'e' anche il rosmarino...e il rumore dell'acqua...c'e' un picclo ruscello allora....Dopo un' ora e mezza di cammino a passo svelto( chi aveva detto che era sotto la collina??) arriviamo stremate, ad un ponticello che passa sopra ad un fiume, e non so perche' ma penso al ponte di San Domenico, quello che hanno aperto l'anno scorso, solo che questo e' piu' piccolo...costeggiamo il fiumicello, in mezzo alle fratte, che bello, le farfalle che volano, lo stesso odore di prima ma adesso piu' forte...mi giro e' c'e' un mini trenino a vapore vecchio stile che ti porta all'abbazia!!!Ma, continuiamo a persistere nel mezzo piu' economico e salutare di spostameno, fino a quando superata l'ultima collinetta...AH!Che sospiro... C'e' un praro grandissimo...folto, sembra un tappeto...circonda tutta l'abbazia...Ci sono signori con i cani, coppiette che si baciano, vecchietti a passeggio a braccetto...che bello! Sulla finistra invece c'e' il fiume, che qui si allarga e divinta un bel fimicello...la gente pesca...chissa' poi che vorranno pescare qui...Il fiume e' tutto costeggiato da pioppi, credo, sono come quelli che costeggiano il fiume a casa di mia zia a Carnello...strano come tutto mi ricorda tutto...Ho impressioni vivissime, non mi liberero' mai die ricordi e dei posti dove sono cresciuta, anche se mi ricrdato cose brutte qualche volta...Ci stendiamo sul prato anche se' e' un po' umido, ma dopo un anno di umidita' continua non ci faccio piu' molto caso...Le rovine dell'abbazia sono davvero rovine...quello che rimane sono i muri portnti, archi e pavimenti, ma ci sono i disegnini che ti fanno vedere come doveva essere del 1200 quest'abbazia cistercense...Allora cominci a immaginare gli odori e i rumori diella vita un 'abbazia...gli animali che razzolano, i frati nell'orto a raccogliere e classificare erbe, e poi l'odore di incenso, il freddo, le preghiere...no,no, meglio di no, preferisco vivere ai miei tempi....Madonna che stanchezza...adesso si alza anche il vento, ventaccio maledetto...decidiamo di prendere l'autobus per trnare a casa, a andiamo alla fermata...ma porco 2 e' domenica, e gli autobus passano ogni 2 ore....ok allora arriviamo alla strada principale cosi' magari ce ne sono di piu'....Pero' vediamo un 'inicazione"Headingly", che e' dove abito io, e quindi dicamo"Vabbe' abbiamo camminato fino ad ora..."e vai, continuiamo a farci del male, e risaliamo la collina, ah!ecco forse la strada che intendevano....taglia in mezzo, invece noi abbiamo fatto giro giro tondo....che rinco...Ammzza quanta gente...adesso capisco...qui c'e' uno dei piu' famosi stadi di cricket di inghilterra( stadio di headingly),e e' appena finita una partita!!!!...Ci siamo quasi....
ipé
passeggiata
cammini per via zamboni e c'è corrado ed antonietta, in via rizzoli è c'è corrado ed
antonietta, in piazza nettuno e c'è corrado ed antonietta, corrado è antonietta
è
passegiata all'indietro
...cammini all'indietro per via Zamboni e c'è Pierpaolo con gli occhi
spiritati, i ricci folli, il colorito viola e il cellulare lampeggiante, vai in
via Rizzoli e c'è Pierpaolo con gli occhi ancora più spiritati, i ricci un pò
più mosci(perchè nel corso della giornata si appesantiscono e quindi perdono
in elasticità e resistenza alla forza di gravità!), il colorito che
gradualmente sta mutando da viola a color cenere e il cellulare ancora
lampeggiante, vai in piazza Maggiore la sera e c'è Pierpaolo con gli occhi
spiritati(ma vuoti che guardano nel vuoto per effetto dell'esposizione continua
e perpetua alle radiazioni del cellulare che a poco a poco ti succhiano il
cervello), i capelli lisci e fluenti, il colorito fosforescente(per effetto
della fatica mista alle radiazioni nucleari del cellulare),il cellulare spento
e...tutto il suo corpo lampeggiante!
Flavia
Passeggiata a Chester
Allora...e' domenica....e come sempre a Natasha gli va di fare qualcosa...e
io"...a Nata', e fammi dormi qualche volta!!!"ma dato che il mio tempo
qui sta per scadere, malauguratamente, e dato che ho collezionato dei
punti-viaggi gratis con la National Express, che e' la compagnia di autobus
inglese, decido che forse e' meglio andare...e poi l'avevo proposto io Chester
tanto tempo fa...
Vabbe'..tre ore di viaggio pure questa volta..tanto ormai mi ci sono davvero
abituata, non mi spaventatno neanche piu' le 6/7 ore...!Pero' che palle sti
bambini frignoni sull'autobus alle 8 la mattina....Ma perche' fate i
bambini?USATE IL PRESERVATIVO!
Comunque...arriviamo in questa splendida cittadina romana....il centro si stende
su 4 strade principali a croce, e la cosa piu' bella sono le case...il piano
terra, che adesso e' adibito a negozi o altro, il piano superiore che e'
leggermente piu' largo di quello inferiore ed e' la base di un triangolo che poi
forma il tetto...Dal primo piano fino al tetto partono delle assi di legno,
tutte proporzionalmente a forma di triangolo, che sono generalmente dipinte di
nero, contro lo sfondo bianchissimo dei muri...Le finestre, che in altre parti
di inghilterra con la stessa architettura sono generalmente semplici, qui sono
lavoratissime, sembrano vetrate di chiesa quasi..ma con fiori ecc ecc...Non so
se mi sono spiegata bene...probabilmente no...C'e' il sole oggi...che culo, una
settimana di pioggia continua..infatti ho 38 maglie, nel caso che cominci a fare
freschetto...Andiamo in giro per le stradine...che bello e' pieno di gente
negozi, e natasha si ferma davanti a una vetrina di dolci dove c'e' il tipico
"fudge" che ovviamente non ho mai mangiato...
Decidiamo di sederci sopra una panchina...e ti pareva neanche su una cavolo di
panchina pubblica stai bene...All'altro lato della strada c'e' un'artista di
strada, un acrobata, che decide che doveva fare lo spettacolo di fronte a
noi..allora caccia della catene da un baule e le dispone a semicerchio per
terra, per delimitare il suo spazio...Comincia a strillare alle gente che se
vogliono vedere lo spettacolo devono posizionarsi esattamente al limite delle
catene...ma a me a Natasha non ci andava neanche per niente di alzarci dal
nostro posto d'onore e quindi rimaniamo comodamente sedute sulla nostra
panchinetta al sole...Visto che pero' il tipo non riusciva a raccogliere gente
vicino a lui, comincia a strillare alla gente che non ha bisogno di loro(cioe'
anche noi), ma che puo' trovare un pubblico migliore da qualche altra parte...io
e Natasha rimaniamo sedute la'...Allora fa per andarsene..si riveste, rimette le
catene nel baule, ci guarda con aria di sfida, ma io e Natasha rimaniamo sedute
la'....Quando aveva rimontato tutto l'ambaradan, decide che ci riprova, e allora
rismonta tutto, rimette le catene per terra e ricomincia a strillare alla gente
di posizionarsi lungo il semicerchio delimitato dalle catene...ma a me a natasha
non ce ne frega niente e rimaniamo sedute la'...Stavolta pero' la gente si
ferma, e comincia a formare il semicerchio richiesto, lasciando uno spazio vuoto
davanti a noi per educazione...allora il tipo comincia a strillare alle persone
di mettersi davanti a noi, perche' non ci eravamo alzate, e la gente ridacchiava
e timidamente ci copriva, ma a me e Natasha non ce ne fregava niente, solo che
il tipo cominciava a disturbarci con la sua aria di saputello del cavolo...E
continuava e continuava a dire alla gente di coprirci fino a quando a smesso di
riferirsi a noi in terza persona e ci si e' rivolto direttamente dandoci
"l'ultima possibilita' " di vedere il suo show se ci mettevamo in
posizione...Natasha gli risponde di no, e allora lo stronzetto credeva di
fregarci e comincia a parlare in francese (dicendo ovviamente la stessa cosa), e
Natasha che ha vissuto 8 anni in Francia, lo frega e gli risponde in francese, e
allora lo stronzetto ancora piu' stronzetto, cominica a parlare in tedesco, e
Natasha che ha studiato tedesco, gli risponde in tedesco...peccato che non ha
parlato in italiano, almeno facevo vede' a 400 persone che si erano fermate la'
nel frattempo, che pure io sapevo qualche lingua...!
