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Liri Blues Festival

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Liri Blues Festival     Liri Blues dal 1988 (di L. Duro)     Breve storia del Liri Blues
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LiriBlues Festival

Liri Blues Festival:
presentazione di Luciano Duro

 

 

Quando nel 1988 organizzammo la prima edizione del Liri Blues, la città di Isola del Liri attraversava il momento forse più buio della storia del suo dopoguerra.
Le industrie chiudevano man mano e la nostra gente, gente di fabbrica estromessa da un lavoro che sembrava sicuro, viveva con rassegnazione e tristezza la sua crisi industriale.

I pochi bar vuoti, l’arredo urbano fatiscente, qualche ristorante, la vita sociale spezzata, neanche più la passeggiata serale…

  

 

 

1997 - Decennale del "Liri Blues Festival", Isola del Liri si gemella con New Orleans, capitale della Louisiana (foto)

Antonio, Massimo, Pietro, Andrea e gli altri erano poco più che adolescenti, con una grande voglia dentro di crescere, di stare insieme e di combattere la noia. 

Oggi, la situazione è cambiata anche se i problemi non mancano e la vita è a volte difficile. Isola del Liri è una città vivibile, accogliente e con ampi margini di crescita.

 

I ragazzi del Liri Blues sono  ormai “grandi”, hanno incontrato personalità straordinarie della scena musicale internazionale, sono sempre più numerosi e costituiscono una équipe organizzativa efficiente e professionale, invidiata da tutti i festival nazionali.

Si sono misurati con difficoltà di ogni genere, hanno sacrificato il loro tempo libero per il bene della città in maniera gratuita, senza mai nulla a pretendere, se non la t-shirt con la scritta visibile “staff”. 

 

Hanno fatto sì che questa città diventasse famosa in tutto il mondo attraverso un festival musicale.

Ad essi va il mio ringraziamento, ad essi Isola del Liri deve rispetto e gratitudine. Oggi che la carica istituzionale mi allontana da loro che sono dietro le transenne, il mio impegno dovrà essere sempre più forte affinché i giovani possano maturare la consapevolezza che è possibile costruire e realizzare anche i sogni più arditi.

Noi adulti, che ci occupiamo di politica e abbiamo la presunzione di sapere senza conoscere, dobbiamo prendere esempio.

 

Luciano Duro

Assessore alla Cultura del comune di Isola del Liri


Come raggiungere
Isola del Liri

Clicca per leggere la documentazione sul gemellaggio
Isola Liri genellata con New Orleans


Isola del Liri dista da Roma circa 100 km. (1 ora) e da Napoli circa 120 km. (1 ora e 15’);
è situata a 217 m. d’altitudine s.l.m. ed ha circa 13.000 abitanti. La distanza dal capolugogo di provincia (Frosinone) è di 24 km.
Il territorio copre un’estensione di kmq 16,14 e confina con i Comuni di: Arpino, Broccostella, Monte S.Giovanni Campano, Sora e Castelliri.


Si raggiunge agevolmente per via stradale, mediante l’Autostrada del Sole A1, uscendo al casello di Frosinone e proseguendo per 20 km sulla Superstrada-uscita Castelliri (S.S. 214); se si viene da Sud, l’uscita autostradale è Ceprano, proseguendo sulla Casilina in direzione Arce-Sora.

Se si proviene dall'Abruzzo, basta prendere la supertrada Avezzano-Cassino (uscita Broccostella o Sora). Tortuosa, ma paesaggisticamente interessante è la strada S.S. 82 che proviene da Avezzano.

Per ferrovia Isola del Liri è raggiungibile con la linea Avezzano-Roccasecca, stazione quest’ultima che è snodo ferroviario per la linea Roma-Napoli via Cassino

Buoni, tuttavia, i collegamenti mediante gli autobus di linea Cotral, sia da Roma che da Napoli.

Live webcam su Isola del Liri

 

LiriBlues Festival:
Breve Storia del Liri Blues Festival
"dal 1988 a oggi..."

 

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1988 - Ad Isola del Liri inizia il "Liri Blues", la direzione artistica è affidata al prestigioso blues club di Roma "BIG MAMA". La prima edizione vede la partecipazione, tra gli altri, del grande Magic Slim.

1989 - Nella seconda edizione del festival, a Isola del Liri sul palco del Liri Blues suonano nientemeno che i leggendari Buddy Guy ed Albert King. Spettatori giunti da tutta l'Italia affollano la città con la Cascata e i concerti che si tengono nella suggestiva cornice di Piazza Boncompagni.

 

1990 - Archie Shepp, uno dei padri storici del jazz moderno, presenta un progetto originale per il festival.

 

1991 - Da Isola del Liri il "Liri Blues" si trasferisce per ulteriori due serate a Monte S. Giovanni Campano, ovunque è successo di pubblico.

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1992 - Gemellaggio con il "Delta Blues" di Rovigo. Michael Coleman infiamma la piazza, gremita da 2000 spettatori. Il Festival diviene il simbolo della rinascita di Isola del Liri, provata da una profonda crisi industriale che ha determinato la chiusura delle numerose cartiere.

