Dopo (autore
delle "Riflessioni"),
sono stato contattato da un’altro personaggio misterioso, che si nasconde
dietro lo pseudonimo “teorico”. In
effetti i concetti che egli ha appreso e apprezzato durante i suoi studi
universitari sono stati proprio l’eleganza della teoria pura, la
“lapalissianità” dell’assioma, l’esaustività del teorema. Seguace di
Lapalisse, teorico mantiene un
atteggiamento tranquillo e imparziale in ogni situazione: appunto “Super Partes”. Daltronde la teoria non concede spazio al
pregiudizio...
LA RAgaZZA mARIANgelA Un
giorno di dicembre dello scorso anno mi ritrovai a L’Aquila, ormai qualche
mese dopo il completamento dei miei studi universitari. In quell’occasione,
mancando da un po’ di tempo dal “giro”, decisi di andare a trovare il mio
amico Epicureo. Lo chiamai e ci incontrammo alla biblioteca provinciale, dove
lui era assorto nel suo studio. Come noto a noi “aquilani”, in quella
biblioteca regna un caldo asfissiante ed inoltre PARE che non si possa
parlare... Pertanto io per il caldo ed Epicureo per la costrizione al silenzio
(molto grave per lui!) decidemmo di uscire a prendere un po’ d’aria fresca
e a fare due chiacchiere camminando come due periPATETICI per il corso. Parlammo
del più e anche del meno e dopo una breve pausa per un caffè, e svariate soste
(circa ogni 10 minuti) presso il famoso ”angelo muto” (n.d.r. fontanella nei
pressi della biblioteca provinciale, famosa per la temperatura glaciale
dell’acqua, anche in piena estate), alla fine ci ritrovammo all’ingresso
della biblioteca provinciale. Fu proprio lì che incontrammo un’amica di
Epicureo, che chiameremo Mariangela. Epicureo:
- Ciao Maria’! Che stai a fa’ pure tu qua? Mariangela:-
Ciao! Anch’io sto studiando qui alla provinciale, adesso faccio
pausa-sigaretta. Epicureo
: -Ah, lui è un amico mio. Io:-
Piacere. Mariangela:
-Piacere, Mariangela. Epicureo
(rivolto a me):- Lo sai che
Mariangela è delle mie parti? Io:
- Ah, di Isola! Mariangela
(con tono fermo e deciso, a puntualizzare):-
No, no! Io sono di Sora!!! Io:-
Beh, siamo lì, insomma siete delle stesse parti! Mariangela
(con tono perentorio e infastidito dal fatto che il messaggio non era stato
recepito a dovere):- No,
Sora è Sora,
Isola è Isola! Io
(meditando sul concetto lapalissiano appena espresso, senza badare al tono):-
E’ giusto. Siamo
rimasti a parlare un altro po’, sono arrivate poi altri suoi amici ed Epicureo
non ha mancato di suggerire loro di visitare il presente sito www.alessandrorea.it
, che a mio modesto avviso è un sito fantastico! (visitatelo!….anche
se lo state già visitando...) Epicureo:-
Lo sai che ci sta pure un album fotografico nel sito? Mariangela
(con tono incalzante e interrompendo Epicureo): -
...e sicuramente c’hai messo pure le foto della Cascata! Epicureo
(con tono rassegnato): - Si,
anche. Mariangela
(con tono quasi disgustato): -Ti
pareva... Epicureo:
Ci stanno pure le foto dei
miei amici! Se vuoi ci facciamo ‘na foto insieme, così la metto sul sito! Mariangela
(con tono sprezzante e atteggiamento da chi si sente superiore per diritto):-
Sei pazzo!? Io che mi faccio una foto con uno di Isola...! Quando
ho esternato il mio stupore ad Epicureo, egli mi ha confessato che lei non era
certamente la prima persona in cui ha notato simili comportamenti… Anche se a
me continua a sembrare comunque un atteggiamento strano…Di
tutta la conversazione però mi ha colpito quella affermazione “No, no, io
sono di Sora!”, e la successiva “No, Sora è Sora,
Isola è Isola!”
con le quali io, da buon teorico, sono d’accordo perché effettivamente Isola
e Sora sono due città distinte e pertanto chi è cittadino di una città non è
cittadino di un’altra (a meno che non si sia residenti in una città e poi si
viva effettivamente in un’altra……) Però
nello stesso tempo il modo in cui lei
lo ha detto, senza umilté, anzi con superiorité,
quasi da razza superiore (mARIANgelA,
appunto) lasciava trasparire un “compiaciuto distacco” e una certa
“ostilità” verso i cugini
isolani, cosa di cui già in altre occasioni avevo sentito parlare. E’ stata
però la prima volta in cui (da “esterno” quale io sono) ho avuto modo di
esserne spettatore, anche perché conoscendo Epicureo, sono venuto a contatto
sia con suoi amici isolani che con quelli sorani. E poiché erano tra loro
accomunati da vincoli di amicizia, si comportavano per l’appunto da amici...
Ho quindi pensato: che strano! per fortuna non siamo tutti uguali! (cioè siamo
diversi) E per fortuna!... perché la diversità a me pare una ricchezza! Eppure
spesso va a finire che crea problemi come questo, oppure come i global-no-global
di oggi, come le guerre di ieri e (purtroppo) di oggi, gli Hitler-ebrei di ieri, gli ebrei-palestinesi di oggi, i polentoni-terroni di sempre, i
bianchi-neri, uomini-donne, genitori-figli,……………..basta, io non ci
sto! E allora, a livello teorico, suggerisco sotto forma di domanda: “Non è
più semplice dialogare?“. Oppure, come spesso dico alle ragazze appena
conosciute: “Perché non ci conosciamo più a fondo?” (attenzione!
quest’ultimo suggerimento, come constatato personalmente da me medesimo, può
essere a volte oggetto di equivoco, provocando nell’interlocutrice una
reazione incontrollata, opposta a quella desiderata. Ne suggerisco pertanto un cauto
utilizzo) Pace
e serenità Teorico
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