Dopo questa esperienza non proprio gradevole decidiamo di pranzare, e di andare
a vedere la cattedrale...Entriamo e ci facciamo un giro...poi vediamo strane
figure con una tunica rossa, che camminavano a coppie, cou un libro in
mano...era il coro che andava a fare le prove nella parte centrale della chiesa
che era suddivisa dal resto da un bellissima e lavoratissima cancellata di
legno, all'interno della quale ci si sedevano i monaci una volta...Alle tre e
mezza c'erano i vespri cantati dal coro, che io volevo sentire, e anche Natasha
voleva stare non essendo mai andata in chiesa...Intanto che aspettiamo, un
sacrestano viene a chiederci se volevamo prendere perte ai vespri, e Natasha fa
"SI, CERTO!"...Allora il signore ci fa strada verso la cancellata di
legno, e ci guida dentro...Quando vedo che il prete ci dice di sederci e chiude
il cancello mi sono sentita persa....Guardavo Natasha cercando aiuto e conforto,
ma lei era contenta visto che non aveva mai assistito ad una funzione...Comincio
a guardarmi in giro sentendomi in trappola, e piu' mi giro e piu' mi sento in
trappola visto che l'eta' media e' 70 anni....Porco 2, e' pure una chiesa
anglicana...e quello e' scozzese e non si capisce un cazzo....meno male che mi
concentro sul coro...7 uomini e una 15ina di ragazzine...Dio che bello...Nella
chiesa c'e' proprio la scuola di canto corale...i soprani sembrano angeli, e
c'e' un tenore, un ragazzo, che sembra Jeff Buckley quando canta il famoso
sol...non ho mai sentito un tenore cosi...scrivo un messaggio ad Ale, e poi mi
ricordo che ha il cavolo di cellulare rotto...ma vaff....
Aspetto con ansia la fine dei vespri, dei quali capisco il 25%, che se non fosse
stato per il coro mi sarei tagliata le vene in chiesa...
Finito tutto, il coro se ne va, e anche i preti...ma nessuno si muove e nella
formula anglicana non esiste un "andate in pace.."...Io mi guardo in
giro nella speranza che qualcuno si muove, ma nessuno si muove cazzarola...Quindi
decido che e' ora di andarmene perche' non ce la faccio piu', e quando comincio
a uscire dal banco vedo che anche gli altri lo fanno...eravamo tutti nello
stesso dubbio...il prete ci sta aspettando vicino l'uscita e string la mano a
tutti e ringrazia tutti di aver partecipato...E' tardi adesso, e sto avendo un
collasso nervoso e fisico....E cosi' andiamo a riprenderci l'autobus..altre tre
ore...
ù
passeggiata tra le inutili memorie di una vita spesa male e frantesa in
ognuna delle cose che si è creduto di aver compreso
...ho imparato a dire sempre il falso da quando un giorno di tanti anni fa
per errore venni al mondo: la cosa falsa ero io. E da allora assomigliare alla
cosa falsa che ero io è significato cercare di essere falso anche moralmente in
modo da rendere intellegibile(in quanto la moralità è una questione
fondamentalmente sociale e di relazione) la falsità originaria e primordiale già
tutta manifesta, ma indecifrabile, nel mio corpo all'atto della mia nascita.
All'età di sette anni - ricordo - scrissi la mia prima relazione sullo stato
delle cose. Il testo dettagliatamente conteneva l'elenco delle persone che fino
ad allora avevo già sapientemente e diligentemente ingannato e nell'ultima
pagina un monito che invitava a continuare nella via della onestà cioè
mostrarsi falso il più possibile. In segiuto ho finto di amare, ho finto di
credere, ho finto di stimare, ho finto di apprezzare, ho finto di ringraziare,
ho finto di scusare e di scusarmi, ho finto di confidare, ho finto di perdonare
e ho finto anche di odiare...ora sono convinto di aver raggiunto il mio scopo e
di aver costruito abbastanza ciò che volevo sembrasse come non era: sono una
persona stimata, a cui è facile voler bene, che spesso e volentieri risulta
simpatica, molti hanno fiducia in me, molti credono che la mia sia una mente
fervida brillante ed acuta, molti pensano che io abbia talento in più di una
disciplina e che il mio sia un animo sensibile e poetico...bene: è questo che
volevo che tutti credessero!
Stefano
passeggiata con macchina
Bruuuuum bruuuum bruuum.
Stefano
passeggiata con bici
Flavia
Passeggiata a Roma
A chi mi chiede perché ogni tanto vado all’estero e non mi godo le
bellezze italiane rispondo di solito che fino a quando posso godermi
l’estero, cioè fino a quando ho voglia, forza ed energie per partire,
lo faccio, e mi occuperò dell’Italia quando avrò figli (che non
credo avrò mai), e quando non avrò più voglia di spostarmi di
parecchi chilometri.
Ma la settimana scorsa ho deciso di andare a rivedere la bella Roma,
perché una città te la godi veramente solo quando la conosci già e
soprattutto perché ho qualche amico che era un po’ di tempo che
volevo andare a trovare…
Così ho progettato tutto affinché partissi il giorno dopo l’esame,
cioè mercoledì, in modo da godermi il riposo, anche se poi la prof.
non mi ha corretto l’esame scritto e quindi è tutto rimandato alla
settimana prossima…grrr...va a finire che mi boccia pure...
Parto alle nove, ma chi me lo fa fare...potevo partire dopo, non capisco
perché quando sto per fare una cosa la faccio il prima possibile: è
decisamente deleterio...Arrivo alla stazione Tiburtina, da lì prendo il
163 che porta al capolinea al Verano, davanti alla facoltà di Medicina
Legale e viene a prelevarmi la mia amica Veronica, conosciuta a Leeds,
in erasmus anche lei. Ma visto che lei aveva da fare, io me la sono
spassata attorno al Verano, cercando un’edicola che vendeva giornali
stranieri: assurdo che c’è un’ unica edicola vicino la
“Sapienza”(solo quella ho trovato in mezz’ora), e che per di più
non vende stampa estera! Vabbè...ho perso tempo stando seduta per
un’oretta alla fontana della Minerva di fronte al Rettorato, e qui ho
avuto un’incontro con una zingarella che cercava di leggermi il
futuro: mi ha stupito come in pochi secondi mi ha scrutato e ha cercato
di capire qualcosa di me...Mi ha detto che 1) mi sarei sposata fra non
molto tempo (Dio me ne scampi e liberi!) 2) con un uomo il cui nome
comincia per “M”(magari se mi diceva chi è facevo prima...) 3) ma
non a Roma ma al paese mio, 4) che ho un’amica che mi dice come devo
vestirmi (perché poi?), 5) che i miei problemi di schiena si sarebbero
risolti fra poco...questo me lo ha detto forse perché in quel momento
stavo assumendo una posizione un po’ scomoda visto che era un’ora
che ero seduta su due centimetri quadrati, e qualcos’altro che ora non
ricordo.
|
Quando la bionda Veronica ha terminato il suo lavoro
ci siamo incontrate con Max (diminutivo di Massimiliano), suo
fidanzato e mio amico erasmus, e siamo andati un po’ in giro per
Piazza di Spagna, via del Corso, dove nel frattempo abbiamo preso un
gelato in una gelateria dove un signore inglese cercava di dire
“pistacchio” ma non ci riusciva,
|
|
Piazza del Popolo e il Pincio dove
c’era una sposa a fare le foto, che sicuramente era straniera, e
questo si capiva dal rossetto fuxia, dai capelli biondi naturali, dal
fatto che il neo marito era vestito da cameriere, dal fotografo che era
appena uscito da un film rumeno degli anni 60, e dal fatto che non
avevano tutto il seguito dei parenti appresso.