1993 - La manifestazione si conferma tra gli appuntamenti più importanti d'Italia. Edoardo Bennato sceglie di suonare gratis accanto ai padri del Blues James Cotton e Rockin' Dopsie.
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1994 - Cresce la presenza di pubblico, 12.000 spettatori in cinque serate, stima dell'ente Provinciale per il Turismo di Frosinone.

1995 - Il Festival conferma il successo di pubblico e gli apprezzamenti della stampa. L'armonicista di Chicago Billy Branch tiene un concerto entusiasmante, il pubblico lo richiama sul palco per cinque volte.

1996 - Il "Liri Blues" diviene itinerante, da cinque si passa ad otto serate, le città coinvolte sono: Isola del Liri, Sora e Veroli. 3000 spettatori affollano l'impianto polivalente di Veroli per assistere al concerto dei Soul Stirrers.

1997 - Decennale del "Liri Blues Festival". La città di Isola del Liri si gemella con New Orleans, capitale della Louisiana. A Luciano Duro, ideatore della manifestazione, viene conferita la cittadinanza onoraria di NewOrleans dal Sindaco  Marc H. Morial. Continua il decentramento: da Isola del Liri il festival arriva ad Arpino, Ceprano, Veroli e Sora

1998 - Undici serate attraverso le città più suggestive della Ciociaria. La manifestazione rappresenta un mezzo importante per la promozione turistica della Provincia. 80.000 presenze in undici serate. Si esibiscono tre chitarristi del calibro di Scott Henderson, Mike Stern e Hiram Bullock.

1999 - In febbraio si riunisce ad Isola del Liri il coordinamento di "C.A.R.O. BLUES". Associazione formata dai maggiori festival italiani del settore. Il "Liri Blues" è considerato il maggior festival nazionale per presenza di pubblico, la qualità degli artisti e per la formula itinerante.

2000 - Continua con ampi successi e riconoscimenti la formula itinerante del festival. La manifestazione arriva anche a Fumone e Ferentino. Ampi i consensi di stampa, radio e TV, locali e nazionali. Anche le tre reti RAI dedicano ampi servizi e spazi alla manifestazione. Indimenticabile l'esibizione degli Yellowjackets!

2001 - Ttra gli appuntamenti musicali del suo genere, il Liri Blues Festival si conferma tra le manifestazione più importanti d'Italia e per pubblico e per interpreti internazionali presenti. Il pubblico che ad Isola del Liri affolla Piazza Boncompagni partecipa con grande entusiasmo al concerto del grande John Mayall.

2002 - Nell' inedita collocazione di "Piazza SS Triade" di Isola del Liri rimangono memorabili le esibizioni di Robben Ford e Roy Rogers. La RAI segue il festival attraverso il programma "Radio Scrigno"

2003 - Ancora una volta il festival riscuote un grande successo, riempiendo "Piazza SS Triade". Il 2003 è stato proclamato "The year of the blues" e ad Isola del Liri sul palco del Liri Blues sale Honeyboy Edwars, "grande vecchio" del blues. L'energia di Kenny Neal, la classe di Eric Bibb e la potenza espressiva di Alvin "Youngblood Hart" entusiasmano il pubblico del Liri Blues

2004 - Nell'anno della scomparsa del mitico Ray Charles, un grandissimo hammondista del '900, Jimmy Smith, figura nel cast del Liri Blues Festival di Isola del Liri. A dir poco coinvolgenti le performance del grande Otis Taylor e del "genio" Sonny Landreth, magiche le atmosfere soul di Mighty Sam Mc Lain. Piazza SS. Triade al completo va letteralmente in delirio per la travolgente esibizione di Lucky Peterson. La RAI continua a sostenere il Liri Blues attraverso il programma "Radio Scrigno" di RAI Radio 1.

2005 - Il Liri Blues festival diventa "maggiorenne", compiendo 18 anni di storia, di concerti, di emozioni. Stavo pensando che nel 1988, quando ci fu la prima edizione, avevo 13 anni... ci sono praticamente cresciuto!
E' l'anno dei grandi nomi (ma anche dei grandi artisti): storica l'esibizione di Eric Burdon & The Animals, tornati dopo molto tempo sul palcoscenico e introdotti dalle parole "nostalgiche" di Dario Salvatori. Ormai RAI radio 1 si conferma stabilmente al fianco del
Liri Blues già da qualche anno, col suo programma "Radio Scrigno". Intensissima l'esibizione del grande Taj Mahal nella prima serata, super-coinvolgente la chitarra "hendrixiana" di Robin Trower e davvero suggestivo il suono dell'armonica di Carey Bell. Il ritorno di Roy Rogers ha infiammato la piazza intera che lo ha richiamato più volte sul palco. E che dire del R&B e del funky di Big James & Chicago Playboys?! Non li conoscevo, ma un concerto così non credo di scordarmelo tanto facilmente! Una vera goduria!

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