La sera l’abbiamo passata cenando alla Garbatella, al compleanno del
cugino di Veronica, ragazzo simpatico che non faceva altro che insultare
il cameriere-proprietario, e dove mi hanno spiegato cos’ è la “pajata”(intestino
di agnello, anzi la parte che dall’intestino viene espulsa...si si
proprio quella, avete capito bene!). A cena si era unito a noi anche
Massimiliano, il fratello dell’ormai famoso webmaster Alessandro Rea,
a cui io voglio tanto bene e lo scrivo qui perché mi sembra il posto più
giusto dove scriverlo per farglielo sapere, vero Ale?
|
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Dopo la cena, durante la quale mi sono rovesciata mezzo bicchiere di
grappa addosso (e non perché ero ubriaca, ma per sbaglio), abbiamo
fatto un giro di notte passando per Piazza del Campidoglio, i Fori
Imperiali, e la Fontana di Trevi...che bello... avevo dimenticato quanto
fosse bella Roma, specialmente di notte e specialmente con la macchina...tutto
è così grande e imponente, ti toglie il fiato, fontane giganti,
|
palazzi mastodontici, madonnine ad ogni angolo di strada, san pietrini
dovunque (pericolosissimi per le persone in motorino: in 2 giorni ho
visto 3 incidenti), tanto traffico e tante persone, l’aria
irrespirabile e un opprimente caldo umido che in un giorno ho buttato
probabilmente un litro di sudore...
Il secondo giorno invece ho incontrato il mio amichetto Guido, anche lui
conosciuto in erasmus (vedi “Passeggiata in un paesino di mare” ).
Abbiamo fatto una rilassante passeggiata per Piazza Navona, dove abbiamo
preso due frappè ad una gelateria che vi consiglierei se mi ricordassi
qual è, dato che erano davvero buoni, corposi e per di più serviti in
quantità industriale...
Ci siamo seduti su una fontana dove abbiamo mandato un messaggio ad
Elvira, tristi che non fosse lì anche lei, e abbiamo ascoltato due tipi
che suonavano la chitarra in maniera pietosa (e se lo dico io che non ci
capisco niente si vede che erano davvero pietosi...), e la cosa
divertente era che il più scarso dei due cercava di insegnare qualcosa
all’altro che dopo un po’ si è scocciato dell’assurda situazione
e se n’è andato a suonare da solo da qualche altra parte.
La sera invece il giretto era diretto a Campo dei Fiori, dove mi hanno
fatto pagare una pinta di semplice birretta bionda la bellezza di 6
euro...pozz cecà...!
La mattina dopo, la meta erano i Mercati di Traiano, ai fori imperiali,
poiché io, Massimiliano e Veronica siamo andati a vedere una mostra di
fotografia, che pensavamo fosse sull’Africa, e invece era organizzata
da Greenpeace sul disastro accaduto in India a Bophal nel 1984, a causa
di una multinazionale americana che produceva sostanze chimiche, che ha
decimato la popolazione...Le foto erano belle ma allucinanti, ad un
certo punto stavo per svenire nel vedere tutta quella sofferenza umana
(peraltro a digiuno)...non abbiamo avuto neanche la forza di
commentarle, ed infatti l’unico che ha parlato è stato Massimiliano
che ha detto “Ste foto si commentano da sole”...e che coraggio a
farle, aggiungo io...
Dopo questa parentesi di tristezza abbiamo fatto un giretto per le
rovine dei mercati traianei dove io e Massimiliano siamo incappati in
una discussione sul fatto che alla fine anche la Roma antica era
capitalistica, che esistevano anche allora gay e pu*****, e che quindi
la storia non è mai cambiata e che non ci ha insegnato niente (per
dover di cronaca aggiungo che questo era principalmente il mio punto di
vista, piuttosto frettoloso, il suo era un po’ più moderato e meno
riduttivo); Veronica intanto si era persa nel fare foto e filmini con la
sua nuova macchinetta fotografica digitale.
A quel punto si è unito a noi anche Max, e abbiamo pranzato a casa di
Massimiliano, dove tutte le porte e le rifiniture in legno sono dipinte
di blu (come le case inglesi!), e c’è un telefono non funzionante
degli anni 70, di quelli
attaccati al muro, che però fa la sua parte nell’ arredamento... E’
stato qui che ho sviluppato la teoria che se chiami due persone che
hanno lo stesso nome e che si trovano nello stesso posto, al 96,5%
nessuno dei due ti risponde. Dopo pranzo è arrivata l’ora del
riposino, ascoltando Santana e Aretah Franklin e la colonna sonora di
Blow Up, cercando di dormire con una maglia sulla faccia, a causa della
luce, ed anche se alla fine nessuno ha dormito tra chiacchiere varie, il
riposino è stato un bel momento rilassante, in cui ho sudato un altro
litro visto che sotto di me c’era un piumone. |
Poi ci siamo trasferiti a Villa Borghese a vedere l’orologio ad acqua
che tanto non funziona, fino a quando abbiamo scoperto una cosa
bellissima: la mongolfiera che caricava le persone e che si alzava a 150
metri di altezza...che fico! Volevamo andare a tutti i costi (cioè 10
euro per studenti...ladri!), ma non era possibile perché ormai stavano
chiudendo, e quindi ce ne siamo andati sconsolati per aver visto
qualcosa di bello, e per non aver potuto afferrarlo...è stato
abbastanza frustrante... |
|
La sera Veronica, Max, Massimiliano ed io siamo andati a Frascati, a
mangiare alle “fraschette”...Cioè...questa è la cosa più bella
del mondo e funziona così: ci si ferma ai camioncini ambulanti che
vendono principalmente porchetta, e si compra ciò di cui ci si vuole
nutrire e poi si va alle cantine dove ti servono il vino e si mangia
quello che ti sei portato: i camioncini e le fraschette hanno in pratica
un accordo, e neanche tanto tacito...Ci siamo seduti per strada, al
tavolino traballante di “Pietro e Giorgio”, mangiando mezzo chilo di
porchetta, pane, formaggio, pomodori secchi e bevendo vino rosso, e
terminando il tutto con ciambelle inzuppate al vino tipico chiamato
“romanello” o “romanino”, non mi ricordo, una specie di
braghetto, parlando di baseball e godendoci la ventarella, che a Roma si
chiama “la Gianna”. E poi via a casa, un po’ brilli e contenti di
prenderci per il c*** l’un l’altro... Un grazie ai protagonisti di
questa passeggiata: non mi rilassavo così da mesi...
Flavia
Passeggiata all' "Arcibald 2"
Questa passeggiata è particolarmente interessante nella storia di
questo sito: segna una tappa importante dato che per la prima volta Ale
è stato prima visto sul sito, e poi riconosciuto per strada come
succede ai personaggi famosi! E visto che io ero presente all’evento,
ho deciso, fedele alla mia vocazione di raccontare le passeggiate, di
riportare l’accaduto. Ale, io e Massimiliano di sabato sera, decidiamo
di andare a prenderci una birra da qualche parte, e per vari motivi di
organizzazione la scelta ricade su uno dei pub più funzionali e meno
estetici del pianeta (del resto la funzionalità è una dote rara di
questi tempi…): l’ “Arcibald 2” (storico vecchio pub di Isola
Liri inferiore), il quale è noto per offrire una vasta raccolta dei
personaggi di Isola che si possono incontrare dal vivo, e anche i
famosissimi “Panini Armando” (Armando,
Armando Light, Alternativo Armando, e Vegetariano Armando) che
contengono un pasto intero, dalla pasta alla frutta compreso
ammazzacaffè,
tutto in un panino, tra l’altro anche economico: io consiglio.
Dopo
aver ordinato una birra, stavamo parlando probabilmente di sinapsi, e di
come organizzare la vita in appartamento con persone che non si
conoscono, del tipo se è meglio mettere bombe nascoste nel proprio
armadietto oppure cercare un dialogo più civile; io ero per la bomba…
Improvvisamente,
si avvicina un tipo, che all’inizio pensavo fosse Rodolfo visto che, a
parte i capelli appena rasati “altrimenti mi si addrizzano tutti”, e
l’apparecchio, si sarebbe facilmente potuto scambiare per lui! Infatti
come conferma, il suddetto Gianmarco (spero che si scriva così, non ti
arrabbiare!) è effettivamente un amicone di Rodolfo, che lo scorrazza a
destra e a manca (Roma compresa), come del resto fanno tutti gli amiconi
di Rodolfo.
Come
ormai mi capita quando i personaggi che incontriamo sono degni di nota,
riporterò il dialogo con Gianmarco, che è stato particolarmente
interessante e lungo, quindi cercherò di spremermi le meningi in modo
da riportare tutti i particolari possibili.
Gian:
Ciao, ma tu sei Alessandro?
Ale:
Si...
Gian:
Che onore!!!!Ho visto il tuo sito e sono rimasto entusiasta!!!Che bello!
Che genio che sei, sei veramente bravissimo!! Sono proprio emozionato!
Ale
(un po’ imbarazzato): Grazie…
Gian:
Ma lo sai come l’ho trovato??L’ho trovato perché ieri sono andato
al bar a prendermi un punch perché ho il raffreddore e quello del bar
(“della sgmmata” ndr), mi ha detto…
-
La uó
sapé ‘na cósa? Uàn’ ‘ncima a vuvuvù, punto Alessandro Réa
punto itt’
-
Ma chi? Gl’
Bbarón’?! Ma chigl’ ‘nsa fa nient’…!
-
Nớn’!
N’ate
Alessandro Réa d’ Sancàrl’… tu mitt’ “olfismo” ‘ncima a
Gùgghl’ (n.d.r. Google) y t’arrèscia gl’ sit’!
Poi
ho provato ed è uscito questo sito incredibile, Rodolfo’s
Page!!!E
poi la teoria sull’olfismo come cazz ti è venuta in mente? Ma Rodolfo
lo sa? Lo sa che sta sul sito?
Ale:
Si si, lo sa!
Gian:
Che ti prendi gli acidi per scrivere quella robba? Gli acidi?
Ale:
No…
Gian:
Le pasticche?
Ale:
No…
Gian:
La mescalina?
Ale:
No…
Fla:
Guarda che lui è sempre così!
Gian:
Cioè uno deve essere un po’ strano per creare una TEORIA su Rodolfo,
non un’intelligenza normale! Ma Rodolfo lo sa? Lo sa che sta sul sito?
Ale:
Si si…gliel’ho già detto!
Gian:
Bravo, bravo sei un genio! Ma sai come ti ho riconosciuto?
Ale:
Come?
Gian:
Mo mi stavo a prende un punch perché c’ho il raffreddore e ho
riconosciuto tuo fratello (rivolgendosi a Massimiliano): Teniue
‘na capiglièra! Cert’ ch’ iue
própria brutt’ ch’ chigl’ capigl’, eh?!
Mass:
Eh…grazie L!
Lo so mi so rivisto e non mi piace come stavo…
Gian:
Infatti eri veramente brutto!
Io
nel frattempo mi stavo già a crepà dalle risate.J
Gian:
E quindi ho riconosciuto lui, che sta meglio adesso, e ho pensato che
visto che gli assomigli eri tu!!!UUUA che forte! Mi so emozionato! Ma tu
nella vita che fai, oltre a fare il sito?
Ale:
Io studio
Gian:
Che?
Ale:
Ingegneria
Gian:
Addò? A Roma?
Ale:
No, all’Aquila
Gian:
Ma che forte che sei! Oggi mi sono proprio emozionato! Anche perché sai
tutto di Isola, ma come fai?(rivolgendosi a Massimiliano): Sa tutto, ma
come fa?
Mass:
…
Ale
(con la risposta riccardiana pronta, ndr Riccardo Fantini): Eh…ci vivo
da ventisette anni!
Gian:
Comunque devi proprio amarla Isola, per dedicarci un sito! (rivolgendosi
a me): Insomma, no perché signorì, uno per Isola o prova un amore
tragico oppure no! Io per esempio provo un amore tragico e quindi questo
sito è veramente fantastico! Ma dove hai detto che studi? A Roma?
Ale:
No, all’Aquila!
Gian:
Ah! Cioè sono veramente esaltato, dovrebbero farti cittadino onorario
di Isola, ti potresti identificare con la tua stessa città!
Ale:
Comunque non c’è solo Isola sul sito! Ci sono tante cose, sta
diventando sterminato!
Gian:
Lo so, lo so ho visto un po’ di cose….Don Miguel, le chitarre e la
musica, il Liri Blues, le foto..., quella con Mike Stern, chi ci stà?!…Sofia,
poi…non mi ricordo perché non vi conosco tutti!
Ale:
Visto che a te ti piace Isola sto per metterci alcune foto della cascata
scattate da sopra il parco del castello, che praticamente non esistono
in giro!!
Gian:
Ma mo piano piano ci ritorno.
Fla:
Ma perché hai visto tutto questo solo oggi?(Davvero notevole!ndr)
Gian:
Si, si, ed è una cosa grandiosa!! Ma Rodolfo lo sa? Lo sa che sta sul
sito?
Ale:
Si si, lo sa!! Gilel’ho detto io! Strano che non ci siamo mai
incontrati visto che esco spesso con Rodolfo…
Gian:
Ma adesso lo prendo e glielo faccio vedere, gli dico di venire a casa
mia che sta “arret a Trit”, vicino alla sua e gli faccio vedere
tutto! Ma dove hai detto che studi, a Roma?
A
questo punto ho raggiunto il culmine dell’estasi comica…
Ale:
No, all’Aquila!!!
Fla:
Senti, ma se vuoi io questo incontro lo posso documentare nelle mie
passeggiate!
Ale:
Si perché lei è la cronista!!
Gian:
Mi sembra cosa buona e giusta fonte di salvezza! Ah! Vabbè,
comunque…ma quando lo trovi il tempo visto che stai a studià a Roma?
Ci vuole un sacco, per metterci tutte quelle cose!
Ale:
L’estate e un po’ il fine settimana, cerco di darmi da fare!
Gian:
Però pensa a studià, il sito viene dopo! Comunque oggi mi so proprio
emozionato! Vi voglio bene, siete grandissimi!
Ale:
!!
Fla:
!!
Mass:
!!
Ale:
Grazie!
Gian:
A te! Vi voglio bene, veramente!
Flavia
Passeggiata fotografica 1 (giù a Isola)
Questa volta non racconterò tutta la passeggiata dall’inizio alla
fine come sono solita, ma
mi limiterò ai 5 minuti clu,
quelli che rendono la passeggiata interessante.
Alessandro
ed io ci accingevamo disperatamente a voler fare un servizio fotografico
su Isola, cercando però di evitare le ben sfruttate inquadrature che
tutti ormai conoscono…quindi dopo una mattinata di bestemmie, dato che
Ale si era improvvisato portaborse che però lasciava le borse da tutte
le parti, decidiamo che è ora di andare a casa…Sulla strada del
ritorno decido di fermarmi all’entrata del Castello Viscogliosi, per
vedere se in qualche modo si poteva ottenere dal custode di entrare
nello scrigno di Isola dove non ci entra quasi mai nessuno...Ed è lì
che tutto ha inizio...
Mi
imbatto in un signore discretamente vecchio che stava proprio uscendo
dal portone, e mentre Ale ancora era in macchina, io blocco il tizio: da
questo momento in poi io e Ale siamo stati travolti da una quantità di
informazioni incredibile, qualcosa che era anche palpabile attraverso il
vento che il tizio produceva dalla bocca; una premessa davvero
importante è che tutto il dialogo che sto per riportare si è svolto in
una unità di tempo brevissima, se dico 5/6 minuti è forse troppo, e
non sto esagerando: il tipo sembrava non aver parlato per anni con anima
viva...alla fine del dialogo ne sapevo più io che sua madre:
Fla:
Mi scusi, volevo sapere se è possibile entrare nel parco per fare un pò
di foto....
Custode:...Ecco
ma io non lo so, anzi lo sapevo, proprio mo dovevate arrivà???Adesso me
ne devo andare; sono io il custode di qua, ci lavoro da un sacco di
anni, e anche dopo che sono diventato pensionato mi hanno detto che per
forza dovevo rimanere, fino alle 5 e mezza tutti i giorni, ma tanto poi
io rimango di più e sto qua fino alle 7 per esempio....Adesso però
viene a prendermi da Sora un mio parente che deve venire all’una e 5
perché dobbiamo andare alla casa della cognata, che abita alla curva
della strada per Fontana Liri dove ci sta la ciminiera lo sai?
Fla:..ehm..si!
Ale:...
Custode:
Eh, là sulla sinistra ci sta una villa bianca, e noi dobbiamo andare là,
perché la dobbiamo aiutà...quindi adesso non c’ho tempo.
Fla:
Noi abbiamo trovato anche il cancello di sotto aperto, ma non volevamo
disturbare...
Ale:...
Custode:
Quella è la zona industriale dove ci fanno i feltri e le stoffe per le
cartiere, oggi per esempio stanno producendo dei feltri che devono
andare in Inghilterra; Il cancello apre tre volte al giorno per 10
minuti: la mattina per fare entrare gli operai, all’una e la sera per
far uscire gli operai.
Ale:...
A
questo punto un cane abbaia da dentro il portone...
Custode:
Questo è il cane mio, mi è tanto affezionato, e me lo ha dato quello
di Autofiorini a Sora, che è tanto un bravo ragazzo...Lo sai dove stà
Autofiorini??
Fla:..ehm
..si!
Ale:...
Custode
(rivolgendosi ad Ale): Ma perché tu guardi e non favelli???
Ale:...io...sono
l’assistente!!!
Custode:
Ah! brava , ti sei fatta l’assistente!!
Fla:
ma allora si può fare se
veniamo un altro giorno??Tipo venerdì??
Custode:
Venerdì...venerdì, sto un po’ impicciato ma va bene...a che ora?
Fla:
Mi dica lei., non so...verso le 5 e mezza?
Custode:
Va bene va....Ma guarda che io aspetto solo 5 minuti sa???Non dovete
venire qua alle 5 o alle 6, ma alle 5 e mezza, e ricordati che io
aspetto solo 5 minuti...Poi vi porto dove vi pare anche se non dovrei
perché non è il mio lavoro, ma non posso lasciarvi liberi in giro per
rispetto di chi ci abita, e del resto non posso neanche stare tutto il
tempo con voi, però mo vediamo...C’è molto materiale
qua dentro sa???
Ale:...
Fla:…eh...mi
immagino...
Custode:
Allora si può fare, ma guarda che io me lo scrivo sul calendario sa???
Fla:
Va bene, va bene, io ci sarò...
Nel
frattempo arriva il parente che doveva venire a prenderlo...
Custode:
Hai visto che è arrivato puntuale?Io mica dico le bugie sa?Comunque
signorì come ti chiami?
Fla:
Flavia
Custode:
I tu?
Ale:
Alessandro
Custode:
Ecco, allora io me lo scrivo sul calendario capito???E non arrivate
tardi che io aspetto solo 5 minuti e se non ci state ..alla prossima
volta e chi si è visto sé visto! Napoleone diceva “Il soldato che
fugge è buono per la prossima battaglia”
Mentre
montava in macchina, e mentre anche noi ce ne stavamo andando
rincoglioniti dalle chiacchiere mi richiama..
Custode:
Signorì non arrivà tardi capito?Sennò ciao e amici più di prima!
Fla:
Va bene!
Ale:...
Custode:
Signorì tu ti se fatta l’assistente e io mi so fatto lo scioffer!!!!Eh??
Fla:..Eh!...
Custode:Vabbè
ciao, e mi raccomando, io aspetto solo 5 minuti!!!
Fla:
Vabbene arrivederci!
Flavia
Passeggiata fotografica 2 (castello Boncompagni)
Il suddetto venerdì io e Ale ci ammazziamo per tornare in tempo per
l’appuntamento con il custode, al quale doveva venire anche
Massimiliano, per un’ulteriore documentazione, ma visto che non poteva
noi abbiamo pensato di portarci il Re dei documentari: Corrado.
Questo
anche perché mentre io facevo le foto con la macchinetta fotografica e
con la telecamera, Corrado poteva fare proprio un piccolo documentario
nel parco ecc…
Quindi
ci siamo presentati all’appuntamento, puntuali, con il seguente
equipaggiamento:
-la
borsa contenente la mia macchinetta fotografica
-il
cavalletto
-la
borsa contenente la mia telecamera
-la
borsa contenete la telecamera di Corrado…Cioè sembravamo una trup
cinematografica.
Arrivati
sul posto, busso al portone verde gigantesco, e il custode mi apre
prontamente mentre stava parlando al telefonino, con una nonchalance
difficile da trovare in persone di settant’anni che parla al
telefonino, anzi probabilmente non esistono persone di settant’anni
che parlano al telefonino. Entriamo attraverso un portoncino piccolo che
era intagliato nel portone più grosso, e tanto era stretto che Corrado
dice: “la panza mi ci è passata pelo pelo!”
Appena
il custode riattacca il telefono ci investe della solita quantità di
informazioni che stavolta erano diventate bestemmie..:
Custode:
Porco D**, ecco, lo sapevo io, adesso è uscito un’ imprevisto, devo
andare a tagliare delle spine sotto alla cascata del valcatoio, perché
sennò si ferma la centrale, non c’ho tempo, non posso venirvi
appresso, ma porca M******, non si fa così, in quanti siete venuti? Io
avevo detto che potevate venire solo voi, adesso siete tre, perché non
quattro o cinque? Ma porco D**, c’avete pure due telecamere!
Corrado
(che decidere di rispondere negando la più palese verità): No, no, è
una sola!
Fla:
Guardi, non pensavo che era un problema, insomma se vuole ce ne andiamo
o torniamo un’altra volta, mi dispiace…
Ale:…
Custode:
Ma che n’altra volta porco D**, la mia parola l’ho data, questa
spina me la devo togliere ormai…E’ che non è giusto che vi mando in
giro per le case degli altri senza io appresso, ma adesso devo andare a
tagliare le spine di Viscogliosi che stanno bloccando la centrale...mica
posso far fermare la centrale idroelettrica per voi!
Fla:
Io capisco benissimo, guardi davvero, se vuole ce ne andiamo.
Ale:..Ma
scusi…
Custode:
Zitto tuuuuuuuuuuuuuu!Sto parlando con lei! Allora signorì che volete
fa? Io qua c’ho da fa, non posso stare appresso a voi! Io dovrei
lavorare fino alle cinque e mezzo, e invece resto sempre di più.
Ma porco D**, che ne sapevo io che oggi succedeva questo?I medici
scrivono S.C. che è “salvo complicazioni”, io scrivo S.I. “salvo
imprevisti”. Allora che volete fare?
Fla:
Guardi noi volevamo soltanto vedere la cascata…
Ale:!
Corra:!
Custode:
Vabbè ho capito va…Allora mi raccomando, perché io lo so che voi per
fare le riprese belle vi attaccate ai muri, e questi sono pericolanti e
poi cascate giù (che come a detto Corrado “ha ridotto tutti i nostri
sforzi artistici a niente, praticamente”); poi i mezzo ci vado io. Una
volta venne un cardiologo di Roma(?), con la moglie e la figlia, e
mentre io stavo ad aprì un cancello col lucchetto, lui, c’hai
presente Nino Castelnuovo ? (n.d.r. il signore che saltava la
staccionata nella pubblicità dell’Olio Cuore). Lui ha fatto così, ed
ha sbattuto il cioccone, e gli si è mosso il cervello dentro e dato che
ci stava la moglie e la figlia non ha detto niente, ma io lo vedevo che
si era fatto male, e poi quando se ne stava per andà mi ha detto “se
succede qualsiasi complicazione, ricordati che io mi sono fatto male qua
dentro”, e io gli ho risposto “Ah! che bella robba!”
Quindi
signorì non vi appoggiate ai muri che sono pericolanti, e neanche alle
balaustre, capito?
Fla:
Certo, non si preoccupi …
Ale:…
Corra:…
Improvvisamente
ha deciso di farci fare tutto quello che ci pareva dicendo:
Custode:
Vabbè allora mi raccomando non vi appoggiate ai muri, e fate tutte le
riprese che vi pare. Però, adesso vi dico dove NON dovete andare,
capito? Dove NON dovete andare…
Allora
lo vedi il ponte? Eh, il ponte, dall’inizio del ponte fino alla fine
non dovete fare riprese, capito dall’inizio alla fine, altrimenti vi
vedono da giù, e poi c’è a metà del ponte un cancelletto che vi ho
già lasciato aperto. Mi raccomando se qualcuno vi dice qualcosa, tu
(indicando Alessandro) digli che sei il nipote di zio Dalmazio, perché
io mi chiamo così, capito? D-A-L-M-A-Z-I-O!
Quando
avete fatto tutti i comodi vostri uscite senza dire niente a nessuno da
questo cancello qua, premendo una volta sola, non cinquecento perché è
inutile, capito signorì??
Fla:
Grazie, io non so come ringraziarla, mi dispiace del disturbo!
Custode:
Ah! Aspetta un attimo, mo ti dico dove potete andà. Segui questo
sentiero, che ti porta laggiù, e poi sentite il rumore dell’acqua,
vabbene?
Fla:
Benissimo grazie mille! Arrivederci!
Ale:…
Corra:..
Flavia
Passeggiata Analoga
Probabilmente Ale aveva ragione dicendo che quando ho scritto questa passeggiata sul forum non era facile da capire per chi non aveva vissuto il momento insieme a noi. Allora per gli affezionati delle passeggiate (si dice così quando si fa finta di avere un pubblico fisso) cercherò di sforzarmi a non sintetizzare ciò che naturalmente mi viene sintetico.
Ebbene, tutto andò così:
In una notte buia e tempestosa....vedete che succede a voler farmi scrivere quello che non mi è venuto spontaneamente? Sembra tutto insopportabilmente falso e retorico (sei parole in questo caso!)...chiedo scusa a chi della retorica ha una dote naturale (e quindi gli viene bene), ma io non ce l’ho...Insomma, tutti sti rigiri di parole inutili per lodare Stefano di un suo commento semplice ma arguto allo stesso tempo. Bè era davvero una notte col temporale e Ale, Stefano,Titti, Lalla ed io eravamo tornati dal cinema dove ognuno aveva visto un film diverso, e ci fermiamo a casa mia. L’abitudine vuole che in queste occasioni io muoio dal sonno e quindi manderei tutti a casa volentieri, e invece Lallamiasorella (si scrive tutto attaccato perché fa rima) invita sempre gli altri (che ovviamente accettano) a prendersi una tisana, che per noi tutti significa camomilla o qualcosa di simile, e per Stefano significa birra...la MIA birra che alla fine non mi bevo mai perché la do a Stefano!
(...però lo faccio con piacere Stè...questa è tutta una finzione letteraria!). Mentre io e Stefano mangiamo un arancio, che lui aveva definito "non buono" ed io "uno schifo", lui dice: "avete fatto caso che quando le mamme danno da mangiare ai bambini piccoli sono uguali ai muratori che fanno i muri?"
Cavolo...è proprio così!
sedentario
passeggiata da fermo
...su internet!
Flavia
Passeggiata alla Rocca di Calascio
L'ente pubblicitario regionale direbbe che l'Abruzzo è una regione meravigliosa. Io non l'ho vista tutta, ma sicuramente per quello che ho visto sono d'accordo. Nella zona attorno all'Aquila ci sono tanti paesini incredibili da visitare, generalmente piccoli, ovviamente costruiti in base alle esigenze montane che si riscontrano nella zona (cioè neve e carne di pecora), e tutti piuttosto antichi dall'aspetto medievale.
Questo fine settimana Massimiliano, fratello del nostro web master, è venuto a trovarci nella fredda Aquila, e dato che domenica era bel tempo, occasione rara in questo periodo, abbiamo deciso di fare una gitarella. Era ora di pranzo e pensiamo di chiamare anche Stefano, che come generalmente si sa, non può essere avvisato troppo tempo prima dell'avvenimento organizzato, perché se lui sapesse troppo in anticipo che deve fare qualcosa, si farebbe prendere dal panico e deciderebbe di non farla. In pratica per portarti Stefano da qualche parte glielo devi dire quando stai per partire.
Quindi, dopo aver chiamato Stefano, ci prepariamo alla trasferta con panini ignoranti con la fettina panata, prosciutto e formaggio, e il vino. Partiamo quindi alla volta di Calascio io, Stefano, Massimiliano, Lallamiasorella e Titti. Calascio non è così lontana dall'Aquila, sarà una mezz'ora in macchina, ma la strada si snoda in mezzo ai monti, dove già si vedeva la prima neve che era caduta e che nelle parti all'ombra non si era ancora sciolta. Il paesino di Calascio non è un granché, ma si trova in una valle molto ampia contornata da catene non interrotte di monti (da notare la citazione), che sono quella del Gran Sasso e dei Monti della Laga, insomma davvero due massicci del centro Italia. La cosa più interessante però è la Rocca, che si trova su una montagna alta intorno ai 1500 metri (anche se abbiamo il sospetto che hanno imbrogliato sui cartelli!), che sembra una collinetta rispetto alle catene attorno. La Rocca infatti si trova in posizione super strategica dominando tutta la piana circostante...a colpo d'occhio il ciambellano di corte si sarebbe reso conto se qualche esercito fosse avanzato per attaccare la fortezza. Si trova in un posto così incredibile che infatti è stata immortalata in vari film, tra cui "Lady Hawke", un qualche numero de"La Piovra", e "Padre Pio" con Michele Placido, dove tutte le comparse reclutate per il film erano studenti dell'Aquila...ci ero andata pure io a fare il provino, ma quando ci sono andata la produzione aveva già smontato le tende.
Vabbè tornando a quello che stavo dicendo, per raggiungere la Rocca c'è una stradina piccola piccola, ad una corsia sola, che se incontri qualcuno che viene dall'altra parte sono cavoli amari, tutta scassata, ma la cosa peggiore è che al di là del bordo della strada c'è uno strapiombo di 1500 metri!...e Stefano stava rischiando di farci precipitare tutti per evitare una pietruzza di 3 cm di diametro!!! (sempre finzione letteraria Stè!)
Cercavamo di parcheggiare in un piccolo spiazzo cioè dove la strada si allargava leggermente per una curva, e dove un intelligentone di autista di pullman aveva parcheggiato di traverso, occupando trasversalmente la strada, e voglio dire quella strada...immaginatevi un po'! Comunque, arriviamo sulla Rocca dopo una decina di minuti di camminata in piena salita durante la quale Stefano si era perso il cappotto ed è dovuto tornare dietro a cercarlo, e faceva un freddo cane. Dopo aver esplorato la vecchia costruzione restaurata in uno stile un po'troppo "moderno", con il fascino e l'emozione di aver scoperto un posto che però in pratica conoscono tutti, ci accingiamo allo spuntino visto che ormai erano le tre, e che io cominciavo a lamentarmi come un'asina per la fame. Ci apparecchiamo, e commentiamo come, da seduti e sui sassi gelidi la temperatura era ancora più bassa. Ci viene a far compagnia un cane simpaticissimo, un cuccioletto gigante, probabilmente un pastore di qualche tipo, che si muoveva nel modo buffo e lento tipico dei cuccioli di grossa taglia poco agili. Dopo pranzo abbiamo terminato il giro della collina, dove in posizione più bassa rispetto alla Rocca c'è una chiesa cinquecentesca sempre chiusa. Ma a quel punto Stefano propone di abbandonare il sentiero battuto e di raggiungere una collinetta un po' più in là, per mostrarci una croce. Ci avviamo, e ci rendiamo conto subito che la collinetta non era un po' più in là, ma era quella ancora più in là, e quella ancora più su! Attacchiamo le bestemmie silenziose e personali contro Stefano, ma alla fine dopo un sacco di "puff" e "pant"(che sono le cose che dicono i personaggi Disney quando faticano), arriviamo, sulla cima della suddetta collina, dove c'era la suddetta croce (di pessima qualità, saldata a cavolo, insomma con tutto il rispetto ma era una crociaccia), ma la vista meritava. Mio Dio che immensità...Solida terra sotto i piedi, cielo blu, aria fredda che ti gela la faccia e massicci di pietra tutt' intorno! Dopo un po' il sole ha cominciato a tramontare, e il cielo si è diviso in colori diversi...il Gran Sasso era diventato rosa, di quel rosa che riflette la neve, il cielo sulla Rocca aveva assunto una tonalità grigia indistinguibile, e i colori sulle montagne opposte, dietro le quali il sole stava per nascondersi, erano di un arancio acceso. Tornando verso la Rocca per riprendere la strada del ritorno Titti ci impone di stare zitti e di ascoltare: abbiamo scoperto in quel luogo pieno di forza in potenza, l'immensità e l'incredibile intensità del Silenzio. A questo punto avevo deciso di terminare così la passeggiata, ma Lallamiasorella mi ha ricordato una cosa degna di nota. Eccioè che mentre tornavamo verso L'Aquila, cercavamo qualcosa di interessante da ascoltare, la scelta cade purtroppo su una cassetta di Ornella Vanoni, e questo solamente per accontentare Lallamiasorella che voleva ascoltare la canzone "Valentina"... A questo punto credo che l'effetto che ho subito da tale canzone è stato come quello di un acido...sono entrata in un mondo parallelo, lo sguardo perso nel vuoto, la mente che ormai seguendo il ritmo e le parole della canzone, era entrata in un circolo vizioso...quella maledetta canzone non finiva più, anzi sembrava che stesse per finire (e questo un paio di volte), ma al momento in cui le mie speranze crescevano TAC! ricominciava il giro degli accordi... Stavo quasi per subire un overdose, quando mi risveglio da questo stato ipnotico e mi accorgo che Titti stava come me! Ancora adesso mi ricordo le parole, e l'ho sentita una volta sola ("Corri corri Valentina..." "Di più per me, di più per te, di più per noi, di più che puoi"ecc). Ci ribelliamo a questa tirannia dello stereo, e continuiamo tranquilli verso casa...
Sofia
Girotondo sul Titanic
Cosa hanno in comune un vecchio cappuccino italiano e la ragazza in
nero che fissa il vuoto in una maschera di canto mentre le mani del
pianista saltano sui tasti come.... tanti cavalli bardati saltavano coi
loro fanti con la loro armatura in un'immagine che ho... senza avere mai
avuto... ?
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Hanno
in comune il fatto che ci provano... l'uno a vivere, l'altra a
stupire.
Padre Gianfranco, una volta Bardi, non si può dire, dovresti per farlo.... sapere tutte le cose che sa lui... dovresti aver fatto la
guerra come l'ha fatta lui, |
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da sottufficiale col comandante rude della
Prima Guerra Mondiale, della Prima Guerra Mondiale - Come ti chiami tu?
- che è un uomo forte e rude che ha comandato durante la Prima Guerra
Mondiale.... sciocco il sottufficiale a non immaginare che il comandante
della Prima Guerra Mondiale sa come si comanda una truppa di uomini che
... si puliscono le scarpe, piangono le nonne, restano la sera nei campi
di battaglia putupùm putupùm incedono i cavalli (qui la voce si fa
grossa, quella del piano si fa fina tiritìn tiritìn...) Chi sei tu?
Telefona a tua madre. Di dov'è tua madre? Sei un uomo onesto. Poi te lo
dirò perché... Quanti siete?...
Dovevamo partire per la campagna di Russia e il comandante diede il
rompete le righe, fumano i soldati dopo il rompete le righe, il
sottufficiale no... Si aggira intorno al comandante, è servo del potere
e il comandante lo chiama: Non vedete che quel soldato piange? No!
Andate a vedere perché quel soldato piange. Soldato perché piangi? Si
ma.... Quanti siete? .... Ho letto nella lettera che mia nonna è
caduta, mia nonna mi ha cresciuto. "Ha letto nella lettera che sua
nonna è caduta, sua nonna l'ha cresciuto" Signora cosa vuole?
Vuole fare la pipì? No? E' bello il chiostro! Vuole fare la pipì nel
chiostro? Chi è lei? Il comandante raduna le truppe: Non fidatevi,
dice, della donna che giura e di un uomo che piange. Vuoi il caffè,
l'ho fatto alle 5 di questa mattina. No. Lo accetti un the? No,
grazie... Ma come?! Non accetti te stesso?!? Si, quello è uno
scoiattolo ma ascolta, senti, c'era un comandante che aveva comandato
durante la Prima Guerra Mondiale... i soldati fumano.... |
Orvieto vista dal convento (attraverso
una zanzariera)
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Orvieto è bella, soprattutto dalle finestre del convento e io sono qui,
col mio cappellino colorato, i miei quattro specchi per la mano, nei
quali oggi lo sfondo è più bello, è il giardino di un convento, con
la fontana di marmo e le panchine di marmo tutte in fila sotto una
pergola d'inverno... piena di foto che non ho scattato.
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"Quando la mia donna se ne andò via, lì con le valige in mano, il
cuore .... taratà taratà.... come se non m'avesse amato mai.... e
stringeva le mani al petto. E' Claudio Villa... conoscete Claudio Villa?
Come, ora te ne vai.... Come se non mi avesse amato mai...."
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Il Padre deve aver amato almeno una donna, averla amata tanto e se non
lo ha fatto lo fa ora, amandole per finta tutte, come te ne vai?... Con
la valigia in mano... come se non m'avesse amato mai.... Sorride, si
porta le mani al petto, chiude gli occhi e dondola la testa, poi li apre
e sorride ancora, deve aver saputo far arrossire (o comunque avrebbe
saputo farlo)... fare arrossire come l'acqua alle nozze di Cana che al
cospetto del suo signore si vergognò tanto da arrossire.... Sant'Agostino....
al cospetto col suo signore si vergognò tanto.... arrossire.
Padre Gianfranco ha una 500 bianca con dietro al cofano una bandierina
dell'Italia appiccicata e due adesivi: quelli dei granatieri e quello di
una scuola di sottufficiali di Livorno, mi sembra, è una 500 nuovo
modello che suonava, col finestrino aperto, delle musichette di
propaganda fascista con una voce che salutava il Duce e ricordava
l'onore dei soldati sacrificati alla patria come fiori ecc ecc. |
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Andate qualche volta alla messa... Vai qualche volta alla messa,
vedi.... non serve che tu dica tante parole... Tu entri, ti siedi
all'ultimo banco e ti guardi intorno... in silenzio, puoi stare li...
cosi'.... e dire a Dio... Dio... sto qui... ma... non ti vedo.... Prima
o poi vedrai che Dio ti incontrerà.... "A Dio piacciono le persone
come te...."
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Suonava il silenzio la macchina di Padre Gianfranco quando siamo andati
via, col finestrino aperto mentre lui era li, impalato, alto come una
montagna, col saio marrone e una busta in mano... Sapevo che avrei
ricordato quella scena... volevo buttare quella busta di rifiuti e più
volte si è rifiutato.... Ci ha salutato così... col silenzio, col
sorriso e con la busta bianca dei nostri rifiuti in mano... (forse
voleva dire qualcosa...)
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Il convento di Padre Gianfranco ha un letto in cui si dorme veramente,
senza fare brutti sogni e un giardino dai colori decisi che si
riflettono negli specchi in cui quei giorni io non mi specchiavo.
Eravamo 5, ci ha chiesto 500 volte chi eravamo, 400 volte da dove
venivamo, ci ha rimproverati 500 volte per aver detto "OK"
come gli americani, mi ha fatto telefonare a mia madre. Ah!... il
motivo per cui Massimiliano sarebbe un uomo onesto.... sinceramente non
mi sembra così significativo...
Mentre Alessandro mi ricorda....:
"Quanti siete?" "Siamo 5" "E tu come ti
chiami?" "Sofia" "Che bel nome Sofia.... (e qui una
storiella legata all'etimologia greca del nome Sofia...)... ma come ti
chiami?" "Sofia" "Mantieni sempre questo
sorriso..... (e qui una storia sulla donna che sorride... sfocia infine
nella figura della Madonna).... ma come ti chiami"
"Sofia" "Va bene, Roberta......." "Sofia"
(risate risate.....)
"Quanti siete?" "Siamo 5" "Tu sei maschio o
femmina?" "Maschio" "E tu sei maschio o fammina?"
"Maschio" "E tu?" "Maschio" "E tu sei
maschio o femmina?" "Maschio" "E tu?"
"Femmina" "Allora la tua stanza è questa...."
"OK" "Ti do i soldi, prendi l'aereo e vai in America
con un biglietto di sola andata...."
"Ma qui fa freddo!" - "Adesso accendo i termosifoni"
- "OK" - "Ti do i soldi, prendi l'aereo e vai in America
con un biglietto di sola andata" - "OK" - "Ti do i
soldi, prendi l'aereo e vai in America con un biglietto di sola
andata.... Il termosifone già incomincia a riscaldarsi.... tocca il
termosifone" - "E' vero...." e qualcun altro......
"OK" - "Ti do i soldi, prendi l'aereo e vai in America
con un biglietto di sola andata.... tocca il termosifone che incomincia
a riscaldarsi.... Ora andiamo a vedere le camere" - "OK"
- "Ti do i soldi, prendi l'aereo e vai in America con un biglietto
di sola andata" e qualcuno comincia a inghiottire i primi OK
.... e qualcun altro se li fa scappare, tra le risate più o meno
soffocate degli altri.... "OK!" - "Ti do i soldi, prendi
l'aereo e vai in America con un biglietto di sola andata".....
Ok lo dicono gli americani (noi invece abbiamo esportato la cultura nei
mondo.... Dante Alighieri... ... )) .... quando io ero in Africa a
combattere.... sono stato 9 anni in Africa a combattere... alzavo
la testa e da un albero all'altro saltavano scimmie e dicevano "OK,
OK!".
Alla fine prima di andare via Pierpaolo: "Dobbiamo pagare...."
- "Io non prendo soldi.... Andate in chiesa e fate
un'offerta...." Pierpaolo: "Ho letto 10 euro su internet"
- "Che lavoro fai?" - "Siamo studenti" -
"Allora se per voi è troppo mettete di meno......"
"Padre Gianfranco, volevamo offrirle queste bottiglie di vino"
- "No, grazie, è come se le avessi accettate... Tenetele voi:
avete un lungo viaggio e dopo vorrete ristorarvi.... E riaccompagnatela
quella ragazza!"
Massimiliano
Passeggiata a Campo Felice
Siamo andati a Campo Felice il giorno della Befana di quest' anno
2004. Dall' Aquila ci vuole in tutto una mezz' ora di macchina per
arrivare, dopo una tipica strada di montagna, curve, curvettte, tornanti
e tornanti, a 1200 metri circa.
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Equipaggiamento: macchinetta fotografica, quattro paninazzi, acqua e
fella di torrone, e tanta ma proprio tanta curiosità.Be' l' arrivo non ha deluso le nostre attese; vallata spettacolare,
ovviamente innevata, tagliata nel mezzo da un' unica via che porta
direttamente agli impianti sciistici. |
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Prima di arrivare alle piste,
ci siamo imbattuti lungo la strada, dove fino a qualche anno fa immagino
che si sarebbero potuti incontrare degli sciatori di fondo, negli ( non
saprei altrimenti come chiamarli ) , "snowbordisti volanti ". |
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Io e il mio socio Flavia, non potevamo farci scappare l' occasione di
ammirare lo spettacolo e scattare delle foto. |
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A Flavia è venuta l' idea di salire subito dopo con la seggiovia su per
le piste: e non posso negare che l' ascesa non sia stata spettacolare;
un po' meno il prezzo del biglietto.. sette euro ad ciocca !!
Una volta su' abbiamo passeggiato per godere della vista un po' da tutte
le possibili angolazioni; ma non abbiamo fatto i conti con il freddo, |
che ad una certa altitudine si fa sentire, soprattutto a chi sprovvisto
come noi di un abbigliamento adeguato un minimo alla situazione.Abbiamo comunque deciso di consumare il nostro pranzo al sacco sui
tavolini rustici fuori da uno scialè, ancora mezzi imbiancati dall'
ultima nevicata; al secondo panino, non c'è stato niente de fare; troppo
freddo!! Ultima foto dal" belvedere", e giu' per la seggiovia tra risate
isteriche veramente vicini ai principi di un congelamento!
comunque Campo Felice! mente!
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